Sabato 30 marzo 2024 come data cerchiata in rosso sul calendario: Mantova chiamato a scrivere una nuova importante pagina nel libro della propria storia. A 5 giornate dal termine del campionato di Serie C, Girone A, i biancorossi necessitano di soli 3 punti per archiviare il discorso promozione e tornare ad abbracciare il sogno Serie B, 14 anni dopo lโultima volta.
Una storia oscillante tra il romantico ed il complesso quella che investe la piazza lombarda. Sul campo, nella passata stagione, รจ giunta la retrocessione, salvo poi cogliere la riammissione in Serie C a causa della mancata iscrizione del Pordenone. Istanti a separare lโinferno ed il paradiso, acuito poi nella cavalcata, pronta a divenire trionfale, lungo lโarco della stagione.
La rinascita, a dire il vero, coglie la propria genesi in quel 30 giugno 2010 che, alla retrocessione nellโallora Lega Pro, annesse il fallimento di ciรฒ che restava del Mantova. Un lungo percorso che, sotto la gestione Piccoli, punta ora a ricucire ferite ancora aperte nella cittร . Due snodi cruciali per saldare i conti col passato, garantirsi il futuro e far germogliare quanto di ottimo seminato nel presente di questโannata: tre punti per far propria la Serie B sul campo, da una parte; un Martelli da riammodernare secondo canoni che, ad oggi, appaiono ben distanti dalla realtร , dallโaltra.
Mantova, cosรฌ la Serie B non basta
Un destino da prendersi con forza in un gioco su piรน tavoli, scindendo in due lโanima del Mantova verso il giorno piรน atteso: difficoltร di campo e intricate questioni di Lega. Lโeventuale, quanto ormai certa, promozione รจ infatti avvolta in un velo dโinquietudine date le nubi che stentano a diradarsi attorno alla vicenda stadio. Questโultima dalla portata non indifferente, basti pensare al noto caso Lecco in estate, lo stesso che potrebbe presto investire la piazza biancorossa.
Da mesi il sindaco della cittร , Mattia Palazzi, si spende in prima persona sulle prime pagine dei quotidiani locali rassicurando un ambiente che, di contro, si nutre di comprovati dubbi rievocati a piรน riprese dal presidente del club Filippo Piccoli, nonchรฉ dalla minoranza politica comunale. Lo stato dellโarte vuole 2,860 milioni di euro, mutuati, destinati alla riqualifica dellโimpianto Danilo Martelli, necessitante di cospicue opere di restauro per adeguarsi ai parametri imposti dalla Lega Serie B.
Dal Velodromo alla Curva Te: cโรจ di piรน sul Martelli
Un lungo processo di decadimento dello stabile accompagnato dallo scorrere degli anni che, oggi, vogliono una struttura dalla capienza potenziale di circa 15mila posti ridotta a soli 7.367 disponibili. Emblematico in questo senso รจ il caso dei Distinti, dichiarati inagibili nellโormai lontano 2016. Caso analogo รจ poi quello della Curva Te, destinata al tifo organizzato della societร mantovana, riportante lโinstallazione in tubolari metallici di quella che รจ, a tutti gli effetti, una tribuna removibile apposta al di sopra dellโex parabolica Ovest del Velodromo antistante il rettangolo di gioco.
Palazzi e Piccoli: tempi e costi non coincidono
A seguito di diversi incontri, nonchรฉ sopralluoghi presso la struttura stessa, tra il sindaco Palazzi, il presidente Piccoli ed il presidente della Lega di B Mauro Balata, รจ definito il piano dei lavori necessari. Un milione destinato alla ristrutturazione dei Distinti, 500mila euro per interventi sul blocco fari, adeguandoli cosรฌ alle necessitร di trasmissione televisiva degli eventi sportivi, nuovi seggiolini da apporre in tutti i settori, ristrutturazione dellโex casa del custode ed ampliamento della sala stampa.
Una rotta dunque ben definita sulla quale, tuttavia, sussistono diverse zone dโombra, oltre ad un elevato numero di interventi richiesti allโimpianto. A questo proposito, lo stesso Piccoli, lo scorso dicembre aveva sollevato dubbi riguardanti il buon esito dei lavori, affidando le proprie parole a La Gazzetta di Mantova: โLa Lega di B ci ha detto che allo stato attuale lo stadio non puรฒ fare quella categoria. Tanti lavori, e costosi, forse anche se iniziassimo domani non finiremmo in tempo utileโ.
Sugli stessi canali, sebbene a diversi mesi di distanza, giunge la risposta del primo cittadino, altra parte in causa: โA metร maggio partiremo con i lavori sui distinti. La prima partita del prossimo campionato sarร al Martelli, senza ricorrere a deroghe ulteriori a quelle giร previsteโ. Rassicurazioni flebili, se a queste seguono parole che sembrano scalfire le precedenti certezze: โPagheremo un premio per ogni giorno di anticipo sulla fine dei lavoriโ. Con il termine previsto per il 19 agosto, sorgono dubbi sulla necessitร di reperire velocitร ed anticipo se, come dichiarato, โci siamo mossi con anticipoโ.
Il Velodromo รจ un caso
Non solo i tempi stringono attorno alla vicenda stadio, con diversi dubbi riguardo la โcampagna mediaticaโ attuata in merito, che pare trascurare diversi aspetti. Non ultimo quello del Velodromo, da tempo inutilizzato ma, come recitano i Criteri Infrastrutturali per lโiscrizione al campionato di Serie B โattorno al rettangolo di gioco non devono essere presenti piste per gare ciclisticheโ.
Lโultima dichiarazione fatta registrare dallโinteressato Palazzi in merito risale allโinizio di marzo: โQuesto in realtร non esiste da circa 20 anni. Abbiamo previsto, qualora fosse necessario, di coprire il cemento con erba sinteticaโ. Da capire se questo potrร bastare a soddisfare i canoni della cadetteria. Ciรฒ che certamente non lo farร รจ la negazione della presenza dellโex impianto ciclistico in buona parte dello stadio, con il sindaco che a dicembre affermava: โCโรจ soltanto una parte rimasta intatta sotto la curva Cisaโ, a discapito di una presenza rilevabile anche al di sotto della Tribuna e dei Distinti.
In un precedente intervento poi, il presidente del Mantova 1911 dichiarava alla stessa Gazzetta: โOggi gli stadi di B non possono avere il Velodromo, per metterlo a norma bisognerebbe togliere la parte rimastaโ. Parole fortemente dissonanti, sulle quali la FIGC, interrogata in merito, predilige la via del silenzio quanto al da farsi.
Curva Te โprovvisoriaโ: bocciatura dalla FIGC
Dal Velodromo alla Curva Te, cambia la porzione di stadio, non i dilemmi. Una soluzione di ripiego dato lo stato dellโimpianto che รจ finita per protrarsi fino ad oggi. Se negli anni quello che, nei fatti, รจ un problema รจ stato piรน volte derubricato senza particolare attenzione, nelle prossime settimane la casa del tifo organizzato virgiliano corre il serio rischio di salire alla ribalta delle cronache, legate alla questione stadio, come cruciale snodo da sciogliere per adempiere alle necessitร dโiscrizione al prossimo campionato di Serie B.
Gli stessi Criteri Infrastrutturali richiesti dalla FIGC per la cadetteria recitano infatti: โLe tribune riservate agli spettatori, realizzate in metallo con idonee strutture tubolari, non possono essere di tipo temporaneoโ. Ecco che, in totale antitesi, dalla Regione Lombardia, quanto alla configurazione strutturale del settore giunge di tutta risposta: โLa gradinata, inserita nella lunetta antistante la curva Te, รจ costruita con una struttura metallica di tipo provvisorioโ.
Una Curva Te a due facce dunque, quantomeno per quanto trapela dalle parole del sindaco Palazzi che, nella reiterata recita della lista dei lavori necessari, manca con costanza lโappuntamento alla menzione sulla reale natura della gradinata lato Palazzo Te. Anche questo resta un nodo che verrร sciolto, o verosimilmente meno, dalla Lega di B che, in questโottica, sarร cassazione per le zone dโombra che persistono in merito al piano di riammodernamento.
Mantova e Martelli: il parere dellโesperto
Per trarre a piรน ampio spettro le fila della vicenda รจ poi intervenuto ai nostri microfoni anche Emilio Faroldi, professore presso il Politecnico di Milano ed ex-componente della Commissione Criteri Infrastrutturali della FIGC: โMolte societร sono al primo approccio con la categoria e necessitano di deroghe, ma non esiste un modello per operare, ogni situazione va customizzata alla sua realtร . La Serie B โ ha poi ammonito โ รจ la categoria piรน complessa: si passa da una situazione dal clamore contenuto a spese di trasferte e sostentamento della societร non sorrette in parallelo da diritti come quelli della Serie Aโ.
Giungendo poi a dinamiche oggi, prima dellโinizio dei lavori previsti, perfettamente attinenti al caso Mantova, ha poi proseguito: โSe si raggiunge una situazione di mancanza di una casa per lโiscrizione ad un campionato serve collaborazione tra pubblico e privato per ottenere luoghi sicuri, dallโalta visibilitร e assolutamente non monofunzionali. In Italia manca la cultura di recupero degli stadi, allโestero le strutture non sono mai state portate a 70 anni dallโorigineโ.
Sul tema stadio, in conclusione, la trama si infittisce, nel contesto di una comunicazione comunale lacunosa su quelli che sono gli snodi cruciali della vicenda. Mantova tra due fuochi: un destino da prendersi valicando lโAtalanta U23, ultimo ostacolo per la promozione; un futuro incerto sul piano burocratico che, da evidenze, non puรฒ crogiolarsi nelle sole promesse del primo cittadino, anzi attendere i verdetti, del tempo e della Lega, per far cadere i veli che avvolgono club e cittร , facendo luce su versioni e dati che stentano a collimare.