Dicono che alcune partite non abbiano bisogno di essere raccontate per rimanere impresse nella storia del calcio. Quando però una partita contiene una storia, è giusto tramandarla per le generazioni future, a testimonianza di quanto accaduto. È il caso di Barcellona–Fiorentina, sfida valida per l’andata delle semifinali di Coppa delle Coppe del 1997, esattamente il 10 aprile di 25 anni fa. La viola arriva a quel match da sfavorita, perché di fronte ha una squadra fatta di stelle capitanata tra i tanti da Ronaldo, Luis Figo e Pep Guardiola. Nel secondo tempo succede qualcosa che permette all’incontro di rimanere nella storia del tifo gigliato, ma non solo, e neanche a dirlo, grazie a Gabriel Omar Batistuta.
La Fiorentina del 1996-97
Nel 1996 la Fiorentina è allenata da Claudio Ranieri, tecnico italiano che quasi vent’anni più tardi sarebbe entrato di diritto nella Hall of Fame del calcio mondiale per la sua impresa storica sulla panchina del Leicester. Nel capoluogo toscano però, il mister è molto amato e anche la sua squadra non è da meno. Guidati da Gabriel Omar Batistuta, i gigliati hanno grandi ambizioni ad inizio stagione, visto comunque il grande calcio fatto vedere in precedenza e l’apporto offensivo di uno dei più grandi centravanti che il calcio italiano abbia mai visto, il Re Leone.
Il campionato dei toscani non parte con il piede giusto, nonostante il trionfo in Supercoppa Italiana contro l’Inter che inaugura la manifestazione. Alla prima giornata di Serie A il Vicenza batte la Fiorentina con il risultato di 4-2 all’Artemio Franchi, segno evidente di un’annata che, almeno sul territorio nazionale non porterà grandi soddisfazioni. La Viola terminerà il torneo solo al nono posto, ma è in Europa che darà spettacolo, arrivando a sfiorare una storica finale di Coppa delle Coppe.
Il cammino della Fiorentina in Coppa delle Coppe
Alle delusioni in Serie A, la squadra di Claudio Ranieri risponde con delle prestazioni importanti in giro per l’Europa. In Coppa delle Coppe infatti, è chiaro fin da subito che la Fiorentina ha voglia di stupire e di entrare nella storia. Batistuta e Rui Costa appaiono visibilmente ispirati già nella prima uscita contro una compagine sconosciuta proveniente dalla Romania, il Gloria Bistrita. Contro i rumeni, il Re Leone e compagni liquidano agilmente la pratica e si preparano ad assistere al sorteggio degli ottavi di finale del torneo, che storicamente non ha mai dato ragione alle squadre italiane.
La Viola pesca lo Sparta Praga, certo non la peggiore, ma comunque una squadra tosta che ha già messo in difficoltà il Milan in Coppa Uefa pur uscendo sconfitta dal doppio confronto con i rossoneri. Contro i cechi, i gigliati fanno fatica tra andata e ritorno, pareggiando 1-1 in Repubblica Ceca e vincendo per 2-1 con gol del solito Batistuta. Le difficoltà non fermano la Fiorentina, che passa il turno e si avvia a scoprire l’avversaria dei quarti di finale, con un occhio alle squadre rimaste in gara. Il sorteggio è di nuovo sfavorevole per Ranieri, che pesca il Benfica, una delle candidate alla vittoria finale del torneo.
A Lisbona i gigliati mettono subito le cose in chiaro, con il risultato di 2-0 mettono un piede in semifinale. Nonostante l’accoppiamento complicato con i portoghesi, i viola sono consapevoli che, arrivati ormai tra le migliori 8 del torneo, non possono più spaventarsi. Al ritorno all’Artemio Franchi i lusitani passano in vantaggio quasi subito e mantengono lo 0-1 per tutta la partita, tenendo in grande apprensione i tifosi fiorentini. Alla fine però tutto lo stadio festeggia per una qualificazione storica , che porta la Fiorentina in semifinale, dove affronterà una delle squadre più forti del momento, il Barcellona.
La Fiorentina al Camp Nou e il gol di Batistuta
Quando il direttore di gara ha decretato la fine di Fiorentina–Benfica, lo stadio Artemio Franchi di Firenze era in festa, ma in molti già pensavano a chi avrebbero incontrato in semifinale. La sorte ancora una volta ha giocato un brutto scherzo ai viola, che nel doppio scontro devono affrontare il Barcellona. I blaugrana, come da tradizione, sono una delle squadre più forti in Europa e tra le loro fila hanno il privilegio di veder giocare Ronaldo, il Fenomeno. I catalani sono convinti di essere favoriti e lo dimostrano anche sugli spalti del Camp Nou, dove storicamente i tifosi trasformano lo stadio in un’arena degna dell’antica Roma.
Appena comincia la partita, è già chiaro a tutti l’intenzione del pubblico, che come unico obiettivo ha quello di destabilizzare i giocatori della Fiorentina, fino a quel momento galvanizzati dal grande cammino nel torneo. Appena i viola toccano palla, dalle gradinate dello stadio si alzano fischi assordanti, ma quando il pallone è tra i piedi di Gabriel Omar Batistuta, il rumore si raddoppia. Il Re Leone è il terminale offensivo dei gigliati e inoltre è in uno stato di forma clamoroso, tanto da spaventare i catalani.
Allo scadere del primo tempo il Barcellona passa in vantaggio con un’incornata di Miguél Angel Nadal, che porta il risultato sull’1-0 e costringe i toscani a tornare negli spogliatoi con la coda tra le gambe. Il match sembra ormai deciso già nella prima frazione, con i blaugrana capaci di nascondere il pallone e che dà l’impressione di poter chiudere la gara in qualsiasi momento. Al 62′ però succede quello che tutti i tifosi viola aspettavano.
Al limite dell’area di rigore spagnola spiove un pallone pericoloso, che Batistuta lascia scendere e scaraventa con forza e rabbia sotto la traversa della porta occupata da Baìa. Al Camp Nou è 1-1, ma aldilà del risultato è il gesto di Batigol che fa scalpore e gli permette di entrare per sempre nel cuore dei tifosi viola. Dopo una partita intera passata a subire i fischi e gli insulti di tutto lo stadio, il Re Leone si dirige verso la curva di casa e si porta il dito indice verso la bocca, consigliando a tutta Barcellona di fare silenzio e di ammirare uno dei centravanti più decisivi della storia del calcio.
Firenze da quel momento in poi rimane in apnea, la testa è già alla partita di ritorno e chi era presente quel giorno dice che l’Artemio Franchi era talmente pieno da non aver spazio neanche per uno spillo. Il Barcellona si prende la sua rivincita e porta a casa la qualificazione in finale, ma Gabriel Omar Batistuta ha regalato ai propri tifosi uno dei momenti più belli della storia della Fiorentina, destinato a non svanire mai nel tempo.