Storicamente la Serie A è sempre stato un campionato ricco di campioni, ma anche di giocatori che hanno ritrovato la propria strada pur non essendo così tanto considerati nelle esperienze passate. Negli anni, il massimo campionato italiano di calcio, si è equilibrato sempre di più, complice anche una mancanza di investimenti significativi che hanno reso più duro il cammino di ogni squadra che punta alle posizioni alte della classifica. In queste situazioni, sono proprio i campioni che vengono fuori e in qualche modo risolvono le partite più bloccate, soprattutto uno: Olivier Giroud. Il numero 9 del Milan ha dimostrato, da quando ha scelto di vestirsi di rossonero, di essere ancora tra i centravanti più decisivi della sua generazione, nonostante i 36 anni compiuti il 30 settembre. In occasione della sosta dedicata ai Mondiali in Qatar, ripercorriamo la prima parte di stagione dell’uomo-scudetto rossonero.
Milan, Giroud scalda i motori
Il campionato di Serie A 2022/23 inizia sulle orme di quello appena terminato. Alcune squadre si sono rinforzate e il Milan deve difendere il titolo conquistato qualche mese prima sotto i colpi proprio di Olivier Giroud. L’ex Arsenal comincia la sua stagione partendo dalla panchina, nel match casalingo contro l’Udinese, squadra rivelazione di questa prima parte di torneo. I ragazzi allenati da Pioli si portano a casa i 3 punti per cominciare al meglio il cammino e Olivier entra a venti minuti dalla fine per gestire palla in avanti e non rischiare di vanificare il vantaggio acquisito. Scalda i motori Giroud, per quelle che saranno sfide importanti nelle giornate a seguire.
Anche contro l’Atalanta, “Le Chaussette” parte dalla panchina, segno che probabilmente Pioli non lo ritiene ancora in condizione di gestire tutti i novanta minuti. Gli uomini di Gasperini passano in vantaggio con Malinovskyi nella prima frazione di gioco, l’aria che tira al Gewiss Stadium di Bergamo non promette nulla di buono, ma se abbiamo imparato una cosa di questo Milan, è che non bisogna mai darlo per morto. Al 58′ Giroud fa il suo ingresso al posto di uno spento Ante Rebic, stavolta non per gestire, ma per creare qualcosa lì davanti con la sua tecnica quasi strana per la sua fisicità. Dopo qualche minuto è già chiaro che in campo il Diavolo è di nuovo presente, tanto che Bennacer, sfruttando un’idea di Saelemaekers, regala il pareggio ai suoi. Un punto ottenuto da entrambe, per un risultato che ha il sapore del rammarico per quello che Pioli si aspettava nel primo match chiave del campionato.
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Milan, la sforbiciata di Giroud che stende il Bologna
Alla terza giornata di campionato, il Diavolo è chiamato a tornare sui suoi passi dopo lo stop di Bergamo. A raggiungerlo a San Siro c’è il Bologna, la squadra giusta per provare a ripartire subito con i 3 punti. Olivier Giroud è pronto e finalmente parte da titolare, con la voglia di essere ancora decisivo. Si batte e smista palloni fondamentali in attacco, a supporto degli inserimenti di Leao che apre le marcature con un’imbucata dalla sinistra. Ha voglia di segnare il francese, lo dimostra anche quando Kalulu decide di calciare in porta sprecando l’occasione da gol, invece di servirlo praticamente a porta vuota per il raddoppio. Calcio al palo e scossa a tutta la squadra, la partita va chiusa.
Nel secondo tempo, in mancanza di palloni utili, come sempre ha fatto da quando è a Milano, l’occasione se la crea da solo. Pennellata di Leao che un qualsiasi attaccante avrebbe provato a stoppare e incrociare, ma non lui. Giroud sente l’odore del gol, lancia un’occhiata alla sfera in aria per calcolare la traiettoria e si coordina in una sforbiciata con il mancino che si insacca all’angolino della porta coperta da Skorupski, per il raddoppio del Milan. La partita è chiusa e ancora una volta il numero 9 mette a segno una rete spettacolare e difficile per tutti, tranne che per lui.
Milan, la preparazione al derby: contro l’Inter è sempre Giroud
Tra il match con il Bologna e il derby di Milano, gli uomini di Pioli affrontano la trasferta contro il Sassuolo, dove qualche mese prima avevano festeggiato lo Scudetto tanto atteso. I neroverdi però non sembrano aver voglia di replicare il risultato della scorsa stagione, scendono in campo per dare fastidio e ci riescono. Alla fine dei 90′ il risultato si ferma sullo 0-0, altro stop per il Milan che non riesce a concretizzare le poche occasioni che gli emiliani gli concedono. La testa dei rossoneri è già indirizzata verso la partita più importante, la stracittadina contro l’Inter, squadra rivale non solo per fede calcistica, ma anche e soprattutto per gli obiettivi stagionali.
Nella scorsa stagione, Giroud aveva contribuito in maniera decisiva a battere l’Inter nel derby che forse aveva già cucito un pezzetto di tricolore sul petto dei giocatori del Milan. In assenza di Lukaku tra le fila dei nerazzurri, è lui l’uomo più atteso, quello che può cambiare volto al match in qualsiasi momento solo con un pensiero. La partita inizia però in favore dei ragazzi di Inzaghi, che trovano il vantaggio con Brozovic, ma dopo neanche dieci minuti è ancora Leao a riequilibrare il risultato sull’1-1. La gara è in bilico e solo un colpo da biliardo può dare la scossa. L’asso portoghese dalla sinistra indirizza un pallone in area verso Giroud, che riesce a sfruttare l’effetto sorpresa e con il mancino devia il pallone nell’angolo alla sinistra di Handanovic. Ancora una volta, “Si è girato Giroud” e il Milan è in vantaggio nel derby. Sei minuti più tardi, è suo anche il passaggio chiave per l’invenzione di Leao che chiude definitivamente il match e porta i rossoneri sul 3-1. La partita termina con il risultato di 3-2 per la squadra di Pioli, che dà la prima vera spallata al campionato.
Milan, scontro al vertice con il Napoli: sapore di anni ’80
La stagione del Milan dopo il derby prende la piega che tutti si aspettavano. Si apre una lotta in stile anni ’80 tra i rossoneri e il Napoli per la vetta della classifica, colpo su colpo fino allo scontro diretto. Prima c’è la Sampdoria però, squadra in difficoltà che può dare fastidio. Messias apre i giochi, il Diavolo sembra in controllo totale del match e rientra negli spogliatoi voglioso di chiudere la pratica il prima possibile per dedicarsi alla super sfida contro i partenopei. Ad inizio ripresa qualcosa non va, blackout difensivo e Djuricic pareggia i conti. In assenza di Leao per via di un’espulsione per doppia ammonizione, è Giroud a doversi caricare la squadra sulle spalle in inferiorità numerica. Proprio il numero 9 si guadagna il calcio di rigore e si presenta dal dischetto per il vantaggio del Milan, che ancora una volta ottiene i 3 punti su un campo complicato grazie al suo centravanti.
Il momento tanto atteso è arrivato, lo scontro Scudetto contro il Napoli a San Siro servirà ad entrambe le squadre a capire quale sarà lo spartito da seguire per tutto il campionato. Nella scorsa stagione era stato proprio Giroud a decidere il match del Maradona con un suo gol e ha voglia di replicare. La storia di questo campionato racconta di un Milan molto spesso costretto a rincorrere, storia che non si smentisce quando Politano dagli undici metri sigla il momentaneo 0-1 per gli ospiti. A riequilibrare tutto però è l’asse Theo Hernandez-Olivier Giroud dalla sinistra, il terzino scappa sulla fascia e serve il compagno al centro dell’area, che con la stessa affidabilità di un tiratore scelto buca Meret per il pareggio del Milan. I ragazzi di Pioli spingono in cerca del vantaggio, ma è Simeone a regalare i 3 punti a Spalletti con un gol di testa d’altri tempi che brucia Maignan.
Milan, lo spauracchio Spezia: Giroud vola e si prende la gloria
Nonostante la pesante sconfitta contro il Napoli, il Milan continua il proprio campionato consapevole dei propri mezzi e di poter raccontare ancora una bella pagina di storia a tinte tricolori per il prosieguo del campionato. Come spesso accade, Giroud sparisce un po’ dai radar, per lasciare spazio ai suoi compagni e rifiatare quanto basta per tornare decisivo, anche in vista dei Mondiali. Il numero 9 ricompare contro lo Spezia, squadra che ha lasciato una ferita ancora troppo aperta nella scorsa stagione, ma che comunque almeno sulla carta è sfavorita contro i rossoneri. Ad aprire la partita ci pensa Theo Hernandez, altro grande protagonista del sogno Pioli, che segna l’1-0. Il destino però riserva sempre qualche scherzo, così sotto gli occhi di papà Paolo è proprio Daniel Maldini a siglare il pareggio per i liguri e a bloccare di nuovo il match.
Il cronometro sta volgendo al termine e arriva la “Zona Milan” di Pioli, gli ultimi minuti hanno regalato tante gioie al tecnico italiano negli ultimi due anni. Cross dalla destra di Tonali, il pallone sembra finire fuori, ma dalle ceneri rinasce la fenice Giroud, ancora in sforbiciata, ancora al volo, per il gol che vale i 3 punti e tiene il Diavolo ancora in corsa per il tricolore. San Siro esplode e l’ambiente sembra più carico che mai, pronto a rimettersi in carreggiata verso la seconda parte di stagione che avrà il compito di consacrare di nuovo il Milan, con l’aiuto dell’esperto numero 9, o di vedere il tricolore passare su un’altra maglia.