Roma, da eroe di Tirana ad oggetto misterioso: la stagione di Nicolò Zaniolo

Dopo essere stato l'eroe di Tirana, Nicolò Zaniolo sta facendo fatica a prendersi la Roma: la prima parte di stagione del 22 giallorosso

Gabriele Turchetti A cura di Gabriele Turchetti
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In vista del ritorno in campo, in programma il 4 gennaio, la Roma è volato in Portogallo per una settimana con l’obiettivo di ritrovarsi dopo la conclusione di una prima parte di stagione per nulla esaltante. Prima del Mondiale in Qatar la squadra guidata da Josè Mourinho ha conquistato solamente due punti in tre partite, rimediando tra l’altro la sconfitta nel derby con la Lazio. Dopo i due pareggi della tournée in Giappone, la Roma ha giocato in amichevole contro il Cadice in Portogallo, perdendo malamente con il punteggio di 3-0, complice anche l’espulsione di Matias Vina verso la fine della prima frazione di gioco. Nella formazione schierata dal primo minuto dallo Special One figurava anche Nicolò Zaniolo, che vuole tornare ad essere decisivo per la Roma come fatto lo scorso maggio, quando siglò il goal vittoria contro il Feyenoord nella notte di Tirana regalando ai giallorossi la prima edizione della Conference League.

Una rete in campionato ed una in Europa League, arrivate peraltro nel giro di pochi giorni: un bottino insufficiente per un giocatore con le qualità di Nicolò Zaniolo. Dal punto di vista tecnico e fisico è difficile discutere il numero 22 della Roma, ma probabilmente in questo momento ciò che gli manca è la tenuta mentale. Nonostante l’arrivo nella Capitale di un grande campione come Paulo Dybala, fresco del successo al Mondiale con la sua Argentina anche se Lionel Scaloni lo ha utilizzato molto poco durante la competizione, Josè Mourinho ha continuato a dare fiducia a Zaniolo, ma per adesso non sembra esser stato ripagato. Non bisogna mai dimenticare i problemi fisici che hanno, finora, contraddistinto la carriera dell’ex giocatore dell’Inter, in particolare la rottura del legamento crociato anteriore, prima del ginocchio destro e poi del sinistro.

Nicolò Zaniolo, Roma @Image Sport
Nicolò Zaniolo, Roma @Image Sport

Ritrovare le sensazioni della Conference League

95 minuti sul cronometro, il direttore di gara romeno Istvan Kovacs si porta il fischietto alla bocca e sancisce la fine della sfida tra la Roma ed il Feyenoord. La formazione di Josè Mourinho si aggiudica la prima edizione della Conference League e l’eroe nella notte di Tirana risponde ad un solo nome, quello di Nicolò Zaniolo, autore della rete decisiva che ha permesso ai tifosi giallorossi di festeggiare un trofeo a distanza di quattordici danni dall’ultima volta. Il rendimento in termini realizzati del classe 1999 nello scorso campionato non si discosta di molto da quello di quest’anno, ma la grande differenza c’è stata nelle coppe europee: sei reti in 12 sfide di Conference League, tra cui la prima tripletta con la maglia della Roma in occasione della serata magica contro il Bodo/Glimt. Ma non è nuovo a questo tipo di serate il numero 22 giallorosso, che ha quasi sempre avuto il “vizio” di esaltarsi nelle notti europee: era il 12 febbraio 2019 quando un solo 19enne Zaniolo realizzava la sua prima doppietta in Champions League, in occasione della gara di andata degli ottavi di finale contro il Porto. Il talento giallorosso, adesso, ha bisogno di ritrovare le sensazioni positive di quelle notti per tornare ad essere decisivo e a spaccare le partite.

Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo

Alla ricerca della concretezza

Uno dei problemi principali della Roma nella prima parte di campionato è stata l’incapacità di sfruttare a pieno le occasione da goal create: diciotto reti in quindici partite sono veramente poche per una squadra che ha come obiettivo quello di arrivare tra le prime quattro. Dei terminali offensivi Nicolò Zaniolo e Tammy Abraham sono quelli che hanno deluso maggiormente, con rispettivamente uno e tre goal siglati finora. Nelle prime giornate di Serie A il numero 22 giallorosso sembra essere l’elemento del reparto offensivo in grado di ribaltare velocemente il fronte con i suoi incredibili strappi e di creare sempre situazioni importanti. La sua assenza dovuto all’infortunio alla spalla rimediato in occasione della gara casalinga contro la Cremonese si è fatta sentire, ma il ritorno in campo non ha ancora sortito gli effetti sperati. C’è anche da dire che la Roma non è stata particolarmente fortunata, in quanto Josè Mourinho non è riuscito quasi mai ad avere a disposizione, al massimo della forma fisica, i Fab Four, Zaniolo, Pellegrini, Abraham e Paulo Dybala.

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Ciò che non è mai mancato a Zaniolo è la voglia di lottare in campo, tanto che ha fatto di tutto per tornare il prima possibile a disposizione di Josè Mourinho dopo il problema alla spalla. Il numero 22 della Roma è andato in panchina nella sfida contro l’Empoli per stare vicino ai compagni, nonostante sapesse che le probabilità di ingresso in campo sarebbero state molto basse. Zaniolo, però, ha fatto fatica ad incidere e spesso non ha avuto la tenuta mentale che dovrebbe contraddistinguere un campione: in occasione della gara di andata con il Betis ha rimediato un’espulsione inutile nei minuti finali che non gli ha permesso di giocare una partita importante come quella sul campo degli spagnoli. Gli unici squilli, finora, di Zaniolo sono arrivati contro l’Hellas Verona e pochi giorni dopo contro il Ludogorets: troppo poco per un giocatore con le sue caratteristiche. Quello che sembra mancargli in questo momento è la scelta una volta arrivato sulla trequarti avversaria: troppo spesso si intestardisce nel voler risolvere da solo le partite, non solo fatica a segnare ma anche a creare occasioni importanti per i compagni.

Nicolò Zaniolo, giocatore della Roma
Nicolò Zaniolo, giocatore della Roma

La stoccata di Totti ed il futuro

La testa, quella che caratterizza grandi campioni come Leo Messi, che ha trascinato un intero paese sul tetto del mondo, e che sembra mancare troppo spesso a Nicolò Zaniolo. Ovviamente non c’è neanche da fare il paragone, ma nel suo piccolo l’ex Inter potrebbe prendersi la Roma facendo un passo in avanti dal punto di vista mentale, come dichiarato anche dal più grande giocatore e simbolo giallorosso Francesco Totti: “Non capisco bene il suo ruolo, credo debba giocare da esterno vista la sua immensa forza. A Zaniolo manca la testa giusta per prendersi la Roma“. Il suo agente Claudio Vigorelli non ha voluto rispondere alle parole del Capitano, mentre ha chiarito il discorso riguardante il rinnovo di Zaniolo: “Abbiamo un ottimo rapporto con la Roma e con Tiago Pinto. Non c’è fretta per il rinnovo, ne parleremo più avanti quando la dirigenza lo riterrà opportuno. Adesso sono importanti le prestazioni sul campo”. Ed è vero, anche perchè se Zaniolo vuole aumentare il suo ingaggio dovrà meritarselo con il rendimento, provando a diventare più decisivo per la Roma: tra meno di venti giorni potrà già farlo, quando allo Stadio Olimpico arriverà il Bologna.

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