Conoscere per saper riconoscere. Questo è esattamente l’obiettivo che la ricerca condotta da Donna moderna, si è prefissata di svolgere: consentire ai propri lettori e alle proprie lettrici di riconoscere i sintomi e le cause di un comportamento ancora fin troppo sottovalutato, la dipendenza da web e social. Un fenomeno che riguarda non soltanto le generazioni più giovani, ma anche quelle più mature e che si materializza attraverso un semplice ed innocuo gesto.
Parliamo dello scrolling, termine che deriva dall’inglese to scroll, ovvero “far scorrere” ed indica il continuo e talvolta ossessivo gesto che stimola l’utente, giovane o adulto che sia, a ricercare continuamente nuove notizie, immagini e video. Un semplice e banale gesto, basta infatti il solo utilizzo del pollice, che racchiude una tendenza sempre più dilagante e preoccupante, alimentata dalle stesse aziende del web, affamate oggigiorno di sempre maggiori profitti.
Scrolling, dipendenza da web e social: quando un gesto racchiude un’ossessione
Un gesto semplice e banale che rischia però di racchiudere una vera e propria dipendenza, quella da web e social networks. Questo è esattamente ciò che lo scrolling, il meccanismo infinito che spinge l’utente a ricercare continuamente nuovi e più inediti contenuti sul web, nasconde dietro di sé. Conoscere in questi casi si rivela l’unica e più letale arma per evitare di cadere in un vortice di ossessione.
A mettere in guardia gli utenti su questa preoccupante tendenza è ora anche il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. Il CNOP ha, infatti, reso noto mediante una ricerca, condotta lo scorso 29 marzo, che circa 100 mila giovani rischiano nel mondo moderno di cadere nel vortice della dipendenza dai social media.
Un numero che appare destinato a crescere; così Donna moderna, invita alla prevenzione attraverso alcuni semplici accorgimenti: limitare il tempo trascorso sul web, evitando di utilizzare i propri dispositivi mobili, in particolare prima di coricarsi e subito dopo il risveglio.