Il calciomercato dell’estate 2023 è stato dominato dalla Saudi Pro League: i club arabi, infatti, sono saliti in cattedra con l’acquisto di top player di tutte le età, provenienti soprattutto dall’Europa e persuasi dai petrodollari sauditi. Di fronte alle enormi somme di denaro spese, la domanda sorge spontanea: ricoprire d’oro i nuovi fuoriclasse porterà ai risultati tanto attesi? Di questo ora non c’è certezza: a noi non resta che fare il punto sull’inizio di stagione dei principali club arabi, dall’Al-Ahli all’Al-Nassr di CR7.
SPL, il rendimento dell’Al-Nassr: CR7 è il più decisivo
Nella nostra analisi partiamo proprio dal rendimento dell’Al-Nassr, squadra che momentaneamente occupa il terzo posto nella classifica del campionato saudita. L’inizio di stagione del club, quindi, è nel complesso positivo: sono ben 19 i punti raccolti in 9 giornate, 6 le vittorie, un solo pareggio e 2 le sconfitte. Quest’ultime sono arrivate contro l’Al-Ettifaq di Jordan Henderson e Wijnaldum e l’Al-Taawon dell’ex Bologna Musa Barrow.
In campionato, la compagine guidata da Luís Castro ha in generale una buona media punti (2,11 a partita) e ha inaspettatamente mostrato di trovarsi più a suo agio in trasferta, dato che ha guadagnato ben 12 punti tra le mura amiche avversarie. D’altra parte, nel proprio stadio l’Al-Nassr ha raccolto 7 punti. Per ora sono ottimi anche i numeri relativi alle reti segnate (26 totali con una media di 2,89 gol a partita), mentre preoccupano un po’ le 12 reti subite (1,33 a partita).
Anche se la differenza reti complessiva è buona (14), l’allenatore deve sicuramente registrare un reparto difensivo potenzialmente fortissimo: dal mercato estivo, infatti, sono arrivati il terzino sinistro Alex Telles e soprattutto il centrale di difesa, ex Manchester City, Laporte. La difesa ha ballato parecchio anche nel recente pareggio contro l’Ahba Club, match in cui CR7 e compagni si sono fatti rimontare, negli istanti finali di partita, le due reti di vantaggio.
L’attacco, invece, può godere di Cristiano Ronaldo, garanzia assoluta del ruolo e protagonista indiscusso di questo inizio di stagione: il portoghese è a capo della classifica marcatori con 10 gol all’attivo e ha dimostrato di sapersi mettere a disposizione dei compagni, come testimoniano i 5 assist serviti finora.
La produzione offensiva dell’Al-Nassr è poi arricchita dai due passaggi vincenti e dalle 6 reti dell’altro grande arrivo dell’estate: Sadio Mané. Il senegalese, infatti, si è fatto trovare pronto nelle 9 partite fin qui disputate da titolare, trovando la via del gol ogni 130 minuti. Nonostante ciò, CR7 è ancora il più decisivo e in queste prime giornate è il migliore per rendimento tra tutti i top player arrivati in Arabia.
Al-Nassr, cammino finora perfetto nella Champions League asiatica
Infine, l’Al-Nassr ha condotto un cammino finora perfetto nella Champions League asiatica, la massima competizione del continente giunta alla seconda giornata della fase a gironi: il club di Riad ha vinto 3 partite su tre (la prima nei playoff di qualificazione) e, con 6 punti, 4 gol fatti e uno solo subito, comanda il girone E. La terza giornata partirà il 23 ottobre, ma la retta via sembra essere stata intrapresa: d’altronde, con gente come Ronaldo, Brozovic, Otavio e Mané, qualità e ambizione non possono mancare.
SPL, l’Al-Taawoun è la grande sorpresa
Non appena parliamo di calcio arabo pensiamo ai miliardi spesi dalle società per assicurarsi le prestazioni dei campioni più acclamati, ma in questo inizio di stagione al secondo posto della SPL troviamo l’Al-Taawoun, una squadra priva di grandi nomi che sul mercato ha speso pochissimo rispetto alle rivali. Infatti, nel club della città di Burayda sono arrivati solo il difensore centrale Andrei Girotto (acquistato per 4 milioni e pagato 1,3 milioni l’anno) e Musa Barrow, attaccante arrivato dal Bologna per 8 milioni.
Il volto noto della nostra Serie A sta dando alla sua squadra un contributo importante, dato che ha siglato 3 reti in 4 partite giocate: Barrow è comparso nella formazione titolare in 3 occasioni, giocando mediamente 66 minuti a partita e risultando molto coinvolto nel gioco dei compagni, come dimostrato dai 40,5 tocchi a partita. Inoltre, il numero 99 ha trovato il gol ogni 88 minuti: l’ultimo è arrivato nel secco 3-0 contro l’Al Taee, risultato che testimonia l’ottimo momento di forma della squadra.
Infatti, l’Al-Taawoun ha vinto 7 gare, pareggiando e perdendo solo una partita in 9 giornate: Barrow e compagni stanno così mostrando di essere difensivamente solidi e al contempo prolifici in zona offensiva. Ancora una volta i numeri parlano chiaro: 19 reti segnate (2,11 a partita) e 7 subite (0,78 a partita) hanno permesso alla squadra di raccogliere 22 punti (2,44 a partita), di cui 12 in casa e 10 in trasferta, senza una particolare differenza di rendimento in tal senso.
Numeri e statistiche ci dicono, insomma, che l’Al-Taawoun è la grande sorpresa della Saudi Pro League e che la favola può continuare grazie ad un vantaggio importante: i ragazzi di Pericles Chamusca non partecipano alla Champions League asiatica, a causa del quinto posto della scorsa annata, e possono così concentrare tutte le loro energie sul campionato. La prova di maturità arriverà già nella prossima giornata, quando a Burayda arriveranno i campioni in carica dell’Al-Ittihad.
SPL, l’Al-Ittihad è pronta a difendere il titolo
La squadra di Gedda detiene il titolo di campione d’Arabia grazie ai 72 punti raccolti l’anno scorso e quest’anno vuole confermarsi. A testimoniarlo è il calciomercato stellare condotto dalla società, che ha portato Karim Benzema, Pallone d’Oro in carica, a vestire la maglia giallonera. Tuttavia, l’ex del Real Madrid non è stato l’unico colpo, dato che sono arrivati anche N’golo Kanté, Fabinho, Jota e Luiz Felipe.
Con questi nomi, l’Al-Ittihad è pronta a difendere il titolo e i risultati delle prime giornate dimostrano che i presupposti non mancano. Infatti, i ragazzi guidati da Nuno Espírito Santo sono partiti bene, nonostante l’ultima sconfitta arrivata nello scontro diretto contro l’Al-Ahli, e si trovano al quarto posto della SPL con 19 punti: la vetta, occupata dall’Al-Hilal, dista solo quattro lunghezze e la strada è ancora lunga.
Come sempre confermiamo quanto detto con i numeri, che con particolare curiosità sono gli stessi dell’Al-Nassr di Ronaldo, migliore amico di Benzema. Nello specifico, i gialloneri hanno vinto 6 partite sulle 9 giocate, ne hanno pareggiata una e ne hanno perse 2, mostrandosi efficaci tanto in zona gol quanto in difesa: non a caso sono ben 18 le reti segnate (2,00 a partita) e 6 quelle subite (0,67 ogni novanta minuti).
Ottima è anche la media punti (2,11 a partita), mentre la differenza reti è 12. L’Al-Ittihad ha, poi, un altro punto in comune con l’Al-Nassr, visto che entrambe le formazioni hanno avuto, fino a questo momento, un rendimento migliore in trasferta: più precisamente, Kanté e compagni hanno collezionato 13 punti fuori casa e solo 6 di fronte al proprio pubblico.
Al-Ittihad, il rendimento nella AFC Champions League e i numeri dei big
I gialloneri possono contare sul contributo di giocatori di livello mondiale ricoperti d’oro dai sauditi. Dalle loro prestazioni dipenderanno le sorti della squadra e per ora i numeri dei big sono all’altezza dell’investimento. L’unico poco in linea con le aspettative è paradossalmente il Pallone d’Oro in carica Karim The Dream, attaccante dalla classe infinita che finora ha giocato 7 partite, mettendo a referto 3 gol e 2 assist: numeri discreti, che però si inseriscono in una SPL sicuramente dal livello più alto ma ancora lontana dai campionati di vertice.
Tuttavia, va specificato che il fuoriclasse francese è rimasto a guardare per due partite, a causa di un infortunio muscolare alla coscia sinistra rimediato alla quarta giornata contro l’Al-Wehda. L’opaca prestazione nel derby con l’Al-Ahli ha fatto vedere che il problema fisico deve ancora essere smaltito del tutto e che servirà del tempo: difficile, infatti, pensare ad un Benzema in forma e non determinante.
Venendo al centrocampo, sta facendo decisamente meglio N’golo Kanté: l’ex Chealsea ha collezionato 9 presenze, griffate da un gol e 2 assist, e si è rivelato essere un tassello imprescindibile della mediana. Infatti, il francese ha smistato una quantità enorme di palloni (83 a partita) con la precisione che lo ha sempre contraddistinto (90%). Prezioso è stato anche il suo apporto in fase di non possesso, come testimoniato dal 55% di contrasti vinti e dalle 7,4 palle recuperate a partita.
Infine, è buono anche il rendimento nella AFC Champions League: i gialloneri hanno vinto l’unica partita giocata, mentre il match della seconda giornata della fase a gironi tra Al-Ittihad e Sepahan è stato annullato nella realtà dei fatti per questioni ideologiche e politiche, ma, a detta della AFC (Confederazione asiatica), “a causa di circostanze impreviste“.
SPL, i numeri della neopromossa Al-Ahli
Chi si sarebbe mai immaginato che calciatori come Firmino, Kessié e Mahrez avrebbero potuto giocare in una neopromossa della SPL, campionato, almeno fino a quest’anno, sconosciuto. Eppure è così: l’Al-Ahli ha acquistato 8 giocatori di livello internazionale lanciando un segnale chiaro alle big del campionato e mostrando di poter competere addirittura per il titolo.
I numeri dell’Al-Ahli sono positivi, visto che la squadra occupa il quinto posto in classifica con 19 punti (gli stessi di Al-Nassr e Al-Ittihad): nello specifico, sono arrivati 6 successi, 2 pareggi e una sconfitta. A differenza delle due rivali, però, l’altra formazione di Jeddah ha sentito la carica del King Abdullah Sports City: infatti, sono arrivati 13 punti in casa, mentre gli altri 6 sono stati raccolti in trasferta.
Inoltre, dalle statistiche si evince chiaramente che i ragazzi di Matthias Jaissle battono con grande frequenza a rete, ma, al contempo, concedono troppo agli avversari: se da una parte c’è sicuramente felicità per i 17 centri realizzati (1,89 a partita), dall’altra l’allenatore non può essere contento dei 13 gol subiti (1,44 a partita). Si tratta di una situazione inusuale e che non può essere accettata di fronte al mercato condotto, che ha rafforzato il reparto difensivo con Edouard Mendy tra i pali e due centrali di livello come Demiral e Ibanez.
Al-Ahli, da Mahrez a Kessié i big fanno la differenza
Se l’Al-Ahli ha questo piazzamento in Saudi Pro League lo deve sicuramente ai suoi big: dal mercato, come già accennato, sono infatti arrivati acquisti cruciali. A quelli già citati, si aggiungono Saint-Maximin, esterno d’attacco ex Newcastle, e il giovanissimo Gabri Veiga, soffiato al Napoli nelle fasi finali di una trattativa praticamente già conclusa.
Partendo dall’attacco, Firmino e Mahrez hanno finora dimostrato di appartenere ad un livello superiore: nelle 9 presenze collezionate l’algerino ha messo a referto 3 gol e 4 assist, mentre il centravanti ex Liverpool ha giocato 8 partite impreziosite da 3 reti e un passaggio vincente. Va detto, però, che il capocannoniere della squadra è Franck Kessié, di professione mezzala e già inscritto nel tabellino dei marcatori in 4 occasioni.
L’ivoriano non sta dando un contributo importante ai suoi nuovi compagni solo in fase realizzativa, ma sta sfruttando le sue doti fisiche per confermarsi, anche in Arabia, come un centrocampista di sostanza. La sua capacità di recuperare palloni (finora 6,4 a partita) e di vincere contrasti in mezzo al campo (55% di quelli totali) aiutano molto la squadra, anche in fase di transizione.
Questi i big che più hanno fatto la differenza finora, ma sono arrivati contributi preziosi anche da altri acquisti, come Saint-Maximin, autore di 1 gol e 2 assist in 8 presenze. Il talento spagnolo Gabri Veiga, invece, è rimasto un po’ in ombra, come indicano le 5 partite giocate senza aver fornito ne gol ne assist. Per il classe 2002 c’è comunque tempo per concludere il processo di adattamento e riscattarsi.
SPL, la sorpresa in negativo è l’Al-Shabab
L’arrivo di Ferreira Carrasco dall’Atletico Madrid aveva alzato le aspettative e alimentato i sogni della squadra di Riad. La realtà, però, recita un altro copione e ci narra che, per il momento, l’Al-Shabab è la sorpresa in negativo della SPL con 9 punti realizzati in 9 partite e conseguente dodicesimo posto in classifica.
Analizzando i numeri, sono arrivate 2 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte con 11 reti segnate e 17 subite. La pesante differenza di -6 indica che tutti devono far meglio e lavorare di più, compreso Carrasco, che ha segnato un solo gol e servito 2 assist in 5 partite. Lui avrebbe dovuto prendere per mano la squadra e portarla più in alto possibile, ma per ora quello che stiamo vedendo è un giocatore sottotono.
Sta cercando di fare questo Éver Banega, vecchia conoscenza del calcio italiano e conosciuto per la sua parentesi all’Inter. Finora il centrocampista classe 1988 è il migliore tra i suoi compagni, con 2 gol, un assist e un importante ruolo ricoperto in entrambe le fasi di gioco. Chissà se, con il prezioso apporto dello spagnolo e l’auspicata rinascita di Carrasco, l’Al-Shabab riuscirà a risollevarsi in questa Saudi Pro League.
SPL, la capolista è l’Al-Hilal
Il verdetto del campo in questo inizio di stagione è chiaro: l’Al-Hilal è la capolista della Saudi Pro League con 23 punti ottenuti (2,56 a partita) grazie a 7 vittorie e 2 pareggi conquistati. Il club con sede a Riad è l’unico rimasto imbattuto in campionato e questo dà prova di un’enorme solidità, conseguita tanto in attacco quanto in difesa. Lo testimoniano ancora una volta i numeri: 26 gol fatti (2,89 a partita) e 7 subiti (0,78 a partita).
Dati pazzeschi, ma che non stupiscono particolarmente. Infatti, il mercato faraonico della società ha permesso all’allenatore Jorge Jesus di avere a disposizione campioni in tutti i reparti: Neymar, Mitrovic e Malcom formano probabilmente l’attacco più forte del campionato; i gioielli Milinkovic-Savic e Ruben Neves hanno impreziosito la mediana, mentre il centrale Koulibaly e il portiere Bono hanno rafforzato la difesa.
Inoltre, di fronte ai 10 punti guadagnati nel proprio stadio ed ai 13 fuori, è possibile affermare che il rendimento in casa dell’Al-Hilal è pressoché identico a quello in trasferta. Neymar e compagni comandano anche il girone D della AFC Champions League con una classifica che recita 4 punti, a fronte di una vittoria e un pareggio, e che delinea un cammino quasi perfetto nella competizione.
Al-Hilal, Malcom e Mitrovic: i migliori tra i nuovi arrivati
Dagli acquisti del mercato estivo stanno arrivando, fortunatamente per la proprietà, risposte determinanti. Se ci focalizziamo su dati e prestazioni, notiamo facilmente che Malcom e Mitrovic sono i migliori tra i nuovi arrivati dell’Al-Hilal: l’esterno brasiliano, infatti, ha totalizzato 11 presenze in tutte le competizioni griffate da 6 centri e 3 passaggi vincenti, mentre la punta serba è al terzo posto della classifica marcatori dietro a Ronaldo e Moussa Dembélé.
Infatti, Mitrovic è stato autore di 6 reti e 2 assist in 7 gare giocate. Una continuità, quindi, disarmante quella raggiunta dall’attaccante in fase realizzativa e confermata anche nella Champions League asiatica, competizione in cui ha siglato un gol in 2 partite. Da questi numeri sembra che a Riad sia arrivato il centravanti di peso tanto voluto, determinante nell’area avversaria e capace di innescare i compagni o, quando serve, di far respirare la squadra.
In questo inizio di stagione Mitrovic è stato più decisivo di Neymar, protagonista più per gli infortuni e per la lite iniziale con Jorge Jesus, poi risolta, che sul campo: il brasiliano ha un rendimento non all’altezza dei 100 milioni annui percepiti, visto che, tra campionato e AFC Champions League, ha giocato solo 5 partite trovando solo 2 assist e un gol. Nonostante questo, l’ex PSG rimane un giocatore fuori categoria per l’Arabia e sicuramente, anche per lui, tornerà la quiete dopo la tempesta.
Infine, altro big che sta contribuendo sensibilmente alla causa saudita è Milinkovic-Savic, finora autore di 2 gol e 2 assist. Al di là di questi numeri, il serbo si sta dimostrando cruciale per la mediana grazie alla sua aggressività, che gli permette di pressare alto e di rubare frequentemente palla agli avversari (5,00 palle recuperate a partita fino a questo momento), ed alle sue doti da regista (sono ben 74,9 i tocchi a partita). A Riad sperano che il serbo possa continuare su questa strada e, con questi nomi, non smetteranno di sognare.