“Lads, it’s Tottenham“. Queste sono le parole che il grande Sir Alex Ferguson era solito pronunciare ai suoi giocatori prima di una partita contro il club del nord di Londra, mettendo in risalto le capacità di auto-sabotaggio degli avversari. Gli Spurs si sono avviati alla stagione 2023/2024 ancora una volta non con i migliori propositi del caso, dopo un’annata chiusa in 8ª posizione in classifica, la cessione del giocatore più forte della squadra e l’arrivo di un allenatore semisconosciuto e mal visto dalla tifoseria, tale Ange Postecoglou. La musica sembra però essere cambiata.
A quattro mesi di distanza dall’annuncio dell’allenatore australiano, nonostante la partenza estiva di Harry Kane, il Tottenham si ritrova al primo posto in classifica in Premier League con 26 punti dopo 10 giornate, facendo registrare il miglior avvio di sempre per un manager (il primo australiano nella storia del campionato) esordiente e nella storia Spurs. L’ex tecnico del Celtic sta rivoluzionando un club definito per natura perdente, rendendolo una delle squadre più belle e divertenti da ammirare nel Regno Unito.
Tottenham, da Son a Maddison: le chiavi tattiche di Postecoglou
South Melbourne, Australia U17 e U20, Panachaiki (terza serie greca), Whittlesea Zebras, Brisbane Roar, Melbourne Victory, Australia, Yokohama Marinos, Celtic. Queste sono le squadre allenate da Postecoglou nella sua carriera, prima di approdare nel grande calcio europeo su una delle panchina storicamente più difficili, dove anche José Mourinho e Antonio Conte, tecnici in grado di imporre una mentalità vincente, hanno fallito.
Il manager australiano fa di un grande carisma il suo punto di forza, caratteristica che lo ha aiutato a fronteggiare la partenza di Harry Kane, capitano e probabilmente giocatore più forte della storia del club. Gli Spurs hanno ceduto all’offerta di 100 milioni di euro recapitata dal Bayern Monaco, ma a stupire è stata la decisione di non sostituirlo con un nuovo centravanti sul mercato, dando così il via ad una rivoluzione tattica.
Nel 4-2-3-1 disegnato da Postecoglou, in grado di trasformarsi anche in 4-3-3, è Son ad agire da principale riferimento offensivo della squadra. Il coreano sembra essere rinato in questo nuovo ruolo: oltre agli 8 centri in campionato, Son sta interpretando al meglio la posizione da numero 9, venendo incontro per ricevere palla sulla trequarti e facendo sempre la mossa giusta tra il restringere il campo con un tocco corto o allargarlo con un’apertura.
Dietro di lui agisce il giocatore con più libertà in campo, quel James Maddison acquistato per 40 milioni di euro e finalmente pronto a spiccare il volo. Il fantasista inglese svaria su tutta la trequarti campo, trovando linee di passaggio alle spalle delle difesa avversaria che ne fanno il terzo giocatore con più assist in Premier League e il terzo per passaggi chiave.
La fluidità tattica è una delle caratteristiche distintive della formazione di Postecoglou, che lascia molta libertà espressiva ai suoi giocatori. Gli Spurs giocano un football moderno, a partire dalla fase d’impostazione, dove il pensiero principale è quello di avanzare e muovere bene la palla, fino ad un pressing altissimo.
Quello del Tottenham è un gioco corale e avvolgente, che coinvolge tutti i giocatori in campo. I calciatori creano una concentrazione nella fascia centrale del campo, per essere uno d’aiuto all’altro ed evitare errori. Fondamentale anche il pressing alto, in cui gli Spurs sono una delle migliori squadre in Premier League. L’aggressività nella metacampo avversaria permette di recuperare molti palloni e calciare molte volte, soprattutto fuori area, verso la porta.
Nel cosiddetto gegenpressing è fondamentale anche il posizionamento dei due terzini. Postecoglou chiede alle sue ali di rimanere larghe per attaccare l’ampiezza e ai mediani di rimanere ancorati davanti alla difesa per non perdere le marcature preventive. In questo modo, Udogie e Pedro Porro occupano gli spazi in mezzo al campo, associandosi direttamente con Son, posizione funzionale anche ad un recupero di un pallone appena perso.
Fino a questo momento è stato fondamentale anche l’apporto dei nuovi arrivati dal calciomercato estivo: oltre al già citato Maddison, stanno impressionando il centrale van de Ven, per velocità e piedi da regista, e soprattutto gli italiani Udogie e Vicario, grandi protagonisti in questo inizio di stagione.
Dall’Italia con furore: Vicario e Udogie colonne portanti della rosa
45 milioni di euro è la cifra finale spesa dal Tottenham per prelevare Vicario e Udogie (accordo che risale all’estate 2022) rispettivamente da Empoli e Udinese. Alla prima esperienza all’estero, in uno del top club inglesi, nessuno si sarebbe aspettato una continuità di prestazioni di alto livello per i due calciatori.
Per Vicario sono già 4 i clean sheet ottenuti in queste prime 10 giornate di Premier League, in cui si è imposto subito come leader della difesa della squadra. Soprattutto, l’estremo difensore italiano ha una percentuale di parate superiore all’80%, la migliore dell’intero campionato. Non bastano però i numeri per analizzare la stagione dell’ex Empoli, in grado di trasmettere sicurezza tra i pali, tranquillità con la palla tra i piedi e leadership in area di rigore. Chissà se avrà anche un’occasione con la maglia della nazionale.
Udogie ha invece fatto il suo esordio con l’Italia nel match di Wembley contro l’Inghilterra, confermando quanto di buono fatto vedere con il Tottenham in questi tre mesi. Il terzino sinistro è un elemento imprescindibile per Postecoglou, che ai suoi esterni chiede non solo di difendere, ma anche di partecipare attivamente nella fase d’impostazione, puntando il diretto avversario sulla fascia o inserendosi in mezzo al campo, arrivando spesso anche a concludere verso la porta.
Udogie si muove perfettamente in entrambe le fasi, mostrando una sicurezza dei propri mezzi che vanno ben oltre i 2o anni di età. Come Vicario, l’ex Udinese non ha risentito del grande salto in Premier League, né del passaggio da quinto di centrocampo a terzino di una difesa quattro. Sono già due i passaggi vincenti verso i compagni di squadra, mentre il primo gol in Inghilterra deve ancora arrivare.
Vicario e Udogie sono diventati colonne portanti del Tottenham e beniamini dei tifosi in poco tempo. I supporters del club del nord di Londra sembrano finalmente vedere una luce in fondo al tunnel, con la speranza di poter alzare il primo trofeo dal 2008. L’idea di Postecoglou è però quella di una crescita costante e di un miglioramento continuo, basato su una chiara idea di gioco, un mix di ingredienti in grado di creare i presupposti per alzare tante coppe in futuro. Queste premesse sembrano esserci tutte.