L’entrata a gamba tesa sull’attaccante del Le Havre dopo solo 10′ di gioco ha concluso le due settimane da incubo di Gianluigi Donnarumma. A Parigi, il portiere della Nazionale ha alternato in tutta la sua avventura momenti di flessione a colpi da fuoriclasse, ma il trittico infernale di cui è stato vittima tra novembre e dicembre ha inasprito le critiche nei suoi confronti.
La sagra delle sciagure si è aperta con il regalo a Minamino in un match che il PSG ha vinto contro il Monaco non senza patemi, causati dall’errore del portiere a favore del giapponese. L’errore più rumoroso è arrivato in Champions League, dove una respinta tenera ha permesso ad Isak di portare in vantaggio il Newcastle. Il pari in extremis di Mbappe ha lenito un dolore parziale, ripresentatosi con l’espulsione contro il Le Havre. Conclusione – per ora – di un incubo che vedrebbe nel ritorno in Italia un’ipotesi da non scartare.
Donnarumma e la Juventus
Nell’analizzare le prestazioni di Donnarumma con il PSG. si è spesso sottolineato sulla carta stampata e nella giungla social quanto sia in realtà poco allenante la Ligue 1. Ciò non giustifica gli svarioni di Gigio, ma quantomeno una presenza di stimoli che alla lunga possono affievolirsi causando qualche distrazione di troppo. Il contratto dell’ex Milan scadrà nel 2026, un anno prima invece, a proposito d’Italia, la Juventus dovrebbe salutare Szcesny. Incastro perfetto in vista?
Il portiere della Nazionale e la Vecchia Signora si erano già sfiorati due estati fa, ipotesi poi scartata per l’ingente costo del cartellino richiesto dal PSG. Ma proprio a Parigi, tra un anno o due, potrebbero ritrovarsi costretti ad abbassare le pretese visto che di rinnovo ad oggi non sembrerebbe esistere l’intenzione di parlarne. Di contro, ad esistere è la stima da parte della Juventus che da Zoff a Buffon, Szczesny compreso, ha sempre scelto portieri di livello internazionale per tutelare la propria rete.
I rapporti con la scuderia Raiola da Torino sono ottimi e un’offerta sostanziosa da presentare nel prossimo futuro potrebbe far rizzare le antenne al procuratore Enzo. E, chissà, generare una roulette di portieri che coinvolgerebbe ancora una volta il Milan, dato che non è un mistero la stima dei vertici del club francese per Mike Maignan.
Vicario scalpita
Ombre e luci, dunque, nel futuro di Donnarumma che in caso di capitombolo dell’avventura parigina già in questa stagione si ritroverebbe in discussione per la prima volta anche in Nazionale. Come in un GP di Formula 1, Vicario con le recenti prestazioni in maglia Tottenham ha migliorato il proprio tempo avvicinandosi alle ruote posteriori del portiere titolare. Basterà per soffiargli il posto ad Euro 2024? Eventualità remota, a metà stagione 2023/24. A patto che Gigio ricominci a premere sull’acceleratore.