Formula 1, Verstappen trionfa in Bahrain: Sainz a podio, crolla Alonso

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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Dov’eravamo rimasti? Ah sì, Max Verstappen che domina e vince in carrozza, in una Formula 1 sempre più a tinte olandesi. Il primo appuntamento del mondiale 2024 va, ovviamente, a Super Max, vincitore in Bahrain davanti al compagno di squadra Sergio Perez, secondo senza infamia e senza lode. Fin qui nulla di strano. Siamo ripartiti da dove ci eravamo lasciati. Ma ciò che è cambiato è l’ultimo gradino del podio. Né Hamilton, né Alonso, né Leclerc, bensì Carlos Sainz, che conduce una buona Ferrari al terzo posto.

Perez secondo, problemi per Leclerc

Il campionato di Formula 1 2024 parte con i migliori presagi. Verstappen e Leclerc in prima fila, pronti a battagliare fin dalla prima gara. Invece, l’illusione rossa si è spenta dopo appena un giro, nella notte del Bahrain. L’olandese è scappato in testa, mentre la Ferrari numero 16 ha riscontrato un problema ai freni, che ha costretto Charles a subire i sorpassi di Russell, Perez e Sainz. Il monegasco non si è perso d’animo e ha recuperato la quarta posizione, difendendosi dagli attacchi di Giorgione.

Mentre Perez ricomponeva il duo Red Bull in testa, Sainz ha tentato di rimanere negli scarichi della RB20, senza però riuscire nell’impresa. Leclerc ha risorpassato Russell dopo la seconda sosta, mentre alle spalle dei primi cinque Lewis si è inserito fra le due McLaren giungendo settimo al traguardo. La vera delusione di giornata è stato Fernando Alonso, solamente nono su un’Aston Martin lontana parente della formidabile vettura vista a inizio 2023.

Fernando Alonso, Aston Martin
Fernando Alonso, Aston Martin @livephotosport

Mondiale piloti che appare già indirizzato, visti i 22 secondi di gap fra Verstappen e Perez. Ma dietro il messicano, la Ferrari spinge e la sensazione è che senza il problema di Leclerc, la rossa avrebbe potuto giocarsi quantomeno la seconda posizione. Comunque, Sainz ha chiuso a 2.6 secondi da Checo, un buon auspicio per il futuro. Se non per il titolo piloti, quantomeno per quello costruttori, dove Mercedes e McLaren appaiono molto vicine. Dietro, un’Aston Martin in crisi tecnica ripone tutte le proprie speranze in Alonso, che però annusa l’aria di Brackley.

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