Nonostante passino i giorni, sull’onda anche di quanto successo in Italia con il caso tra Juan Jesus e Acerbi, a spopolare sono le lacrime di Vinicius per quelli che sono ormai diventati non più semplicin insulti, ma un vero e proprio incubo di frasi razziste.
Il calciatore brasiliano, come molti altri del resto, è arrivato al limite e si è lasciato andare in un pianto che racchiude tanto di quanto si sta verificando in quest’utlimo periodo. Una regolamentazione non così chiara e che ‘permette‘ ancora a molte persone di esprimersi in maniera completamente fuori misura e senza particolari conseguenze.
Chilavert: “Non bisogna distorcere le cose”
A parlare della vicenda del razzismo, in particolar modo legata a Vinicius, è stato l’ex portiere José Chilavert. Queste le sue parole all’emittente argentina Splendid AM: “Non bisogna distorcere le cose perché la discriminazione esiste in Argentina, in Francia e tutti gli stereotipi. Prima mi dicevano che ero un morto di fame, appena catapultato dal Paraguay, e che rubavo i soldi”.
Ha poi continuato Chilavert, rinnovando il suo pensiero su una questione spinosa e delicata come quella del razzismo: “Quando dalle parti nostri diciamo di non fare il fr***o non lo diciamo in termini dispreggiativi, è un modo di dire con il quale si intende il calcio per uomini”.
Ha infine concluso parlando del calciatore del Real Madrid, club che tratta il rinnovo di Kroos: “Lui si è messo a pingere perché ha visto le telecamere di Netflix, ma invece che dovrebbe fare una mamma che guadagna 300 dollari e deve sfamare 4 figli? Ricordiamoci che lui gioca semppre e comunq.ue nel Real Madrid, ma soprattutto che molte volte è lui stesso a dire qualcosina agli avversari”.