💭 Bologna sogna, Thiago Motta alla Xabi Alonso: provocazione o realtà?

Il Bologna è in Champions League, e l'addio di Thiago Motta è un qualcosa che viene dato fin troppo per certo: da semplice provocazione a possibile realtà, una mossa alla Xabi Alonso è ciò che la piazza si augura, e gli elementi per pensare che ciò si possa avverare ci sono

Lorenzo Zucchiatti A cura di Lorenzo Zucchiatti
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Lo confessa anche il sottoscritto, fiero e sorpreso di essere arrivato a scrivere ciò che, onestamente, non credeva possibile ad inizio anno: da questo weekend il Bologna è ufficialmente in Champions League, la prima volta da quando è tale, posto che l’unica partecipazione in Coppa Campioni risale alla stagione 1964/65. Una cavalcata incredibile della banda di Thiago Motta, testimoniata tanto dai numeri quanto dal gioco espresso.

Solo 5 sconfitte fin qui, alla pari della Juventus e dietro solo all’Inter, ben 40 punti conquistati al Dall’Ara, con ancora solo i neo campioni d’Italia capaci di fare meglio in casa (45), e soprattutto un calcio nuovo, moderno, non legato meramente alla qualità dei singoli ma in cui tutti sono protagonisti e creano spazi ed occasioni, con un movimento continuo. Un’impresa assoluta quella di vedere un Bologna in Champions, quasi passata in sordina causa media italiani.

I principali quotidiani sportivi si sono concentrati maggiormente sulla Juventus, gioendo per una qualificazione arrivata come obbligo di inizio stagione, dopo una seconda parte di campionato disastrosa e a seguito di un pareggio casalingo con la Salernitana già retrocessa, tra i fischi dello Stadium. Come se questo Bologna desse quasi un po’ fastidio a chi non vorrebbe che le solide gerarchie delle big italiane vengano scalfite, come a dire: “state buoni, che una rognosa Atalanta ci basta e avanza”.

Ciò sta portando con se delle chiacchiere che proseguono ormai da settimane: Zirkzee se ne va di qua, Calafiori invece di là, poi Ferguson, Beukema, Fabbian e così via. Per non parlare di Thiago Motta, già dato per partente direzione Juve; ma una sua permanenza è una mera provocazione o una realtà plausibile? È davvero impossibile immaginare una mossa alla Xabi Alonso o, guardando più in là, alla Gasperini? Bologna sogna, ma in fondo non costa nulla, no?

Thiago Motta da grande squadra, come il Bologna

L’immagine più bella di Bologna, oltre ad una Piazza Maggiore gremita di tifosi domenica sera, è stato il viaggio in macchina dell’inviato Dazn Alessio De Giuseppe insieme ad Orsolini, totalmente improvvisato e che ha messo in mostra tutta la gioia e l’incredulità più pura del classe ’97. Lo stesso cronachista, parlando con lo studio, ammette che secondo lui Thiago Motta ha il 40% di rimanere a Bologna, e dunque, al di là di quanto uno possa ritenere attendibili tali parole, perché non crederci?

Lo abbiamo citato poco fa, quel Xabi Alonso che, dopo aver portato a Leverkusen il primo titolo nella storia del club, ha la possibilità di centrare il triplettino, con un agevole finale di DFB Pokal con il Kaiserslautern ed una di Europa League contro l’Atalanta. Una stagione dunque quasi irripetibile, che gli è valsa la chiamata del suo intero passato calcistico: il Real Madrid, prima di ottenere la conferma di Ancelotti, poi il Liverpool, in cerca del post Klopp, e infine il Bayern Monaco, per aprire un nuovo ciclo.

Eppure di fronte a tale scenario, Xabi Alonso ha detto no, rimango, il lavoro non è finito. Una stagione come quella del tecnico spagnolo invocava l’addio ancor di più di quanto fatto da Thiago Motta in Emilia, eppure è evidente che entrambi questi allenatori dimostrino a fatti e a parole l’ambizione di allenare una grande squadra. Ecco, questo è il punto: perché non diventare grande a Bologna, una piazza che, dopo quello che ha fatto, gli perdonerebbe anche eventuali passi falsi, e dove la pressione per far bene sarebbe certamente minore.

Thiago Motta, tecnico del Bologna

Di Vaio sfida la Juventus, ma i sostituti ci sono

Una visione certamente romantica la nostra, ma in un calcio che ha perso un po’ dei suoi valori primordiali, ci scuserete se insistiamo su questo punto, consapevoli di avere delle ragioni per credere che ciò possa realizzarsi, ma anche che l’opzione Juventus è più che mai concreta. Proprio i bianconeri saranno il prossimo avversario al Dall’Ara del Bologna, in una sfida per poter dire non solo di aver conquistato la Champions, ma per blindare il 3° posto della classifica.

Potrà dunque dare un primo sguardo Thiago Motta a molti di quelli che potrebbero essere i suoi futuri calciatori, ma la partita è aperta: Di Vaio sfida la Juventus dichiarando a Tutti Convocati che la società farà di tutto per trattenere il proprio allenatore anche la prossima stagione, con un progetto ben chiaro in testa tanto per mantenere l’ossatura della squadra quanto per eventuali sostituti in caso di partenza. Sempre rispettando la volontà dell’italo-brasiliano, con le parti che si incontreranno a campionato terminato.

È un Bologna questo che ha comunque dimostrato di muoversi con sapienza, e non si farà trovare impreparato ad un eventuale addio di Thiago Motta. Nomi come Pioli, Italiano, Sarri e l’outsider Croci-Torti, protagonista con il Lugano, sono nel taccuino di Di Vaio all’occorrenza. Tutti piani B però, posto che la permanenza dell’eroe dei felsinei è la priorità; chiamateci romantici, ma l’idea di un Bologna in stile Atalanta è un qualcosa che stuzzicherebbe chiunque, anche un ambizioso come Motta.

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