Argentina in Copa America: Messi leader della Seleccion

Cresce l'attesa per la 48ª edizione della Copa America, la prima allargata a tutte le federazioni del Nuovo Continente: l'Argentina campione del mondo si presenta da favorita numero uno, forte di un gruppo rodato e di un Messi non ancora sazio, che guiderà la Seleccion verso la conferma continentale

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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Se i principali campionati volgono al termine, le nazionali scaldano i motori. Oltre all’Europeo in Germania, a canalizzare l’attenzione degli appassionati sarà anche la Copa America 2024, di scena negli USA. Si parte ufficialmente il 20 giugno, con i riflettori puntati sui campioni del mondo dell’Argentina, grandi favoriti assieme al Brasile per la vittoria della manifestazione. Messi e compagni sono i detentori del trofeo e avranno tutta l’intenzione di bissare il successo conseguito tre anni fa, per ribadire il proprio status.

La Seleccion al comando del CT Lionel Scaloni è forte della convinzione maturata a seguito del trionfo iridato in Qatar e si presenta ai nastri di partenza con tutta l’intenzione di proseguire sulla scia di quanto mostrato negli ultimi anni. Argentina guidata dall’estro di Lionel Messi, numero 10 e punto fermo indiscusso della nazionale sudamericana, senza alcuna voglia di farsi da parte. Anzi, La Pulce è il leader indiscusso di questa squadra che annovera nelle sue fila campioni del calibro di Di Maria, Lautaro e Julian Alvarez.

Avere il ruolo di favorita non è mai un bene, specialmente per una selezione come l’Albiceleste. In particolare, lo stesso Messi è stato a lungo “perseguitato” dalla pressione di dover emulare le imprese di Maradona, finché in Qatar non si sono allineati i pianeti, consacrando definitivamente La Pulce anche in patria. Con questa leggerezza, l’Argentina diviene di diritto fra le contendenti principali alla 48ª edizione della Copa America.

Lionel Scaloni, ct dell'Argentina
Lionel Scaloni, CT Argentina @Twitter

I convocati di Scaloni

  • PORTIERI: Armani, Rulli, Emiliano Martinez.
  • DIFENSORI: Montiel, Molina, Balerdi, Romero, Pezzella, Martinez Quarta, Otamendi, Lisandro Martinez, Acuna, Tagliafico, Balerdi, Barco.
  • CENTROCAMPISTI: Guido Rodriguez, Paredes, Mac Allister, De Paul, Palacios, Enzo Fernandez, Lo Celso, Di Maria, Valentin Carboni.
  • ATTACCANTI: Messi, Correa, Garnacho, Nico Gonzalez, Lautaro, Julian Alvarez.

Emiliano Martinez sicurezza, Romero leader

Rosa completa e affidabile, a cominciare dal terzetto di portieri. Porta dell’Argentina in buone mani, dove il primo indiscusso è l’estremo difensore dell’Aston Villa, Emiliano Martinez, eroe della finale mondiale 2022, con le sue parate decisive contro la Francia. Alle spalle del Dibu, Scaloni può contare su due gregari di livello come Rulli e Armani, capaci di garantire sicurezza anche in caso di subentro.

Emiliano Martinez garantisce esperienza e leadership a una retroguardia coesa, nonché rodata. Il Cuti Romero si incaricherà di guidare la linea difensiva titolare, in cui Scaloni dovrà scegliere il compagno del centrale del Tottenham. Il candidato principale appare l’esperto Otamendi, anche se il CT può vantare delle buone alternative, come Lisandro Martinez, l’ex Fiorentina Pezzella o l’attuale centrale viola Martinez Quarta. Gruppo di esterni piuttosto nutrito, con Molina, Tagliafico e Acuna come armi principali dell’Argentina.

Centrocampo rodato

E se il reparto arretrato sembra quello più carente a livello tecnico, la qualità dell’Argentina emerge sensibilmente in mezzo al campo. Dentro i veterani del mondiale, quali De Paul, Mac Allister ed Enzo Fernandez, oltre a Leandro Paredes, decisivo nella lotteria dei rigori contro la Francia. Anche in questo caso Scaloni dovrà compiere delle scelte per quello che riguarda la cerniera di centrocampo, benché le eventuali riserve possano comunque risultare una carta da giocarsi a partita in corso.

In un torneo come la Copa America, breve, con tante partite concentrate e un margine d’errore limitato, anche gli eventuali subentri possono giocare un ruolo decisivo. In tal senso, la forza della Seleccion può rivelarsi proprio la profondità di rosa. Senza dimenticare elementi del calibro di Palacios e Guido Rodriguez, anch’essi presenti nel trionfo dell’Argentina in Qatar. Fantasia, leggerezza e collettivo. Questi i cardini della mediana di Scaloni, fra i reparti più attrezzati nel panorama mondiale.

Fantasia al potere

Fantasia è anche la parola intorno a cui ruota l’attacco della Seleccion, per la verità riassumibile in un nome e un cognome: Lionel Messi. Anche negli Stati Uniti, La Pulce sarà in prima linea per difendere il primato della sua Argentina, in qualità di capitano e numero 10, sgravatosi dell’incessante pressione con cui ha convissuto per svariati anni, dettata dall’obbligo di dover replicare le gesta di Maradona.

Missione compiuta, proprio in Qatar, dopo la Copa America vinta nel 2021. Dunque, senza più nessun obbligo, Messi torna in campo nelle competizioni ufficiali per nazionali con lo scopo di guidare i propri compagni verso una vittoria complicata ma tutt’altro che impossibile. Come già accennato, Scaloni ha scelto di affidarsi a un gruppo rodato, mantenendo di fatto l’ossatura dell’Argentina vincitrice al mondiale, con cui proverà a dare l’assalto anche al trofeo continentale.

Messi è solo il primo dei funamboli che comporranno l’attacco della Seleccion. Sugli altri spicca il sempreverde Angel Di Maria, sempre presente quando si tratta di porre il proprio sigillo su un traguardo importante. Il Fideo ha vissuto da protagonista i successi del 2021 e del 2022, mettendo il timbro su entrambe le finali, risultando decisivo ai fini del successo Albiceleste.

Nonostante i 36 anni, il CT non ha potuto farne a meno, consapevole che i suoi strappi possono risultare letali in qualsiasi momento della partita. Presente anche Julian Alvarez, anch’egli campione del mondo, che si candida a prendere il posto di punta titolare nell’attacco di Scaloni, per tramutare in gol i suggerimenti che arriveranno dai piedi educati di Messi e Di Maria. Il roaster d’attacco dell’Argentina mette i brividi.

Dentro Nico e Lautaro

Nel gruppo chiamato da Scaloni per difendere il titolo di campioni d’America, c’è spazio anche per gli “italiani” Nico Gonzalez, Lautaro Martinez e la sorpresa Valentin Carboni. Per il gioiellino del Monza si tratta della prima grande chiamata con l’Albiceleste, con l’eccellente esclusione di Paulo Dybala. Il centravanti dell’Inter invece è reduce da un’annata mozzafiato, condita dal titolo di capocannoniere della Serie A, benché il Toro sia consapevole di doversi giocare il posto da titolare con Julian Alvarez, più “argentino” di lui.

Angel Di Maria, Argentina*
Angel Di Maria, Argentina*

Sistema di gioco

L’Argentina si presenta negli USA con un gruppo solido e rodato, a testimonianza della continuità intrapresa sotto la direzione tecnica di Scaloni, e con cui l’Albiceleste punta alla riconferma. Nella prima edizione della Copa America allargata a tutte le confederazioni del Nuovo Mondo, la Seleccion è di diritto favorita. Il sistema che dovrebbe adottare il CT sembra essere il solito 4-3-3, ormai marchio di fabbrica dell’ex difensore.

L’undici tipo dovrebbe essere sulla falsa riga di quello salito sul tetto del mondo in Qatar. Con l’esperto Otamendi, dovrebbe agire Romero, divenuto ormai leader indiscusso della retroguardia Albiceleste. Le fasce saranno appannaggio di Molina e Tagliafico, davanti alla porta di Martinez. Argentina che mette la propria qualità a centrocampo, dove Enzo Fernandez verrà spalleggiato da Mac Allister e De Paul, registi, incursori e, all’occorrenza, mediani di rottura.

Naturalmente, il punto forte della Seleccion sarà il reparto avanzato, con il simbolo Leo Messi a occupare la solita mattonella di destra, per poi accentrare e distribuire assist per i compagni. Di Maria si candida per partire titolare a sinistra, mentre Julian Alvarez e Lautaro Martinez si contendono il posto di centravanti. Il giocatore del City è favorito, viste le sue caratteristiche maggiormente in linea con il tipo di gioco adottato da Scaloni.

Probabile formazione

ARGENTINA (4-3-3): Emiliano Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Tagliafico; Mac Allister, Enzo Fernandez, De Paul; Messi, Julian Alvarez, Di Maria. CT: Lionel Scaloni

Il girone dell’Argentina

Per questa nuova edizione della Copa America, la prima allargata a tutte le confederazioni americane, l’Argentina è stata inserita nel girone A, assieme a Canada, Cile e Perù. Senza troppi dubbi, e a scanso di colpi di scena, l’Albiceleste non dovrebbe incontrare troppe difficoltà nel superamento del proprio raggruppamento, in qualità di capolista. Troppa la differenza con le altre selezioni. Per Messi e compagni, la missione principale è quella di passare il turno da primi, così da evitare brutte sorprese ai quarti di finale.

L’Argentina aprirà le danze contro il Canada il 21 giugno, prima di affrontare Cile e Perù. Chiaramente, la Seleccion se la vedrà col Brasile, altra seria pretendente al titolo, già battuto nel girone di qualificazione al Mondiale 2026. I presupposti per il bis continentale ci sono tutti. E soprattutto c’è anche Messi, divenuto oramai un capo tribù, sgravato dal pesante parallelismo con Maradona. La Pulce guiderà quella che, ad oggi, appare la favorita numero 1 per conquistare la 48ª Copa America.

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