Tante le squadre chiamate alla rivoluzione quest’estate, e una di queste non può che essere la Fiorentina, dopo la conclusione dell’ennesima stagione carica di aspettative, illusioni e beffa finale. Il lavoro di Italiano è stato ottimo, in tre anni in cui il popolo viola è passato dalla lotta per non retrocedere a tre finali in due anni tra Coppa Italia e Conference League.
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È mancato solo l’ultimo passetto per coronare un sogno che si chiamava trofeo, e questo non può che essere ancora un limite del tecnico ex Spezia, che ora si separa da Firenze come era fisiologico che fosse. Nel futuro di Italiano c’è il Bologna, pronto ad affidargli la squadra dopo il miracolo costruito da Thiago Motta, nell’anno che vedrà i felsinei in Champions League.
La Fiorentina invece si affiderà a Palladino, salvo imprevisti dell’ultimo minuto, per aprire un nuovo ciclo con un allenatore giovane e promettente, che a Monza ha fatto vedere un grande potenziale. Il tema calciomercato diventerà poi estremamente centrale, con tanti cambi all’orizzonte. Sotto la lente d’ingrandimento c’è l’attacco, dove arrivano anzitutto novità sui fronti Zaniolo e Ikoné.