Aline Ferreira muore dopo intervento ai glutei: arrestata titolare della clinica

L'influencer brasiliana Aline Ferreira, 33 anni, è morta dopo un intervento di lifting dei glutei. La donna, che aveva subito l'operazione da una dottoressa non qualificata, è deceduta per una grave infezione. Il medico è stato arrestato

Redazione A cura di Redazione
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La nota influencer brasiliana Aline Ferreira, 33 anni, è deceduta a causa di complicazioni sopraggiunte dopo un intervento di lifting dei glutei, noto come BBL (Brazilian Butt Lift). La notizia, confermata dalla polizia locale, ha scosso il mondo del web e acceso i riflettori sui rischi associati a questo tipo di chirurgia estetica.

Un intervento fatale

Il 23 giugno scorso, Ferreira si era sottoposta all’intervento presso la clinica Ame-se di Goiânia. L’operazione, eseguita da Grazielly da Silva Barbosa, titolare della clinica, sembrava essere andata a buon fine. La donna era stata dimessa la sera stessa e, stando alle prime dichiarazioni del marito, le sue condizioni di salute apparivano normali.

Tuttavia, il giorno successivo, Ferreira ha iniziato ad accusare febbre alta. Nonostante le rassicurazioni ricevute dalla clinica, che le consigliava di assumere semplici antipiretici, il suo quadro clinico è precipitato rapidamente. Il 26 giugno, a causa di un forte dolore addominale e svenimento, è stata ricoverata d’urgenza in ospedale.

In ospedale, i medici hanno riscontrato una grave infezione causata dal materiale iniettato nei glutei durante l’intervento. Nonostante i soccorsi tempestivi, Aline Ferreira è entrata in coma e, dopo due arresti cardiaci, è purtroppo deceduta.

Arresto per la titolare della clinica

La morte di Aline Ferreira ha avuto immediate ripercussioni legali. Grazielly da Silva Barbosa è stata arrestata dalla polizia per esercizio abusivo della professione medica, somministrazione di una prestazione altamente pericolosa (l’utilizzo del PMMA per il BBL è sconsigliato dall’ANVISA, l’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria brasiliana), pubblicità ingannevole e lesioni personali seguite da morte.

Le indagini condotte dalla polizia hanno inoltre rivelato che la clinica operava in modo del tutto irregolare. Non venivano infatti tenute cartelle cliniche dei pazienti, non erano richiesti esami pre-intervento e la stessa Barbosa non possedeva alcuna qualifica medica per eseguire interventi di chirurgia estetica.

Un monito per tutti

La tragica vicenda di Aline Ferreira rappresenta un monito per tutti coloro che considerano di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica, in particolare quelli ad alto rischio come il BBL. È fondamentale informarsi accuratamente sui rischi associati, scegliere chirurghi qualificati e operare in cliniche regolari e certificate. La bellezza non ha prezzo e non vale la pena mettersi in pericolo per ottenerla.

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