Manuela Nicolosi, 44 anni, arbitro internazionale dal 2010, è il volto fresco che si aggiunge alla squadra di DAZN per la prossima stagione. La Nicolosi, che affiancherà l’ex direttore di gara Luca Marelli, avrà il compito di analizzare e spiegare, sia in diretta che nel post-partita, gli episodi più controversi della Serie A, offrendo una dose di chiarimenti e interpretazioni regolamentari.
Una carriera da mille e una notte
La Nicolosi è un’assoluta veterana nel suo campo e ha il curriculum che parla chiaro. Ha fatto parte della prima terna arbitrale femminile che ha diretto una finale europea maschile – Liverpool vs Chelsea nella Supercoppa Europea del 2019. Ricorda quel momento come un sogno ad occhi aperti: “Quando Stephanie Frappart ci ha detto di prepararci per il 14 agosto, non riuscivo a credere che fosse per quella finale”, ha dichiarato in un’intervista a Il Foglio. Ma il suo curriculum non finisce qui: una finale di Coppa del Mondo Femminile, due edizioni delle Olimpiadi (Rio 2016 e Tokyo 2022) e 5 tornei FIFA sono solo alcune delle sue imprese. Ha diretto oltre 100 gare internazionali e professionistiche ed è stata la prima italiana a esordire in Ligue 1.
Nicolosi si unisce al team DAZN, completando una rosa che include nomi come Diletta Leotta, Giorgia Rossi, Federica Zille e Giusy Meloni. Sarà lei a portare il suo punto di vista esperto e la sua voce distintiva nel campionato di Serie A.
Un curriculum che non si limita al calcio
Oltre alla sua carriera arbitrale, Nicolosi ha esplorato il mondo in lungo e in largo – Francia, Europa, Stati Uniti e Asia non solo per motivi sportivi. Consulente di progetti Finance, speaker motivazionale e ambasciatrice della diversità e inclusione, ha un bagaglio di conoscenze che va ben oltre il fischietto e la maglia nera.
Affrontare pregiudizi e sfide
Nel suo cammino ha anche dovuto fronteggiare pregiudizi in un ambiente tradizionalmente maschile. Ricorda con un sorriso amaro: “Spesso gli osservatori cominciavano le loro valutazioni con: ‘considerando che sei una donna…’”. La sua esperienza le ha insegnato a farsi strada anche tra i pregiudizi e le difficoltà, dimostrando che nella vita e nello sport, il talento non ha sesso.