Cerca di concentrarsi sul campo il Torino, dove arrivano indicazioni incoraggianti per Vanoli dopo il 3-0 rifilato al Metz, squadra francese appena retrocessa in Ligue 2. Resta il fatto che il mercato fin qui condotto, che ha visto arrivare i soli Samuel Coco e Che Adamas oltre al secondo portiere Paleari, non può essere sufficiente, soprattutto se l’obbiettivo è l’Europa. Primo cosa da fare è risolvere il rebus Robin Gosens.
Sembrava tutto fatto qualche giorno fa, e invece la trattativa per portare in granata l’ex Atalanta e Inter vive una preoccupante situazione di stand-by. Ballano 2 milioni tra gli 8 offerti e i 10 richiesti dall’Union Berlino (prestito con obbligo di riscatto), e la speranza è che con l’imminente arrivo nel club di Bernardo dal Bochum possa ammorbidire i tedeschi. C’è fiducia, ma il Torino si tutela con due alternative dal costo più contenuto, tanto sul cartellino quanto sullo stipendio.
Wolfe allertato, Doig sullo sfondo
La sensazione è quella di un affare che alla fine si concluderà, vista la specifica richiesta di Vanoli per un giocatore di tale fattura e la distanza minima tra le parti, ma nulla va lasciato al caso. Allertato è David Moller Wolfe, il primo su cui Vagnati si getterebbe nel caso in cui Gosens si rivelasse irraggiungibile, segnala Tuttosport.
L’AZ Alkmaar non si spinge oltre i 7 milioni per il classe 2002 norvegese, che avrebbe dalla sua anche un’età decisamente più contenuta, ben 8 anni in meno del tedesco dell’Union Berlino. Medesimo dato anagrafico anche per Josh Doig, giocatore che piace a Vanoli e vuole lasciare il Sassuolo dopo la retrocessione. Una soluzione però che rimane al momento in secondo piano.