Fine dei giochi
Ormai ci siamo: a poco più di un mese dall’esordio in campionato il mercato dell’Inter sembra iniziare a decollare. Dopo la cessione di Achraf Hakimi al PSG e l’arrivo di Hakan Çalhanoğlu dal Milan, l’obiettivo cardine per Beppe Marotta e il suo staff è uno solo: liberarsi degli esuberi che non rientrano nel progetto Inzaghi. Come mai? Semplice, il club nerazzurro ha un disperato bisogno di ridurre il monte ingaggi della rosa, in maniera da sopperire alla crisi economica che ha colpito le casse del team di Viale della Liberazione (come quelle del mondo del pallone in generale). In quest’ottica, l’indiziato numero uno per raggiungere tale scopo sarebbe Arturo Vidal. Il cileno potrebbe infatti lasciare Milano dopo appena un anno dal suo arrivo.
La parabola negativa
Da pupillo di Conte a scarto di lusso, la parabola di Vidal all’Inter è sicuramente tendente al basso, ma – come anticipato – dopo solamente una stagione sembra destinata a concludersi. La scelta dei dirigenti nerazzurri è motivata in modo particolare dal cospicuo stipendio che percepisce il cileno: circa 7 milioni di euro ad annata, una cifra insostenibile per il club meneghino. Per di più il classe ‘87 non ha mai del tutto impressionato dirigenza (e supporters) nerazzurri, alternando momenti di estrema luminosità (pochi) ad altri piuttosto opachi (tanti).
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L’Inter sarebbe dunque disponibile a lasciar partire il cileno a parametro zero, anzi si pensa addirittura a pagare un incentivo all’esodo pur di trovargli una sistemazione. Per il momento non sembrerebbero essere arrivate proposte concrete per Re Artù (rumors lo danno partente per il Sud America ma non è nulla di concreto). Quel che è certo che Vidal entro la fine del calciomercato troverà un club dove intraprendere la prossima stagione e che quest’ultimo non sarà la squadra con cui si è laureato Campione d’Italia.