Scomparso Maurizio Zamparini, ex presidente di Palermo e Venezia

Redazione A cura di Redazione
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Nel corso della scorsa notte, tra 31 gennaio e 1 febbraio, è venuto a mancare Maurizio Zamparini, storico presidente del grande Palermo con cui riuscì a conquistare l’accesso in Europa. Il presidente aveva compiuto 80 anni lo scorso giugno e, in seguito ad una peritonite, era stato operato d’urgenza a Udine, all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove è rimasto anche alcuni giorni in terapia intensiva. È deceduto intorno alle due di notte, nell’ospedale Cotignola di Ravenna, a causa di una complicazione dei problemi al colon che l’avevano costretto al ricovero nelle giornate precedenti.

Zamparini, figura imprenditoriale di spicco

Maurizio Zamparini è stato un grande imprenditore, riscuotendo diversi successi non solo nel mondo del calcio, come vedremo successivamente, ma anche nella vita di tutti i giorni. Fu il fondatore infatti della catena commerciale Mercatone Zeta, le cui iniziali stavano a ricordare proprio il suo nome. L’azienda si occupava di acquistare o fondare ex novo aziende, che venivano poi avviate alla grande distribuzione per essere vendute in seguito. Secondo fonti Wikipedia, nel 2001, il ricavato di MZ registrava mille miliardi di lire, grazie alla vendita di venti centri commerciali che la catena aveva gestito per 25 anni.

Maurizio Zamparini, ex presidente di Venezia e Palermo

Tra i progetti più importanti ricordiamo anche la volontà di sviluppare lo stadio di Venezia, il Pier Luigi Penzo, dove Zamparini dichiarò di essere disposto a pagare i lavori a sue spese. Lo scopo era quello di dare alla città di Venezia uno stadio più moderno, affiancato da un centro commerciale. Sarebbe stato il primo in Italia, ma i piani di Zamparini non andarono a buon fine. I tifosi dei lagunari si ricorderanno comunque della sua cavalcata dalla Serie C2 alla Serie A.

Dal Pordenone al Venezia, Zamparini conquista la Serie A

Nel 1986, Maurizio Zamparini decise di acquistare il Pordenone, ceduto solamente un anno dopo per comprare le quote del Venezia, diventandone azionista di maggioranza. Nel 1987 dunque, Zamparini decide di unificare la società del Venezia a quella del Mestre, militante in Serie C2 e anch’essa di sua proprietà. L’idea del patron era quella di tentare la lunga scalata verso la Serie A.

Il VeneziaMestre riuscì, in un solo anno, a raggiungere la Serie C1. Nel giro di un decennio arriverà poi la conquista della Serie A. Il primo allenatore nella massima categoria del Venezia di Zamparini fu Walter Novellino. I lagunari torneranno in cadetteria appena due stagioni dopo, raggiungendo tuttavia la semifinale di Coppa Italia.

Walter Novellino, ex allenatore del Venezia
Walter Novellino, ex allenatore del Venezia

Il grande Palermo, vetrina di campioni e l’Europa

Dopo aver venduto le proprie quote del Venezia, Zamparini acquista il Palermo nell’estate del 2002. Con i siciliani, Zamparini riuscirà a togliersi moltissime soddisfazioni. Il club rosanero, specialmente intorno agli anni ’10 del duemila, sarà vetrina di grandissimi campioni: da Paulo Dybala a Edinson Cavani, da Amauri a Javier Pastore, fino a Salvatore Sirugu. Già nel 2009, grazie alla cessione di questi grandi fuoriclasse, un’indagine condotta dal quotidiano Il Sole 24 Ore affermerà che i rosanero sono la società col miglior bilancio in Serie A.

Tra le stagioni più brillanti di Maurizio Zamparini col Palermo troviamo, in ordine cronologico, la 2005-2006, dove chiude al quinto posto in Serie A e viene eliminato solamente agli ottavi di finale dalla Coppa UEFA e la stagione 2010-2011, dove arriverà ottavo in Serie A, solamente terzo nel proprio girone di Europa League, ma riuscirà a conquistare la finale di Coppa Italia, persa poi contro l’Inter.

Maurizio Zamparini, ex presidente del Palermo
Maurizio Zamparini, ex presidente del Palermo

Zamparini e la nomina di “mangia-allenatori”

Maurizio Zamparini, oltre ad essere stato un brillante imprenditore, è anche però riuscito a farsi una nomina piuttosto negativa nel mondo del calcio. Nei suoi 32 anni di attività calcistica, sono ben 66 gli allenatori che si sono sostituiti sulle panchine dei suoi club. In alcuni casi è davvero riuscito a sorprendere tutti, esonerando, in due occasioni, gli allenatori dopo una vittoria: è il caso di Giuseppe Iachini dopo un Palermo-Chievo 1-0, e quello di Davide Ballardini dopo Verona-Palermo 0-1.

Inoltre è riuscito a far segnare un record: mai nessuno in Serie A aveva sostituito ben 8 volte l’allenatore, facendo registrare ben 7 esoneri. Si tratta della stagione 2015-2016, dove a Palermo vedranno succedersi sulla panchina Iachini, Ballardini, Viviani, Bosi, Tedesco insieme a Schelotto, Bosi, Iachini, Novellino e ancora Ballardini.

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