Verso Juventus-Villarreal: i precedenti bianconeri agli ottavi di Champions League

Nicola Liberti A cura di Nicola Liberti
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La notte di mercoledì 16 marzo si propone come gran teatro per l’ottavo di finale di Champions League tra Juventus e Villarreal. In seguito alla trasferta in terra spagnola, con annessa scialba prestazione, i ragazzi guidati da Massimiliano Allegri sono chiamati ad imporsi sugli avversari dopo l’1-1 maturato all’andata. Nonostante un qualunque pareggio non precluderebbe il passaggio del turno, i bianconeri necessitano di mandare un segnale forte alle superpotenze d’Europa. Per farlo Dusan Vlahovic e compagni dovranno mettere in campo una prestazione di caratura europea, come richiedono la storia della competizione ed in particolare della Vecchia Signora. Nella settimana dell’attesa sfida, ripercorriamo gli ottavi di finale che hanno contribuito a forgiare il mito bianconero.

Champions League, Deportivo-Juventus 2-0

Si tratta del primo ottavo di finale di Champions League, non Coppa dei Campioni, disputato della Juventus. Correva l’anno 2004, e la Vecchia Signora veniva sorteggiata contro quella che, col passare delle fasi della competizione, si rivelò essere una clamorosa mina vagante in ambito europeo. Dopo tre vittorie ed un pareggio ai gironi, il Depor cadde 8-3 in casa del Monaco, finalista quell’anno. I bianconeri giungevano invece agli ottavi di finale dopo un modesto girone contro Real Sociedad, Galatasaray ed Olympiakos, quest’ultimo schiantato 7-0 all’ultima giornata.

Nonostante vi fosse ogni presupposto per un agevole passaggio ai quarti, la squadra allora guidata da Marcello Lippi incappò in una doppia caduta per 1-0 contro i sorteggiati avversari spagnoli. Questi ultimi, una volta giunti alla fase successiva, si resero protagonisti di un’altra clamorosa impresa contro una big del calcio italiano, ribaltando con un 4-0 un iniziale passivo di 4-1 imposto dal Milan. Dopo il gol di Albert Luque nella gara di andata, la rete di Walter Pandiani dopo soli 12 minuti a Torino si rivelò fatale per la definitiva eliminazione dei piemontesi.

Champions League, Real Madrid-Juventus 1-2

La stagione 2004/05 vede il cammino della Juventus in Champions League partire da molto lontano. La prima gara disputata è infatti il terzo turno preliminare per l’accesso ai gironi. Dopo un’intricata gara d’andata, la corazzata di Fabio Capello sbriga la pratica Djurgarden con un netto 1-4 al ritorno in Svezia. Il complesso girone composto da Ajax, Bayern Monaco e Maccabi Tel Aviv vede i bianconeri avanzare al turno successivo cannibalizzando le avversarie di “corto muso”, per usare un termine caro all’attuale allenatore. Dopo cinque 1-0 consecutivi, la Vecchia Signora pareggia con gli israeliani all’ultima giornata conquistando ugualmente l’accesso agli ottavi da prima della classe.

Qui incontra il temibile Real Madrid dei galacticos Ronaldo, Raul, Zidane e Figo, oltre che David Beckham. Dopo l’iniziale sconfitta al Santiago Bernabeu per 1-0, con rete operata dal centrale Ivan Helguera, i giochi sembrano esser pressoché chiusi. La gara di ritorno vede l’impresa della Juventus concretizzarsi solamente negli ultimi istanti. Dopo la rete di David Trezeguet che ha prolungato la sfida ai supplementari, il decisivo gol in extremis di Marcelo Zalayeta ha coronato l’impresa dei ragazzi di Fabio Capello. Sfortunatamente però, alla grande gioia è seguita la sconfitta di Anfield Road dei quarti di finale, rivelatasi poi cruciale per la propria eliminazione ai quarti di finale di quell’anno per mano del Liverpool.

Champions League, Juventus-Bayern Monaco 4-6

Corre l’anno 2015 quando inizia la sfortunata avventura della Juventus guidata da Massimiliano Allegri in Champions League. Reduce dalla batosta inferta dalla MSN blaugrana pochi mesi prima nella finale di Berlino, la Vecchia Signora cerca di ricomporre i cocci e rilanciarsi in una nuova cavalcata verso la conquista della competizione maledetta. Il sorteggio dei gironi non promette nulla di buono date le prestigiose avversarie di Manchester City e Siviglia. Nonostante il doppio pari contro i meno quotati avversari del ‘Gladbach, i bianconeri si impongono negli altri quattro incontri e passano dunque agli ottavi di finale.

Ancora una volta il sorteggio non sembra voler sorridere alla squadra di Massimiliano Allegri. A Nyon le palline dicono Bayern Monaco, con il ritorno designato nell’ostica baviera tedesca. La gara d’andata non parte certamente nel migliore dei modi: una rete di Thomas Muller sullo scadere del primo tempo ed una di Arjen Robben al rientro in campo sembrano mettere la Juventus in ginocchio. Gli ospiti dominano la gara ma le ripartenze bianconere si rivelano più e più volte pericolose ma infruttuose, sino a quando Paulo Dybala e Stefano Sturaro non trovano in un quarto d’ora i due colpi decisivi per inchiodare il risultato sul pari.

Dybala e Morata alla Juventus
Dybala e Sturaro, Juventus 2015/16

Il verdetto è dunque rimandato alla trasferta di Monaco. Qui la Juventus sembra partire meglio con Paul Pogba e Juan Cuadrado che, prima che il cronometro giunga alla mezz’ora, pongono il risultato sullo 0-2. Quando i giochi sembrano ormai chiusi, l’anima Bayern fuoriesce dal terreno dell’Allianz Arena. Ad aprire le danze è l’inevitabile Robert Lewandowski, seguito a ruota dal compagno Muller che, al primo minuto del recupero riacciuffa Massimiliano Allegri costringendo all’infernale verdetto dei tempi supplementari. Con una Vecchia Signora allo sbando è assolo Bayern in Baviera. La miriade di tiri verso i pali difesi da Buffon finisce per trasformare il risultato in 4-2. Alcantara e Coman segnano l’ennesima notte amara della Champions juventina di quegli anni.

Champions League, Atletico Madrid-Juventus 2-3

La stagione 2018/19 si apre con i migliori presupposti dopo diversi anni complessi in ambito europeo. Dopo l’eliminazione nell’edizione precedente avvenuta per mano del Real Madrid, Andrea Agnelli si fionda sul calciomercato portando a Torino Cristiano Ronaldo. “Il colpo del secolo” veste bianconero per una sfida nuova nella propria carriera, trascinare una grande del calcio al successo Champions che manca da troppi anni. Dopo un girone chiuso al primo posto davanti a Manchester United, Valencia e Young Boys, l’ex blancos e compagni giungono agli ottavi desiderosi di sbrigare la pratica Atletico senza troppe complicazioni.

Ronaldo
Cristiano Ronaldo ai tempi della Juventus

Così non accadrà però. La gara d’andata vede i colchoneros esprimere il cholismo nella sua massima essenza, concedendo quasi mai il fianco alle offensive avversarie. Le reti dei due centrali difensivi José Gimenez e Diego Godin pongono la strada in discesa per l’Atletico in vista del ritorno di Torino. Qui va in scena la prima masterclass dell’asso portoghese nell’avventura italiana. Dopo le scaramucce della gara d’andata con Diego Simeone, Cristiano si carica la squadra sulle spalle desideroso di ribaltare un parziale non veritiero e rispondere all’avversario d’una vita. 27, 49 e 86. Ronaldo distribuisce le proprie reti lungo tutto l’arco della partita, schiantando gli avversari con una prestazione sontuosa. Il rigore procurato da Federico Bernardeschi nel finale consente al 7 di coronare una gara da sogno e ribaltare il risultato nella maniera più clamorosa possibile.

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