MotoGP, Espargaro ora ci crede “Voglio vincere il Mondiale”

Protagonista di una super rimonta nel GP d'Olanda, Aleix Espargaro ha detto la sua sulla gara e sulla lotta mondiale con Quartararo

Lorenzo Bosca
2 Minuti di lettura

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Sembrava un Mondiale ormai ipotecato, concluso (quasi) sul nascere, e invece il Gran Premio d’Olanda ha incredibilmente rimescolato le carte in tavola. El diablo Fabio Quartararo è infatti stato vittima di una (doppia) caduta in quel di Assen, colpendo prima lo spagnolo Aleix Espargaro e finendo poi qualche giro più tardi nella ghiaia. A tal proposito proprio il centauro dell’Aprilia ha voluto commentare l’accaduto, concentrandosi poi sulla rimonta inscenata dopo il contatto, che l’ha visto concludere al quarto posto. 

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Aleix Espargaro
Aleix Espargaro

Espargaro: “Quartararo non è un pilota sporco, ora voglio il Mondiale”

“Ero molto forte in quel punto e Quartararo lo sapeva, ecco perché ha fatto quella manovra. Il suo feeling con la moto è talmente alto che può chiudere tanto le traiettorie. Lo abbiamo visto in Germania in curva 1 con Bagnaia, non è un pilota sporco. Mi ha chiesto scusa. Nei primi giri ci siamo passati almeno un paio di volte oltre il limite perché non volevo che andasse davanti in questa gara e quella curva non l’ha giudicata nella maniera corretta” ha dichiarato lo spagnolo ai margini del Gran Premio d’Olanda, come riportato da Motosprint, prima di concludere sulla rimonta: “Mi è mancata una cosa, nelle ultime 4-5 gare che è quella di essere il più veloce in pista. E se voglio vincere il Mondiale devo dimostrare di esserlo. Eccetto la qualifica ed i giri cancellati sono stato veloce per tutto il weekend. Ho mostrato a tutti la mia velocità e questo è importante. Non ho vinto perché Quartararo mi ha colpito ma la vittoria era alla mia portata. Non avevo niente da perdere, non voglio sembrare arrogante ma oggi il mio passo era leggermente più veloce del resto della griglia. 4-5 decimi di differenza di passo rendono le cose molto più semplici. Nell’ultima chicane frenavo molto più tardi degli altri e nel tratto veloce la mia moto era incredibile e la velocità che riuscivo a portare nessuno poteva contrastarla”. 

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