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Bruno Pizzul in cabina di commento a raccontare le gesta della Nazionale di Vieri, Totti, Del Piero, Maldini e tanti altri campioni che hanno fatto la storia del calcio nostrano. Il 18 giugno di 20 anni fa però, il grande Bruno fu testimone e narratore di una delle partite più controverse della storia degli azzurri: Italia-Corea del Sud dei Mondiali 2002. La Corea del Sud, insieme al Giappone, era Paese ospitante di quell’edizione della competizione iridata, che per la prima volta vedeva due nazioni unite nell’organizzazione e regalava al continente asiatico il suo primo (e finora unico) Mondiale di casa.
L’Italia, partita verso l’Asia tra le favorite per la vittoria finale, si ritrovò in una situazione molto distante dalle aspettative, dopo il girone concluso al secondo posto. Tutto il contrario per i padroni di casa, galvanizzati dal primo posto e sospinti da un pubblico caldissimo, oltre che dagli episodi arbitrali controversi. Prima della partita con gli azzurri infatti, già il Portogallo era stato vittima di una direzione arbitrale a senso unico nel suo match contro i coreani del sud.
La partita: triste cronaca di una disfatta inevitabile
Per la partita del 18 giugno 2002 fu sorteggiato l’arbitro ecuadoriano Byron Moreno, destinato ad entrare nella storia. Dopo soli 4 minuti infatti il fischietto sudamericano concede un rigore decisamente dubbio ai padroni di casa, che Gigi Buffon para con un grande guizzo sul tiro di Hwan. Al 18′ poi, il solito Bobo Vieri sigla il vantaggio azzurro che durerà per tutto il primo tempo. A soli due minuti dal termine il pareggio di Ki-hyeon beffa l’Italia e porta la gara al golden-gol.
Innumerevoli, al limite del grottesco, i falli non fischiati ai danni della nostra Nazionale e invece sanzionati in favore della Nazionale coreana. In particolare l’infortunio causato a Gianluca Zambrotta e l’espulsione di Totti, arrivata ai tempi supplementari. Il gol qualificazione annullato a Damiano Tommasi per sospetto fuorigioco durante il secondo supplementare è l’ultima avvisaglia della tragedia sportiva che si sarebbe consumata: la rete di Ahn al 117′ elimina l’Italia dai Mondiali.
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Byron Moreno dopo il Mondiale
La vita del contestatissimo arbitro Moreno dopo le vicende di quel Mondiale fu a dir poco incredibile, a testimoniare il grande fondamento dei sospetti che aveva attirato dopo quella direzione di gara. L’ecuadoriano, nonostante non fu punito dalla FIFA per illecito sportivo relativamente a quegli episodi del mondiale di Corea e Giappone, fu squalificato definitivamente appena un anno dopo per aver combinato alcune partite del campionato dell’Ecuador.
Ancor più sconvolgente però fu quanto accadde nel 2010, quando Moreno fu arrestato presso l’aeroporto JFK di New York per traffico internazionale di stupefacenti. Dopo due anni di carcere fu estradato nel suo paese natale e oggi è tornato alla ribalta e conduce un programma tv: “Il fischio di Byron” in cui si occupa di episodi arbitrali e moviola, ironia della sorte. A 20 anni di distanza, il nome di Byron Moreno rimane legato indissolubilmente a quella maledetta partita e a quel mondiale enigmatico.