Nel giorno in cui ricorre la festa del papà, il 19 marzo, esattamente 86 anni fa, nasceva a Roma Carlo Mazzone, l’allenatore che ha attraversato quattro decenni su diverse panchine, totalizzando 792 presenze ufficiali nel campionato di Serie A. Un padre per molti giocatori che hanno avuto la fortuna di essere allenati da lui come, tra i tanti, Francesco Totti, Pep Guardiola, Marco Materazzi, Gigi Di Biagio, Beppe Signori e l’iconico Roberto Baggio.
“Come un padre” è infatti il titolo del docufilm dedicato a Mazzone uscito nel novembre 2022 sulla piattaforma Amazon Prime Video che raccoglie le testimonianze dei tanti calciatori passati sotto la gestione di Er Sor Magara, soprannome nato nel 1978 ai tempi della sua esperienza a Catanzaro. Ripercorriamo la carriera di Sor Carletto, un’autentica icona nel panorama della Serie A.
Carlo Mazzone giocatore: dalla Serie A all’esordio con l’Ascoli
Un giovanissimo Carlo Mazzone percorre tutta la trafila delle giovanili della Roma, esordendo in Serie A il 31 maggio 1959 nel pareggio per 1-1 contro la Fiorentina. Passato alla SPAL l’anno seguente, viene ceduto nel corso della stagione in Serie C al Siena, per poi approdare all’Ascoli dove gioca per 9 anni. Colleziona 219 presenze da capitano dei marchigiani. Nell’ultima stagione da giocatore, 1968/69, viene chiamato a svolgere anche il ruolo di allenatore dei bianconeri, in attesa di un nuovo mister che non arriverà mai.
Mazzone allenatore: dalla Roma al Napoli, scopritore di Totti e di talenti nascosti
Rimasto all’Ascoli per 6 stagioni fino al 1975, Carlo Mazzone riesce a portare la squadra marchigiana con due prodigiose annate dalla Serie C alla massima categoria, per poi passare alla Fiorentina in Serie A dove vince la Coppa di Lega Italo-Inglese e si piazza al terzo posto nella stagione 1976/77. Nel 1978 una nuova sfida attende Carletto che si siede sulla panchina della neopromossa Catanzaro, ottenendo due salvezze nella massima serie.
Il 1980 è l’anno del ritorno all’Ascoli per ulteriori 5 anni in cui raggiunge un sesto posto e quattro salvezze consecutive. Gli anni seguenti sono ricchi di esperienze altalenanti tra Serie A e la B su diverse panchine come Bologna, Lecce, Pescara e Cagliari e finalmente, nel 1993, si avvera il sogno di una big che lo chiama sulla propria panchina. Si tratta della sua tanto amata Roma e nei 3 anni alla guida dei giallorossi lancia in prima squadra un ragazzetto di sedici anni di nome Francesco Totti.
Seguono le panchine in Serie A con il Napoli per sole 4 giornate di campionato, Bologna con il talentuoso attaccante Beppe Signori con cui vince l’Intertoto e raggiunge le semifinali di Coppa UEFA e Coppa Italia e l’esperienza umbra al Perugia sotto l’eclettica e difficile presidenza di Luciano Gaucci.
Mazzone nel nuovo secolo: le meraviglie di Brescia, Pirlo e il ritiro
È l’anno 2000 e il presidente del Brescia, Luigi Corioni, decide di chiamare Carlo Mazzone sulla panchina delle Rondinelle dove arriva anche Roberto Baggio, convinto proprio dal tecnico romano. Dopo aver lanciato Totti appena sedicenne nella Roma, è lui che sposta Andrea Pirlo davanti alla difesa. In questo modo il Maestro intraprende una straordinaria carriera che lo porterà a diventare campione del mondo nel 2006 con l’Italia.
Il binomio Mazzone–Baggio è capace di salvare la squadra lombarda di Serie A per ben 4 volte consecutive. Il 30 settembre 2001 Sor Carletto entra nell’immaginario di ogni tifoso per quella sua pazza corsa, irrefrenabile e scatenata verso la curva dell’Atalanta, nel pareggio ottenuto grazie all’iconica tripletta per il Brescia del magnifico Roberto Baggio.
Gli ultimi anni di carriera passano sulle panchine di Bologna e Livorno, dove sostituisce la guida tecnica di Roberto Donadoni, eguagliando il record di 787 panchine ufficiali in Serie A di Nereo Rocco, record che supera alla fine della stessa stagione raggiungendo 792 presenze e concludendo così la sua lunga carriera da mister.
Carlo Mazzone oggi: dopo Livorno solo casa, famiglia e social media
La lunga carriera del mago delle salvezze impossibili è caratterizzata dall’amore, dalla capacità di unire e lasciare ricordi indelebili in ogni persona con cui ha avuto a che fare. Nel 2019 la nuova tribuna dello Stadio Ciro e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno è stata dedicata a Mazzone, grande allenatore e scopritore di giovani talenti in Serie A. Nello stesso anno, Sor Carletto è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano, promossa dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del calcio di Coverciano.
Oggi ha 86 anni e dopo la sua ultima panchina a Livorno nel 2006, Mazzone ha deciso di abbandonare il mondo del calcio, ritirandosi a vita privata dopo 38 lunghissimi anni di guide tecniche. L’ultimo debutto di Er Sor Magara è avvenuto nel febbraio 2021, quando ha aperto il suo profilo su Twitter regolarmente aggiornato e su cui è possibile seguire mister record di panchina, un’altra storica leggenda del calcio italiano.