Accadde oggi, 27 gennaio 2008: 120 secondi di follia, il Cagliari di Ballardini ribalta il Napoli

Il 27 gennaio 2008 la stagione del Cagliari subisce una svolta insperata grazie alla clamorosa rimonta nel finale contro il Napoli

Michael Montani
5 Min di lettura

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Era il 27 gennaio 2008. Allo stadio Sant’Elia si giocava la prima giornata del girone di ritorno della Serie A. Il Cagliari ospitava il Napoli dei vari Lavezzi, Pampa Sosa e Marek Hamsik arrivando da ben sei sconfitte consecutive, quattordici totali in una stagione nata male e che rischiava di finire peggio. Tre allenatori cambiati partendo da colui che iniziò l’annata calcistica ovvero Marco Giampaolo, sostituito poi da Nedo Sonetti che a sua volta lasciò il posto a Davide Ballardini.

I sardi occupano l’ultimo posto in classifica e la retrocessione è quasi certa, ma dopo quella giornata la loro stagione avrà una svolta. La partita sembra stregata, con Gianello che para tutto per gli azzurri e con la rete al 12′ del secondo tempo di Hamsik che porta in vantaggio il Napoli. Ma al 92′, quando i tifosi iniziano a lasciare lo stadio vista l’imminente fine del match, un boato richiama l’attenzione di tutti coloro che stanno lasciando gli spalti.

Hamsik gela il Sant’Elia: Napoli in vantaggio sul Cagliari

Quel giorno di fine gennaio resterà indelebile nelle menti dei tifosi del Cagliari e del Napoli ma anche di tutti gli appassionati del mondo del calcio. La classica ultima spiaggia per i sardi, che occupano l’ultima posizione in classifica e a secco di vittorie da sei partite.

Sembra piovere sul bagnato per gli uomini di Ballardini, che ad ogni minuto che passava sentiva sempre meno stabile la sua panchina, con il funambolico presidente Massimo Cellino nella tribuna del Sant’Elia già pronto ad affidarsi al quarto mister diverso della stagione.

Ballardini al Cagliari *
Ballardini al Cagliari *

Il Napoli arriva a questo match senza il suo allenatore Edy Reja, ex della partita, e con in porta il terzo portiere Gianello, che ha rischiato di diventare il man of the match per le sue continue e decisive parate. I rossoblù, non avendo nulla da perdere, attaccano per tutta la partita, mentre i partenopei sfruttano le ripartenze grazie alla velocità di Lavezzi supportato da Marcelo Zalayeta.

Proprio il Panteron è protagonista di un episodio che sembrava sapere di sliding door: sul punteggio di 0-1 per gli ospiti grazie al gol di Marek Hamsik al 12′, l’arbitro Banti di Livorno non assegna un calcio di rigore per fallo di mano dell’attaccante uruguagio al Cagliari che avrebbe potuto ristabilire il risultato di parità.

Cagliari-Napoli: 120 secondi pazzi, Matri e Conti firmano l’impresa nel recupero

Le porte del destino per il Cagliari sono però ancora aperte, e quando tutto sembrava perso succede l’imponderabile. Al 92′, con il risultato che sembra scorrere verso l’1-0 finale a favore del Napoli, Alessandro Matri sigla il gol del pareggio su tap in dopo una corta respinta da parte di Gianello su tiro del subentrato Jeda.

In tempo di Var, i tifosi e i giocatori sarebbero rimasti con il cuore a mille e con il fiato sospeso per la posizione dell’attaccante, con il guardalinee rimasto giù con la bandierina e con il via alle esultanze. Con la sensazione, nell’aria, di un possibile clamoroso ribaltone. Al 93′, Marco Storari salva sul Pampa Sosa, con la successiva ripartenza che vede Pasquale Foggia conquistare una punizione pericolosa.

Dopo il fischio dell’arbitro Banti, lo stadio è già tutto in piedi quando la parabola battuta dal numero dieci sardo va dritta sulla testa di Daniele Conti, che spinto dai propri tifosi batte l’estremo difensore avversario. L’impresa storica voluta dagli Dei del calcio è stata compiuta. Un vero e proprio punto di svolta per il club sardo, che da quel momento non si fermerà più fino a raggiungere una straordinaria salvezza.

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