Alla scoperta di Mikkel Damsgaard: dalla consacrazione con la Sampdoria ad Euro 2020

Mikkel Damsgaard, un giovane con la paura di non riuscire ad emergere: un'analisi della sua ancora breve carriera, dalle stagioni con la Sampdoria alle emozioni di Euro 2020

Francesca Rofrano
10 Minuti di lettura

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La Sampdoria è sempre stata una squadra piena di contraddizioni, ma nelle ultime stagioni ha dimostrato quanto possa celare, in realtà, diverse sorprese. Dopo una serie di annate più o meno deludenti è riuscita a consacrarsi come una delle rose con maggior potenziale in tutta la Serie A. Da Muriel a Skriniar, da Linetty a Patrick Schick, dalla squadra blucerchiata sono usciti talenti che ora vengono pagati fior di quattrini dalle maggiori big europee. A gennaio 2020, l’allora presidente Massimo Ferrero mette nel mirino un giocatore che sembra abbia tutte le carte in regola per poter scatenare, nel breve futuro, grandi aste nelle diverse sessioni di calciomercato. Talento danese, classe 2000, Mikkel Krogh Damsgaard sottoscrive un contratto che lo porterà a Genova sponda Samp a partire dal 1° luglio 2020.

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Accolto calorosamente dai suoi nuovi compagni di squadra, Damsgaard si fa subito notare per le sue qualità. Leggero e scattante, trequartista o seconda punta, il danese si è rivelato essere un’arma in più per la stagione 20/21 della Sampdoria, allenata da mister Claudio Ranieri. Ma c’è una storia che tutti i giocatori si portano dietro. Una storia fatta di mille difficoltà, zeppa di insicurezze. Una storia come tante la sua, forse, ma sicuramente d’esempio per chi crede di non avere nessuna possibilità d’emergere. Ed invece Mikkel ce l’ha fatta, quel “ragazzino” a soli 20 anni è diventato un uomo.

Mikkel Damsgaard ai tempi del Nordsjaelland
Mikkel Damsgaard ai tempi del Nordsjaelland

Un inizio difficile

Ciao, mi chiamo Mikkel, ho 20 anni ed ho giocato a calcio per tutta la mia vita”. Queste le prime parole dette da Damsgaard in italiano nel documentario dedicatogli dalla sua ex squadra. Parole che sanciscono la fine di un ciclo, ma l’inizio di una nuova bellissima avventura. Nato a Jyllinge, una città di circa 10mila abitati situata a 40 km da Copenaghen, il ragazzo inizia la sua esperienza calcistica nella squadra allenata dal padre, il Jyllinge Fc. È proprio durante i primi allenamenti che si inizia a percepire la naturalezza nel dare calci ad un pallone. E quella luce che brillava costantemente nei suoi occhi ha fatto sì che Damsgaard venisse notato dai recruiter del Nordsjælland, squadra che milita nella SuperLigaen.

Giocava a calcio con i più grandi, faceva fatica ad inserirsi in squadra, ma si capiva fosse solo questione di tempo prima che Mikkel potesse esplodere. Le 10 reti in 25 partite lo consacrano come giocatore rivelazione dell’anno. Gli è bastato poco affinché tutti si accorgessero del suo talento. Prima su tutte a farlo è stata la dirigenza della Sampdoria. Un colpo low-cost per Massimo Ferrero che acquista il suo cartellino per circa 6 milioni di euro. Ed è così che Damsgaard si ritrova catapultato tra i paesaggi mozzafiato liguri, in una città che ormai è abituata ad accogliere le scommesse dei dirigenti blucerchiati. Il debutto per il numero 38 arriva subito nella prima giornata di Serie A contro la Juventus di Andrea Pirlo. Qualche minuto in campo per provare ad adattarsi ad un nuovo campionato di un livello sicuramente più competitivo di quello danese.

Mikkel Damsgaard
Mikkel Damsgaard

La stagione della consacrazione

Claudio Ranieri nella sua lunga carriera di giovani ne ha allenati tanti e probabilmente Damsgaard rimarrà per sempre uno dei suoi pupilli. Dopo solo 4 giornate di Serie A della stagione 20/21, il ragazzo prende confidenza con il campo, si inserisce negli schemi e segna il suo primo gol contro la Lazio. Per il tecnico romano il giovane danese diventa una pedina fondamentale. Viene schierato spesso da titolare o come carta da giocare a partita in corso per permettere alla Sampdoria, capitanata dal veterano Fabio Quagliarella, di rompere gli schemi avversari giocando di fantasia. Schierato poco da trequartista, risulta indispensabile come esterno sia di destra che di sinistra. Ed è quello il ruolo che esalta tutte le sue qualità, spalle alla porta risulta essere uno dei migliori del campionato e nelle combinazioni di gioco con Tommaso Augello, si ritrova spesso a ribaltare situazioni di svantaggio conservando il possesso palla e facendo avanzare l’azione sulla fascia.

Il numero 38 della Samp è dotato di una tecnica nel dribbling che può fare invidia a chiunque. “È una dote naturale. È una questione più di istinto che di studio”, dice Damsgaard ai microfoni di Sportweek. La facilità con cui riesce a farsi gioco degli avversari lo ha portato a posizionarsi, nella sua prima stagione lontano da casa, nella top 10 dei giocatori che hanno completato più dribbling nei 90 minuti. Accanto a nomi come Josip Ilicic e Rodrigo De Paul che di esperienza in Serie A ne hanno tanta, spunta il nome di Mikkel con ben 45 dribbling fatti. Uno ogni 20 minuti di gioco. Al termine del campionato, il giocatore, come prevedibile, finisce nel mirino di Milan e Juventus. Ma subito dopo, il caso mediatico scoppiato attorno alla Sampdoria e a Massimo Ferrero ha dato solo inizio a quello che sarebbe stata una stagione calvario.

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Damsgaard (Danimarca)
Damsgaard (Danimarca)

Un Euro 2020 da sogno, poi l’infortunio

Per chi è legato alle origini, alla propria famiglia, alla propria terra, la convocazione in nazionale maggiore deve essere proprio una benedizione. Il 3 novembre 2020, Damsgaard ottiene la promozione dalle giovanili danesi alla prima squadra. Una prova per lui che ha la possibilità di giocarsi un posto da titolare con la Danimarca durante di quegli Europei 2020, in bilico per la pandemia del coronavirus. Le aspettative non sono state deluse. Mikkel che si stava dimostrando come un attaccante di talento per la Sampdoria, acquisisce un’importanza particolare anche negli schemi di Kasper Hjulmand.

Il gioiellino classe 2000 ha dimostrato quanto potesse essere fondamentale nel gioco estremamente verticale della Danimarca, nonostante la squadra fosse stata privata di un giocatore come Christian Eriksen quel 12 giugno. L’Europeo della rivelazione per la formazione biancorossa si conclude in semifinale con la sconfitta contro l’Inghilterra. Ma anche in questa occasione tutti i riflettori sono puntati sul numero 14 della Danish Dynamite. Con la rete segnata su punizione, una parabola di rara bellezza, Damsgaard diventa il marcatore danese più giovane durante le fasi ad eliminazione diretta della competizione.

Mikkel Damsgaard, centrocampista della Sampdoria e della Danimarca
Mikkel Damsgaard, centrocampista della Sampdoria e della Danimarca

Dopo un Euro 2020 da sogno Damsgaard rientra a Bogliasco, questa volta sotto la guida di Roberto d’Aversa, l’allenatore a cui era stata affidata la panchina della Sampdoria. Ma qualcosa va storto, tutte le premesse di una nuova riconferma in Serie A vengono abbandonate. Infatti, un brutto infortunio allontana il giocatore dai campi di calcio per ben 185 giorni. Quella che doveva essere un’operazione al ginocchio destro, si trasforma in un’odissea per Mikkel. Una forma gravissima d’artrite reumatoide rallenta la guarigione e non lascia ben sperare su un suo probabile rientro in campo. Dopo 5 mesi di assenza, il nuovo -per modo di dire- tecnico della Sampdoria Marco Giampaolo accoglie Damsgaard a corte, nonostante una condizione fisica non ancora perfetta. Il ragazzo conclude la sua annata calcistica con solo 12 presenze non riuscendo a mettere a segno nessun gol.

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Mikkel Damsgaard, centrocampista della Sampdoria
Mikkel Damsgaard, centrocampista della Sampdoria

Un futuro da valutare

Al termine della stagione 21/22 che ha visto la Samp posizionarsi al 15 posto con soli 35 punti, la dirigenza dei blucerchiati ha messo in chiaro che nessuno è incedibile. Il nuovo presidente della Sampdoria Marco Lanna ha espresso la sua volontà di trattenere solo i big in questa sessione di calciomercato e Damsgaard rientrerebbe tra questi. Il danese potrebbe portare in futuro una grande plusvalenza, ma prima dovrà mettere da parte tutti i problemi fisici avuti nel corso della scorsa stagione. A netto di ciò, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, alcune squadre di Premier League starebbero iniziando a sondare il terreno, ma il giocatore non partirà in nessun caso almeno che non arrivi un’offerta superiore ai 15 milioni.

La Sampdoria potrebbe dunque riergere le sue fondamenta. Se dovesse rimanere tra le valli liguri, Damsgaard si ritroverebbe a giocare trequartista alle spalle di due punte nel 4-3-1-2, modulo tanto caro a mister Giampaolo. Con un ritrovato Manolo Gabbiadini ed i giusti rinforzi poi, il tecnico ex Toro potrebbe plasmare la squadra a suo piacimento, cercando di regalare qualcosa di più ai tifosi che non sia solo la salvezza.

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