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All’anagrafe Amauri Carvalho De Oliveira, per i compagni di squadra semplicemente Amauri. L’ex calciatore brasiliano naturalizzato italiano è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Footballnews24.it per commentare e analizzare una grande classica del calcio nostrano: Juventus-Fiorentina. Rivali dal lontano 1928 e da quell’umiliante 11-0 inflitto dai bianconeri alla Viola, Amauri ha indossato entrambe le maglie nel corso della sua carriera. Nonostante il gol siglato contro i gigliati il 17 ottobre del 2009 (1-1 allo Stadio Olimpico di Torino), la rete più importante del “Sandokan” italo-carioca è quello realizzata contro il Milan con la maglia della Fiorentina che diede una mano alla prima Juventus di Antonio Conte nella conquista del 1° scudetto post-Serie B.
Hai indossato entrambe le maglie nel corso della tua carriera, qual è il ricordo più bello che conservi di Juventus-Fiorentina?
“Sicuramente ricordo con piacere il gol segnato contro la Fiorentina con la maglia della Juventus, cancellerei invece la sconfitta per 5-0 a Firenze, fortunatamente qualche mese dopo son riuscito a segnare un gol importante sia per la Juve, sia per la Fiorentina”.
Durante la tua esperienza a Torino ci sono stati diversi cambi di allenatori in panchina, Ranieri, Ferrara, Zaccheroni: questo ha influito negativamente sulla tua avventura in bianconero?
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“Ne sono convinto al 100%, ma è anche un dato di fatto. La Juventus non aveva alle spalle la società degli ultimi anni, l’unico allenatore che ci aveva dato qualche certezza era Ranieri, nel 2008 il mister ci disse che la Juventus sarebbe tornata a vincere dopo 4 anni e così è stato, nel 2012 la Juventus vinse lo scudetto. La società di allora non aveva pazienza, infatti con l’addio di Ranieri cambiarono molte cose”.
Ci sono delle somiglianze secondo te tra la Juventus di Allegri e quelle della tua Juventus, visti i diversi cambi in panchina negli ultimi anni?
“Se guardiamo i cambi in panchina sicuramente ci sono delle somiglianze, ma la Juventus di oggi è molto più forte della squadra di allora. Prima non c’era una società all’altezza, oggi invece sappiamo chi comanda, Allegri è un allenatore che ha vinto tanto in passato, sta solo attraversando un momento particolare. Non è una cosa normale perchè si è vinto tanto negli ultimi anni, ma ne uscirà”.
Analizzando le scelte dirigenziali degli ultimi tre anni, secondo te dove ha sbagliato la Juventus: esonero di Sarri, esonero di Pirlo o il ritorno di Allegri?
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“Pirlo ha vinto, Sarri ha vinto, Allegri in passato ha vinto. Quando le cose non vanno bene le speculazioni sono normali, io penso che se la Juventus oggi fosse terza o seconda in classifica non avremmo sentito parlare di critiche. Ogni allenatore nonostante le difficoltà è riuscito a vincere, Allegri ha tutta la stagione per recuperare, siamo solo all’11ª giornata. Per me può far bene, ha una rosa forte, gli manca un bomber da 25-30 gol. In passato aveva Ronaldo, Higuain…”.
Secondo te in futuro quel bomber da 25-30 gol potrebbe essere Dusan Vlahovic?
“Potrebbe (ride ndr)…E’ un giovane che ha i numeri dalla sua parte. E’ un calciatore che a me piace perchè non molla mai, sempre sul pezzo, lotta su ogni pallone. Ha 21 anni, ha fame e voglia di arrivare. In una recente intervista si è paragonato ad Haaland, anche se Haaland già da qualche anno sta segnando in Champions League e continua a battere record su record. L’ambizione di Vlahovic però potrebbe essere di buon auspicio per il futuro”.
Non solo Vlahovic, Juventus-Fiorentina sarà un banco di prova importante anche per Dybala: chi preferisci tra i due?
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“Juventus-Fiorentina è una partita speciale che in passato ha sempre regalato tante sorprese, emozioni, spettacolo, ribaltamenti di fronte. La Juventus che vince 5-0 a Firenze, la Fiorentina che vince 3-0 a Torino lo scorso anno. Secondo me dovrebbe considerarsi come un derby. Vlahovic o Dybala? Uno è bomber, l’altro è fantasista. Bella domanda, non posso tenerli entrambi in squadra? (ride ndr). Dybala è già affermato, è rimasto un po’ nell’ombra con l’arrivo di Ronaldo, piano piano sta tornando, sta prendendo in mano la squadra in questa stagione”.
Anche Dybala arriva da Palermo come te…
“Me lo dicono in tanti, è vero, entrambi siamo arrivati da Palermo con una differenza. Io sono arrivato in una Juventus non era ancora Campione, mentre Dybala è arrivato in una squadra già Campione. Io ho giocato con dei Campioni che arrivavano dalla Serie B”.
La sfida dello Stadium rappresenta un’opportunità per la Fiorentina che precede i bianconeri in classifica, mentre per la Juventus è quasi un’ultima spiaggia: che partita ti aspetti?
“Queste partite sono diverse dalle altre, al di là della classifica, rappresentano una sfida importante per i tifosi, per i giocatori stessi. La Juventus sicuramente vuole tornare a vincere, anche perchè in Champions ha vinto tutte le partite, mentre in campionato sta faticando. Vincendo una gara del genere darebbe un segnale forte alle avversarie. La Fiorentina arriva a Torino con entusiasmo perchè ha vinto l’ultima partita 3-0 in casa, ha le possibilità per giocarsela a viso aperto. Sarà una bella partita da vedere”.
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Come spieghi che la Juventus è imbattuta in Europa, ma ha fatto male fin qui in campionato: un caso, è una squadra con una dimensione europea oppure dipende anche dai progressi in difesa delle avversarie?
“Io sono del parere che le altre squadre si sono attrezzate in questi ultimi anni, la Juventus sulla carta è una big ma non vive un bel momento e le altre ne hanno approfittato. Conoscendo la Juventus però, anche con un distacco di 16 punti dalla prima, si batteranno per arrivare lassù, per andare avanti in Champions e in Coppa Italia. La Juventus lotterà per qualsiasi trofeo in palio”.
La Juventus quindi è ancora in corsa per lo scudetto?
“La Juventus non mollerà, poi il risultato si vedrà alla fine. E’ sbagliato dire che la Juventus al massimo lotterà per entrare in Champions, la Juventus lotterà per agganciare il Milan o il Napoli in testa alla classifica”.
A proposito di Milan e Napoli: chi delle due ti ha sorpreso maggiormente in questo inizio di stagione?
“Il Napoli non mi ha sorpreso, in questi anni non ha vinto lo scudetto solo perchè ha trovato una Juventus formidabile. Il Napoli è stato sempre lì, magari fatica all’inizio ma alla fine è sempre lassù. Il Milan come l’anno scorso è partito bene, la Roma poteva fare di più. E’ strano non vedere la Juventus lì in mezzo, ma siamo all’11ª giornata è ancora presto”.
Ti aspettavi qualcosa in più dalla Roma che ha avuto diversi alti e bassi così come la Lazio: la Fiorentina potrebbe approfittarne, cosa manca alla Viola per lottare per le zone europee?
“Al di là delle 4 sconfitte rimediate la Fiorentina ha giocatori abituati alla Serie A che fanno un ottimo calcio. Sicuramente vorranno tornare in Europa League o in Champions League, ma devono credere nei propri obiettivi e non lasciarsi distrarre dalle polemiche, come quelle che riguardano Vlahovic. Questi dettagli potrebbero condurre la Fiorentina in una direzione sbagliata”.
Pronostico e marcatore di Juventus-Fiorentina?
“2-2. Segnano Vlahovic e Dybala? Sì un gol a testa (ride ndr)”.