- Continua a leggere sotto -
Andy Roddick è stato uno dei tennisti più importanti dei primi anni 2000. Dotato di una combo letale fra servizio e dritto, è arrivato al numero 1 della classifica ATP riuscendo a vincere anche uno Slam, lo US Open del 2003. Uno dei più grandi rimpianti della sua carriera è però non aver portato a casa il tanto agognato trofeo di Wimbledon. L‘americano è arrivato in finale per ben tre volte ma l’ostacolo è stato sempre insormontabile ed ha sempre avuto lo stesso nome: Roger Federer, recordman della competizione con 8 successi.
Wimbledon 2004: prima finale sui prati inglesi
Roddick arriva nel 2004 all’All England Club forte del titolo vinto al Queen’s, uno dei tornei di preparazione ai Championship, e con il primo (e unico) sigillo nello slam di casa dell’anno precedente. Tuttavia, la stagione non si apre nel migliore dei modi per il bombardiere nativo di Omaha, considerata la cocente eliminazione nei quarti di finali dell’Australian Open per mano di Marat Safin e quella prematura, al secondo turno, al Roland Garros.
A Wimbledon però è un’altra storia: la testa di serie numero 2 batte in fila Wang, l’austriaco Alexander Peya, Taylor Dent, Alexander Popp e Sjeng Schalken senza perdere un set. In semifinale trova il talento croato Mario Ancic: la partita è molto equilibrata, Roddick perde il primo set del torneo ma riesce a chiudere la contesa in 4 parziali e conquistare la sua prima finale nello slam inglese.
In finale incrocia Roger Federer, protagonista anch’esso di un torneo straordinario: un solo set perso ai quarti di finale contro Leyton Hewitt e solo vittorie convincenti. I due si erano già sfidati a Wimbledon nella semifinale dell’edizione precedente registrando un netto 3-0 a favore del nativo di Basilea.
- Continua a leggere sotto -
L’incontro, questa volta, è più equilibrato e Roddick riesce anche a vincere il primo set dopo aver strappato il servizio all’avversario nel terzo game grazie ad una grande risposta di dritto. Nel secondo parziale Federer cambia passo e si porta rapidamente sul 4-0 prima di essere clamorosamente rimontato sul 4-4. Il dodicesimo game, con l’americano al servizio, è il momento chiave del parziale: il campione svizzero pareggia i conti con un grande passante di dritto, quando tutti ormai erano proiettati verso il tiebreak.
Nel terzo set la partita viene interrotta a causa della pioggia e da quel punto in avanti Federer alza notevolmente il livello di gioco: riesce a recuperare un break di svantaggio, a portare Roddick al tiebreak e a vincerlo per 7 punti a 3 grazie ad un passante di rovescio che infila l’avversario.
Il quarto parziale si apre ancora una volta sul filo dell’equilibrio: i due seguono i servizi fino al momento in cui Federer piazza l’allungo decisivo nel settimo game e a portare a casa la contesa. Sfuma cosi la possibilità per l‘americano di conquistare il secondo slam in carriera, dopo quello conquistato a Flushing Meadows.
Wimbledon 2005: Federer-Roddick atto II
Il 2005 inizia bene per Andy Roddick: conquista la semifinale nello Slam d’Australia dove batte buoni giocatori come Jurgen Melzer, Philippe Kohlschreiber e Nikolaj Davydenko. In semifinale incrocia ancora Hewitt ma l’australiano riesce a portare a casa la partita in 4 set. Al Queen’s ripete la vittoria dell’anno precedente grazie alla vittoria in finale contro lo specialista dei servizi Ivo Karlovic.
- Continua a leggere sotto -
A Wimbledon, quindi, Roddick è indicato come uno dei favoriti e parte da numero 2 del seeding. Rispetto al 2004, il suo torneo è però molto più complicato: al primo turno liquida in tre set il ceco Jiri Vanek ma già nella partita successiva soffre contro Daniele Bracciali, riuscendo comunque a portare a casa la vittoria in 5 set.
Il percorso si complica ulteriormente fra quarti di finale e semifinale quando Sebastien Grosjean e Thomas Johansson lo mettono in grande difficoltà. Prima il francese lo porta al quinto set, trovandosi ad un certo punto in vantaggio per due parziali ad uno, e poi lo svedese gli crea molti grattacapi, anche se non riesce a piazzare l’affondo vincente nei tiebreak della terza e della quarta frazione.
In finale ritrova l’avversario dell’anno precedente: è ancora Roger Federer ad attenderlo nell’atto finale, protagonista di un ottimo torneo. Questa volta la partita non ha quasi storia e lo svizzero chiude la contesa in tre set vincendo il trofeo per la terza volta consecutiva.
Wimbledon 2009: il canto del cigno negli Slam
Dopo le tre finali consecutive fra Roger Federer e Rafael Nadal fra 2006, 2007 e 2008, l’edizione di Wimbledon del 2009 vede il forfait dello spagnolo a causa di un problema alle ginocchia. Per Roddick l’annata si era aperta con la semifinale all’Australian Open, la vittoria del torneo di Memphis e gli ottavi di finale raggiunti nello slam parigino, suo miglior risultato di sempre in carriera.
- Continua a leggere sotto -
Sui prati londinesi, Roddick si presenta da numero 6 del seeding: seppur con qualche difficoltà, arriva alla seconda settimana del torneo battendo tennisti del calibro di Jurgen Melzer e Jeremy Chardy. Agli ottavi di finale supera Tomas Berdych mostrando un ottimo stato di forma. Nel turno successivo si trova di fronte un altro avversario di mille battaglie, l’australiano Leyton Hewitt. L’incontro è ricordato come uno dei più belli ed emozionanti della manifestazione e l’americano riesce a spuntarla dopo 3 ore e 51 minuti.
In semifinale l’avversario per Roddick è l’idolo di casa Andy Murray, sul quale gli inglesi ripongono le speranze di rivedere un britannico alzare l’ambito trofeo. Il giovane scozzese non riesce ad opporre molta resistenza, seppur lotti come un leone su ogni punto e alla fine per l’ex numero 1 del mondo arriva la terza finale.
Ancora una volta in finale a Wimbledon, si trova dall’altro lato della rete Roger Federer, alla sua settima finale consecutiva in questa competizione e a caccia del record di Slam totali vinti di Pete Sampras. La partita viaggia sul filo dell’equilibrio: Roddick porta a casa il primo set per 6-3 e ha la possibilità di allungare nel secondo parziale ma spreca tutto sbagliando una comoda volée di rovescio sul quarto set point a disposizione. Lo svizzero cosi pareggia i conti e porta a casa anche il terzo set al tiebreak.
Nel quarto set, Roddick reagisce d’orgoglio e porta la partita al quinto e decisivo parziale, destinato a passare alla storia. La quinta frazione, infatti, è una battaglia pura: per i primi sedici giochi i due tennisti non concedono nessuna palla break ma sul punteggio di 8-8 Roddick ha la possibilità di andare a servire per il match. Federer è però bravo a sventare il pericolo e a rimanere in vantaggio. La successiva possibilità di strappare il servizio all’avversario arriva sul 15-14 in favore dello svizzero ed è proprio in quel momento che il nativo di Basilea chiude la partita e vince per l’ennesima volta il torneo di Wimbledon.
Tanti i rimpianti per Roddick, sia per non essere riuscito a mettere in bacheca il titolo e sia perchè la finale del 2009 resterà l’ultimo acuto della sua carriera negli Slam. Il ritiro arriverà nel 2012 con la standing ovation dell’Arthur Ashe Stadium, campo centrale dello US Open.