E sarà finale Playoff. La prima squadra a raggiungere l’atto conclusivo della stagione di Serie B è il Bari di Michele Mignani, che allo stadio San Nicola si è reso protagonista di una gara ricca di colpi di scena, accompagnata senza sosta dalle urla e dai cori di ben 52.000 innamorati che non hanno mai smesso di crederci.
Dopo la sconfitta nella gara d’andata, il Bari si è presentato in campo col preciso obiettivo di ribaltare l’inerzia di questa semifinale PlayOff ad alta tensione. I primi 90 minuti fiacchi al Druso hanno visto il Sudtirol festeggiare, ma la sfida di ritorno ha avuto un canovaccio ben diverso.
La partita
Fuoco e fiamme, senza esclusione di colpi. L’approccio iniziale del Bari è stato sin da subito offensivo e spregiudicato, alla costante ricerca di quel gol fondamentale che proprio non voleva arrivare. Il Sudtirol, dal canto suo, ha risposto “presente” con un approccio attento ed organizzato, volto prettamente alla fase difensiva per conservare il suo prezioso vantaggio.
I primi 45 minuti di assedio dei galletti si sono conclusi con una vera e propria doccia fredda, perché l’unico contropiede degli ospiti si è tradotto in un cartellino rosso diretto per fallo da ultimo uomo: espulso Ricci, Bari in inferiorità numerica e una montagna da scalare nella ripresa.
I cambi
In 10 contro 11, magari un po’ tutti si aspettavano il game over. Nella seconda frazione di gioco però lo spartito non è cambiato e la musica è rimasta la stessa: Bari ancora in avanti, in pressing costante, con un modulo improvvisato dovuto alle circostanze del momento. La ricerca del gol decisivo non si è mai interrotta e il Sudtirol è rimasto alle corde nonostante l’uomo in più.
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Proprio quando i galletti sembravano non avere più la giusta lucidità per affondare, ecco che sono arrivate le sostituzioni provvidenziali. Dentro Botta, Folorunsho e Benedetti per continuare a crederci fino alla fine; come se fosse un segno del destino, ecco che proprio i tre cambi orchestrano la rete del vantaggio del Bari. Botta in progressione sulla fascia destra effettua un doppiopasso e scarica in area un pallone a mezza altezza, Folorunsho raccoglie e fa la sponda per Benedetti, che con un bolide imparabile va in gol e fa esplodere di gioia l’intero stadio.
È apoteosi biancorossa. La festa sugli spalti è irrefrenabile e i pugliesi non accennano a tirare il freno neanche dopo la rete che ha cambiato tutto. Gli ospiti, colpiti nell’orgoglio, si affacciano in avanti solo al 98′, andando vicinissimi alla rete della beffa dopo un infinito batti e ribatti in area di rigore dei padroni di casa. Poco dopo, l’arbitro fischia la fine: Sudtirol eliminato, Bari in finale.
Il pubblico
Si è parlato di musica e di destino, di un gol pesante e di un sogno che continua ad alimentare il cuore biancorosso. Il motore di questa squadra che ha saputo vincere anche con un uomo in meno è, è stato e sarà senza ombra di dubbio il pubblico. Ogni singolo tifoso del Bari ha a suo modo indirizzato il destino della partita, cantando e urlando senza mai smettere neanche un secondo di supportare e trascinare gli undici, anzi, i dieci in campo.
In una partita da record, si è scritto un pezzo di storia e la bolgia infernale del San Nicola ha contribuito sicuramente a rendere possibile questa impresa del Bari. Adesso per la Vecchia Stella del Sud, spinta dai suoi unici supporters, manca solo l’ultimo passo verso il grande sogno. L’8 e l’11 giugno sono le date della finale in programma, divisa tra andata e ritorno. L’atto conclusivo di una stagione a fortissime tinte bianche e rosse, per continuare a crederci fino in fondo, nonostante tutto e tutti.
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