L’Arabia del calcio c’è, e non solo quando bussa alla porta dei campionati europei per prelevarne i talenti. Il recente calciomercato ha abbattuto definitivamente il muro con il calcio del Medio Oriente e, proprio grazie a nuovi investimenti e trattative di caratura assoluta, i numeri confermano ciò che parecchi faticano ad accettare: il livello della Saudi Pro League è salito. Nello specifico, sia nell’aspetto sportivo che dell’intrattenimento come si evince da tre statistiche fondamentali:
- 26,3 % di gol in più rispetto alla passata stagione, in match con il 25% di spettatori in più dell’anno scorso
- 94 acquisti dal calciomercato, grazie al nuovo approccio centralizzato in termini di trasferimenti e governance
- Nuovi accordi con broadcasters e audience ringiovanita
Arabia, le prime 6 settimane della nuova Saudi Pro League
Dopo 6 settimane di calcio giocato, in Arabia è tempo di primi bilanci. La Saudi Pro League a tal proposito fa sapere che grazie all’innesto dei vari Cristiano Ronaldo, Firmino, Benzema e Neymar – tra gli altri – circa 440.000 persone hanno presenziato complessivamente ai match negli stadi.
Tale incremento del 25% fa il paio con una veduta ampia se ci si riferisce agli altri trasferimenti: l’Arabia ha infatti accolto calciatori da 47 Paesi differenti, che rappresentano il 29,1% del totale degli atleti tesserati in Saudi Pro League. Quest’ultima insiste molto sui giovani talenti Made in Saudi e testimonia una progressiva integrazione con i talenti provenienti dall’estero.
Arabia, la strategia della Federazione
La Federazione calcistica in Arabia, che si è assicurata Roberto Mancini come CT, ha messo in atto una strategia ben precisa: mixare con il giusto equilibrio campioni e giovani talenti. Ciò ha portato la creazione di un campionato più giovane – 27 anni di media contro i 29 di un anno fa – e con il 27,1% in più di reti segnate nelle prime 6 giornate.
Saudi Pro League: da casa alle tv di tutto il mondo
La Saudi Pro League è uscita dunque dalla porta di casa propria, aprendo il panorama dell’Arabia a tutte le tv del mondo che ne hanno acquistato i diritti. Ciò comporta una sua trasmissione in 140 Paesi del Mondo, tra cui la Francia con Canal+ e l’Italia con La7, senza dimenticare il mercato DAZN in Austria, Belgio, Canada, Germania e UK.
Una copertura del genere comporta un vantaggio economico notevole: i ricavi, infatti, sono aumentati del 650% rispetto al passato. Senza contare la crescita organica sui social, che ha oltrepassato la soglia di 1,5 milioni di nuovi follower e oltre 150 milioni di views sui video pubblicati dai profili ufficiali.
E il futuro? Tutto nelle parole di Carlo Nohra, Chief Operating Officer della Saudi Pro League: “La prossima fase di questo meraviglioso viaggio sarà la costruzione di infrastrutture e l’ulteriore sviluppo del campionato fuori dal campo, assicurandoci di avere un prodotto di livello mondiale che coinvolga ed emozioni sul campo”.