Arsenal, Arteta da record: è il migliore della storia Gunners

59,52% è la percentuale di vittorie maturata da Mikel Arteta sulla panchina dell'Arsenal, un dato che lo posizione al di sopra della legenda Arsène Wenger, incoronandolo miglior allenatore della storia dei Gunners

Eugenio Pignatelli  - Autore
7 Min di lettura

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Tra le sorprese di questa Premier League c’è sicuramente il Fulham che, dopo aver ottenuto la promozione della Championship, durante la scorsa stagione si ritrova all’8° posto con 39 punti. Tuttavia, il cammino dei Cottagers si è interrotto in occasione dell’ultimo weekend, perdendo 3-0 contro l’Arsenal che, in questa stagione, ha dato modo a pochissime squadre di fare punti.

Esultanza Martin Odegaard, Arsenal - @livephotosport
Esultanza Martin Odegaard, Arsenal – @livephotosport

Il successo degli uomini di Arteta ha permesso all’Arsenal di ritornare in vetta alla classifica e a distanza di sicurezza (+5) dall Manchester City. Sebbene manchino ancora 11 partite per poter decretare la squadra campione d’Inghilterra della stagione 2022-2023, in casa Gunners, facendo tutti gli scongiuri del caso, si inizia a pensare davvero che quella in corso potrebbe essere la migliore occasione per tornare a trionfare per la prima volta dalla stagione 2003-2004, quando Arsène Wenger sedeva ancora in panchina.

Arsenal, il segreto è Arteta

Dopo un apprendistato di tre anni all’ombra di Pep Guardiola sulla panchina del Manchester City in qualità di vice allenatore, Mikel Arteta, fresco vincitore del titolo di “Manager dell’anno” proclamato dalla Football Awards, ha trovato la sua dimensione accettando la panchina dell’Arsenal.

Pep Guardiola, Manchester City @livephotosport
Pep Guardiola, Manchester City @livephotosport

La scelta del tecnico spagnolo aveva, infatti, lasciato perplessi i più, i quali si sono domandati come mai un allenatore alle prime artmi come Arteta avesse deciso di sobbarcarsi il peso di una panchina come quella dell’Arsenal, in un ambiente che da anni sta cercando invano di tornare alla vittoria in Premier League.

Le paure dei tifosi avevano inizialmente trovato riscontro in quello che era il rendimento in campo degli uomini di Mike Arteta che, difatti, era più volte finito nell’occhio del ciclone a causa di risultati troppo altalenanti e non all’altezza per un ambiente esigente come quello dei Gunners, tanto da far iniziare a circolare voci circa un suo possibile esonero in panchina. Tuttavia, ben presto, il tecnico spagnolo ha subito fatto ricredere tutti, iniziando a tracciare il proprio cammino in quel di Londra.

Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal @livephotosport
Mikel Arteta, allenatore dell’Arsenal @livephotosport

Già, nella scorsa stagione, infatti, l’Arsenal di Mikel Arteta era andato vicinissimo alla conquista del 4° posto, valido per uno spot in Champions League, salvo poi perderlo nelle ultime giornate di Premier League in favore di Antonio Conte e del suo Tottenham, recentemente eliminato dal Milan agli 1/8 di finale della massima competizione europea. Quest’anno, invece, i Gunners sono stati letteralmente trascinati dal loro ex giocatore conquistando tutti con il bel gioco e regalandosi la vetta della classifica.

Arsenal, i numeri non mentono: Arteta è il migliore della storia dei Gunners

A confermare l’idea che Mike Arteta sia il vero trascinatore dell’Arsenal in questa stagione sono numeri e dati statistici, valori che attestano, addirittura, che il tecnico spagnolo, che fino a tre anni fa era solo il vice allenatore di Pep Guardiola, è il migliore della storia dei Gunners, battendo anche un certo Arsène Wenger, uno che con la squadra rossa di Londra ha vinto 17 trofei (3 Premier League, 7 FA Cup e 7 Community Shield).

Wenger @livephotosport

Secondo quanto riportato dal sito ufficiale dell’Arsenal, Mikel Arteta ha raccolto in 168 panchine con i Gunners una percentuale di vittorie pari al 59,52% (100 trionfi), una media che, se mantenuta fino a fine stagione, lo attesterebbe per davvero come il miglior manager che l’Arsenal abbia mai avuto nella storia.

Questo dato è, infatti, la metrica considerata più importante in Inghilterra per stabilire le probabilità di vittoria di un trofeo da parte di un club. Il valore di 59,52% posizionerebbe Mikel Arteta appena sopra Arsène Wenger, che sul cammino dei Gunners in relazione al Manchester City si è espresso come ottimista, che scenderebbe così al secondo posto di questa speciale classifica, con 57.98% di vittorie.

Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal @livephotosport
Mikel Arteta, allenatore dell’Arsenal @livephotosport

Tuttavia, questa percentuale assume ancora più valore considerando che il tecnico francese ha raggiunto questa media in un’incredibile carriera sulla panchina dell’Arsenal durata ben 22 anni, con Wenger che conta 1235 apparizioni, ovvero 1067 in più di quelle raggiunte sinora da Arteta.

Inoltre, questa percentuale di vittorie è stata raggiunta in un periodo in cui i Gunners erano, insieme al Manchester United di Sir Alex Ferguson, la principale forza in Inghilterra, mentre l’allenatore spagnolo ha raggiunto questo dato in un momento in cui l’Arsenal non vinceva un trofeo da tempo, considerando che l’ultima Premier League risale proprio al titolo conquistato da Wenger nella stagione 2003-2004.

Arsenal-Saka-Arteta @Livephotosport
Arsenal-Saka-Arteta @Livephotosport

Appena sotto Arsène Wenger gravita, invece un certo Unai Emery, un tecnico che, nonostante il 55,13% di vittorie in 78 panchine è stato aspramente criticato durante il suo mandato all’Arsenal, mandato che ha anticipato proprio l’arrivo di Arteta in quel di Londra.

Al termine della partita vinta dall’Arsenal contro il Fulham nell’ultimo weekend, in occasione di quella che è stata la 100ª vittoria in panchina con i Gunners, Mikel Arteta ha dichiarato: “È fantastico, dobbiamo continuare su questa strada e io sono entusiasta e carico di farlo. Purtroppo questo traguardo non comporta alcun titolo, quindi dobbiamo lavorare ancora tanto per migliorare. Tuttavia, è incredibile, questo vuol dire che molte persone stanno lavorando per il bene del club, dai giocatori al tifo che, secondo me, è la vera energia di questa squadra”.

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