A prendere la scena nell’ottava giornata di Premier League è stato senza dubbio il big match Arsenal-Manchester City, la sfida tra le due squadre più forti del panorama britannico. A prevalere sono stati i Gunners di Mikel Arteta, grazie alle rete siglata da Gabriel Martinelli a pochi minuti dal 90′, che ha reso difficili i tentativi di rimonta della squadra di Guardiola.
Ci si aspettava un match sicuramente più emozionante e con più gol, ma per oltre 85 minuti di gioco ha regnato l’equilibrio, mentre a fare la differenza sono stati i piccoli dettagli. La difesa dell’Arsenal ha reso praticamente inoffensivo Haaland, pericolo numero uno del Manchester City, con un pressing che non ha lasciato scampo ai Citizens. Tramite le statistiche fornite da FootData, analizziamo l’andamento di Arsenal-Manchester City.
Arsenal-Manchester City, le statistiche del match
Nonostante non abbia avuto in mano il pallino del gioco, l’Arsenal si è resa nettamente più pericolosa del Manchester City, come possiamo vedere da una prima analisi dei dati. Infatti, i Gunners hanno calciato più volte (12 a 4) rispetto ai Citizens, conducendo anche il doppio di attacchi pericolosi, 61 contro 29. Praticamente identiche invece il resto delle statistiche.
Come ci ha abituato ormai da diversi anni, Guardiola ha cercato con insistenza la soluzione in verticale, con ben 244 tentativi, il 52,81% sul totale. Numeri inferiori invece per i Gunners, con 218 passaggi in verticale tentati, poco meno della metà sul totale. A fare la differenza però in questo Arsenal-Manchester City è stato il pressing alto della formazione di Arteta, ma ha praticamente disinnescato la manovra offensiva avversaria.
Arsenal-Manchester City 2-1, il pressing fa la differenza
La perfetta prestazione difensiva da parte dell’Arsenal è stato il fattore determinante della partita. La formazione di Arteta ha conquistato ben 31 palloni nella meta campo avversara, 10 in più del Manchester City. I Gunners non hanno lasciato respiro alla manovra della rosa di Guardiola.
Come possiamo notare dalla tabella, Arteta ha impostato il match su un pressing molto più alto rispetto a quello a cui ci ha abituato in questo inizio di stagione. Infatti, rispetto ai precedenti match di Premier League, l’Arsenal ha recuperato un numero maggiore di palloni nella meta campo avversaria ed ha visto aumentare il proprio indice pressing.
In questo modo, l’Arsenal è riuscita a sfatare il proprio tabù, trovando la prima vittoria contro il Manchester City in Premier League dal dicembre 2015. I Gunners hanno così agganciato il Tottenham in testa alla classifica a quota 20 punti, mentre la squadra di Guardiola rimane ferma a 18, con la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con il Wolverhampton.