Il calcio offensivo e aggressivo di Gian Piero Gasperini nel corso degli anni è diventato un modello per tanti allenatori. Al tal punto che in questo momento di discepoli che seguono il Gasperinismo in Serie A ci sono 4: Juric nel Torino, Thiago Motta nel Bologna, e da poco, Palladino nel Monza e Bocchetti nel Hellas Verona. Tutti sono stati suoi ex giocatori in quel Genoa che sfiorò la Champions League, beffato all’ultima giornata dalla Fiorentina di Prandelli. Un coppa che con l’Atalanta ha raggiunto a suon di gol, per ben tre volte.
Gasperini è arrivato all’Atalanta nell’estate del 2016. Il primo anno con il 4° posto riporta la Dea dopo 26 anni nelle coppe europee, precisamente nell’Europa League. Un cammino straordinario, tanto da diventare la prima lombarda in Serie A, capace di precedere entrambe le milanesi. Il capocannoniere è stato il Papu Gomez, che realizzando 16 reti eguagliò sia Doni che Denis. L’anno successivo, con il doppio impegno, la squadra bergamasca si piazzò al 7° posto e si garantì nuovamente l’accesso in Europa League.
Il vero capolavoro di Gasperini è stato nella stagione 2018/19. Un attacco atomico, con Zapata miglior interprete a 23 reti che regalarono un terzo posto storico con la bellezza di 77 reti segnati. Il sogno era diventato realtà: Champions League e panchina d’oro per l’allenatore dell’Atalanta. La giostra del gol da quel momento non si è più fermata. L’anno dopo si è aggiunto Luis Muriel. Stesso risultato: 3° posto, 98 reti segnati e coppa dalle grandi orecchie. Per poi proseguire sempre all’insegna del 3. Terzo posto, terzo anno consecutivo in Champions League, sempre con il miglior attacco di tutta la Serie A con 90 reti.

Atalanta, Gasperini cambia modulo: Pasalic miglior marcatore
Il gioco di Gasperini è improntato sempre all’attacco. Nel corso degli anni ha cambiato diversi moduli. In base agli interpreti e agli avversari il tecnico dell’Atalanta non si può definire un “ortodosso”. Nella passata stagione sia Zapata e Muriel hanno accusato i primi acciacchi. Una coppia di attaccanti che a suon di reti aveva portato la Dea per tre anni consecutivi in Champions League. Cambiando stile di gioco, le marcature sono arrivate dagli inserimenti dei centrocampisti offensivi. Pasalic con 13 reti è risultato il miglior marcatore della stagione in Serie A.

Atalanta, Lookman e Hojlund prendono il posto di Muriel e Zapata
Le poche presenze dei cecchini Zapata e Muriel all’Atalanta sono costate care. Per la prima volta da quando Gasperini è seduto in panchina, l’obiettivo Europa è sfumato. Un 8° posto dovuto ad un sensibile calo nel girone di ritorno. Il mercato di conseguenza si è concentrato su profili interessanti e di prospettiva. Un mix di senatori e giovani di bella speranza.
Dal Leicester viene acquistato a titolo definitivo Ademola Lookman. Un affare da 15 milioni di euro, un talento grezzo, con ampi margini di miglioramento. A Gasperini il compito di trasformarlo in oro. I primi segnali sono stati positivi. Un inizio incoraggiante condito da 12 reti, attualmente è il miglior marcatore dell’Atalanta. Da rincalzo o comunque da partita in corsa, il nigeriano è diventato un punto di riferimento offensivo.
L’Atalanta sempre attenta alle tematiche giovanili non si è fatta sfuggire l’occasione Rasmus Højlund, un talento danese di appena 20 anni. Cresciuto nel settore giovanile del Copenaghen, si è fatto notare nel campionato austriaco nello Strum Graz. Con un investimento lungimirante, 17 milioni, che sono già triplicati, per la Dea si prospetta l’ennesima plusvalenza. Per Gasperini, una torre da oltre un metro e 90, da sfruttare quando le partite non si sbloccano e le palle in area sono più frequenti.

Atalanta, Gasperini al bivio: senatori o giovani in rampa di lancio?
L’Atalanta in questo momento si trova zona Europa, ma per come ci aveva abituato Gasperini non è in quella che conta. La regina delle provinciali sta attraversamento un momento transitorio. Alterna goleade roboanti come un 8-2 rifilato alla Salernitana, e partite senza reti. Nella recente trasferta di San Siro, persa 2-0 contro il Milan c’è stato un dato allarmante. Nel corso del primo tempo non è mai arrivata a tirare in porta.
Gasperini pensava di inserire gradualmente i giovani di belle speranze. Sperava che gli acciacchi, i malanni di Zapata e Muriel fossero passeggeri. Invece la lunga degenza di entrambi, lo ha portato a lanciare immediatamente Lookman e Hojlund. Un Atalanta spensierata e sfrontata si trova al ridosso del quarto posto. Il dazio da pagare è l’inesperienza. Ci sono partite in cui le difese si chiudono ed è difficile sfondare.

Per ora le scelte sono state condizionati dagli infortuni. L’attacco al completo sembra una chimera. Le voci di mercato si fanno sempre più insistenti. Per l’Atalanta non sarà facile trattenere Hojlund. In prospettiva le dinamiche di mercato influenzeranno le scelte di Gasperini. Stesso discorso su Zapata in attesa di rinnovo di contratto. Dovesse arrivare un buona proposta, l’addio è molto probabile.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati l’Atalanta deve ritornare a correre e segnare come ci aveva abituato. In questo momento comunque è sempre il terzo attacco. Gasperini recentemente ha dichiarato che vuole la Champions League, e che aspetta con ansia sia Zapata che Muriel. Le loro reti hanno avuto un peso specifico in passato e lo saranno anche in futuro. L’unica certezza sembra Lookman, diventato in breve tempo un punto di riferimento imprescindibile.