A tutto Ausilio, i retroscena di casa Inter: dall’addio di Lukaku all’acquisto di Lautaro

Dalle modalità con cui venne accolto Lautaro Martinez al doloroso quanto criticato addio di Romelu Lukaku: Piero Ausilio racconta diversi retroscena di casa Inter

Redazione
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Nel corso della mattinata di mercoledì 1 novembre ha parlato il DS dell’Inter Piero Ausilio, uno dei massimi esperti del mondo calciomercato nel panorama internazionale: tra le tante tematiche affrontate dal dirigente della Beneamata ci sono state anche quelle legate alle figure di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, due dei migliori centravanti della rosa nerazzurra degli ultimi anni ma divisisi nel corso dell’ultima finestra di mercato.

Ausilio e l’Inter, il retroscena Lautaro: e Lukaku…

Prendendo la parola ai microfoni di Radio TV Serie A con l’emittente radiofonica di RdS, Piero Ausilio è somigliato tanto ad un fiume in piena trattando del mondo calciomercato Inter, iniziando prima di tutto dall’ultimo fatto accaduto tra gli uffici della dirigenza nerazzurra: Lukaku si è comportato male e senza rispetto nei confronti di una società che, in un periodo difficile, gli ha dato fiducia. Dall’8 luglio non abbiamo mai più ricevuto risposte a messaggi e telefonate”. Proseguendo poi sulla tematica trasferimenti, Ausilio afferma quella che è stata la trattativa più complicata da quando è all’Inter: “Non è stato per nulla semplice prelevare dal Bayern Monaco Pavard”.

Lautaro Martinez, Inter
Lautaro Martinez, Inter @livephotosport

Infine, tra gli spunti maggiormente interessanti della lunga intervista riportata anche da La Gazzetta dello Sport, Ausilio spiega come è andata veramente la trattativa per portare all’Inter il capitano Lautaro Martinez. Queste le sue parole: “Al 99% si trattava già di un giocatore dell’Atletico Madrid. Il rischio di viaggiare verso la Spagna – spiega il dirigente – era quello di fare una brutta figura, presentandosi con l’1% di possibilità. Determinante fu la figura di Zanetti, oltre quella di Milito, suo agente. Furono quattro giorni pazzeschi in quel di Madrid, poi lo pagammo anche qualcosa in più perché l’indomani fece tripletta e rigore procurato”.

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