La finale dell’Australian Open non sarà una ballata per cuori infranti, come cantava Jon Bon Jovi in It’s my life. Stefanos Tsitsipas dopo la vittoria in semifinale contro Karen Kachanov ha dichiarato in conferenza stampa di non ricordare l’ultimo atto del Roland Garros perso drammaticamente in rimonta contro Novak Djokovic. Proprio per questo motivo il greco si presenterà domenica 29 gennaio sulla Rod Laver Arena con lo spirito combattivo e la voglia di prendersi il primo posto nel ranking mondiale e senza il cuore in pezzi per quella finale di Parigi del 2021.
Affermano entrambi di aver dimenticato quell’incontro: Tsitsipas è sembrato determinato nel provare a raggiungere la vetta vincendo la finale dell’Australian Open sottolineando l’importanza di trionfare nell’isola continente, un luogo che ama molto e lo ha dimostrato invitando a seguire una delle sue partite l’attrice del Queensland Margot Robbie. Dall’altra parte Djokovic ne ha già vinti nove di Happy Slam e non ricordarsi la finale del 2021 è comprensibile poichè nei suoi ricordi risulta essere solamente una delle tante.
La verità dei pensieri dei due giocatori non la sapremo mai, ma se Tsitsipas dovesse ricordare quanto accaduto nella Ville Lumiere per lui a Melbourne sarà giunta l’ora di impreziosire il suo tennis con il vestito della vendetta; nulla a che vedere con il capo da esposizione indossato da Lady Diana alla Serpentine Gallery la sera in cui il Principe Carlo ammise pubblicamente la sua infedeltà nei confronti della principessa del Galles, ma l’idea della rivincita, di prendersi quel che la terra rossa gli portò via dopo 5 set è molta anche considerando che l’idea del “revenge dress” fu di Christina Stambolian, una stilista greca.
Di rivincita si può parlare anche pensando a Novak Djokovic. Il 16 gennaio 2022 la corte federale australiana respinse ufficialmente il ricorso del serbo contro l’annullamento del visto per restare nel paese e il grande favorito per la vittoria finale dell’Australian Open venne espulso dall’isola non potendo prendere parte al torneo di cui difendeva il titolo. Nel 2023 è potuto tornare a competere nonostante le sue ferme idee no-vax e giunge all’ultimo atto del torneo con l’occasione di raggiungere Rafael Nadal a quota 22 slam.
Qui Tsitsipas
Il tennis in Grecia non ha mai conosciuto un livello così alto; Tsitsipas e Sakkari hanno portato la bandiera con croce bianca e strisce blu in vetta al mondo del tennis. Eppure nella storia tennistica sono tanti i giocatori di origine ellenica che hanno ottenuto un ruolo da grandi protagonisti nel circuito: Mark Philippoussis, Pete Sampras e Nick Kyrgios discendono proprio dalla penisola ellenica ma hanno sempre giocato sotto un’altra bandiera.
In questo torneo The Greek God ha avuto un ottimo percorso senza perdere alcun set nei primi tre incontri, e a dir la verità le uniche sfide che lo hanno messo leggermente in difficoltà sono state la semifinale e l’ottavo: contro Kachanov ha perso un parziale in maniera rocambolesca ma è riuscito poi a riagguantare la qualificazione. Tsitsipas contro Sinner ha dovuto faticare a lungo, fino al quinto set dove l’italiano protagonista di una grande rimonta si è fermato proprio sul più bello, sprecando un tabellone ampiamente favorevole.
Qui Djokovic
Novak Djokovic nella città giardino che ospita l’Australian Open si è sempre trovato a suo agio, il GreenSet di Melbourne, utilizzato dal 2020, gli ha portato due titoli che si aggiungono ai 7 conquistati sulle altre superfici degli anni passati come il Plexicushion; questi tipi di composti utilizzati per creare i campi da tennis altro non sono che dei diversi tipi cemento a base acrilica che hanno sostituito recentemente il Rebound Ace e prima ancora l’erba.
In caso di successo sarebbe il decimo titolo in Australia, il suo cammino è stato veramente impeccabile, una serie di domini assoluti contro Rublev, De Minaur, Dimitrov e Tommy Paul. L’unica partita che ha fatto sudare freddo al serbo è stata quella con Couacaud in cui ha subito un leggero infortunio e ha perso un set. Il precedente più conosciuto è senza dubbio quello del 2021 già sopracitato in cui da un vantaggio di 2-0 per Tsitsipas, dopo un lunga sosta che ricordava quella con Sinner a Wimbledon, Djokovic tornò in campo e si prese il successo nel torneo.
Australian Open, Tsitsipas-Djokovic: il pronostico della finale
Scegliere e capire un possibile sviluppo di questa partita non è un compito semplice poichè ogni finale resta imprevedibile anche se i precedenti sono quasi interamente in favore di Djokovic; le tre vittorie greche sono arrivate in Canada, a Dubai e a Shangai; tutti campi in cemento ma nessuna di queste partite era articolata con la formula dei 5 set. Il pronostico che potrebbe essere definito romantico, per chi volesse assistere al secondo tempo della produzione hollywoodiana andata in scena a Parigi nel 2021, sarebbe la vittoria di Tsitsipas in cinque set, quotata in un arco compreso tra il 9.00 e il 9.50.
Di conseguenza, prevedendo un incontro molto intenso e combattuto come la finale dello scorso Australian Open, la giocata dell’over game 37.5 può essere tenuta in considerazione. È molto interessante anche tentare di puntare sul numero di ace del greco: il servizio è un fondamentale che Tsitsipas ha perfezionato e migliorato negli ultimi anni, ma dalla parte opposta Djokovic dispone della migliore risposta al mondo; la quota 1.83 sull’over ace 11.5 per Tsitsipas attira l’attenzione ma potrebbe trarre in inganno, e il consiglio potrebbe essere l’under ace 11.5 per il greco.
Australian Open, Tsitsipas-Djokovic: cosa scommettere
- 3-2 QUOTA 9.00
- Over 37.5 QUOTA 1.83
- Tsitsipas Under 11.5 Ace QUOTA 1.83