Una delle partite previste per gli ottavi di finale della UEFA Europa Conference League vede contrapporsi, per il passaggio al turno successivo, l’AZ Alkmaar di Pascal Jansen e la Lazio di Maurizio Sarri. L’urna di Nyon non è stata benevola nei confronti della formazione biancoceleste perché la squadra olandese, pur essendo un avversario sulla carta alla propria portata, non va assolutamente sottovalutata. La dimostrazione è arrivata mercoledì 7 marzo con la vittoria proprio degli olandesi, in rimonta per 2-1, nella sfida giocata allo stadio Olimpico.
AZ Alkmaar, in ascesa tra le big d’Olanda: la Lazio è avvisata
L’AZ Alkmaar, contendente della Lazio in Conference, non ha la storia né il palmarès che le tre big d’Olanda ossia Ajax, PSV Eindhoven e Feyenoord possono vantare. Parliamo delle signore indiscusse del calcio dei Paesi Bassi: basti pensare che, nei suoi 134 anni di storia, l’Eredivisie è stata vinta ben 75 volte da questi tre club, protagonisti nella Coppa e nella Supercoppa d’Olanda con 69 successi totali e che, anche in campo europeo, hanno saputo lasciare il segno. Come dimenticare l’Ajax del mito Cruijff, il Feyenoord di Ernst Happel e il PSV di Guus Hiddink.
Va sottolineata però la crescita costante, al di là di qualche stagione negativa, dell’AZ Alkmaar che, negli ultimi 20 anni, è in continua ascesa. Un monito per la Lazio: la squadra di Jansen è ormai una solida realtà del calcio d’Olanda. La sua presenza quasi costante nelle competizioni europee dà maggior credito a questa reputazione che la società si è guadagnata nel corso degli anni. Dal 2004 a oggi, infatti, fatta eccezione per le stagioni 2008-2009, 2014-2015 e 2017-2018, sono 15 anni che questa squadra ottiene un posto in Europa.
AZ Alkmaar, una storia di alti e bassi: i primi successi e la crisi
Il club AZ Alkmaar, abbreviazione di Alkmaar Zaanstreek-combinatie, fu fondato il 10 maggio 1967 col nome di AZ ’67. Due società già esistenti si fusero per dare i natali alla nuova squadra: l’Alkmaar ’54, prima squadra di calcio dell’omonima città olandese, nata il 13 aprile 1954 e l’FC Zaanstreek, che a sua volta vide la luce il 13 aprile del 1964.
Nel suo primo anno di vita l’AZ Alkmaar ha partecipato alla seconda divisione olandese, la Eerste Divisie, centrando un secondo posto che gli ha permesso di salire in Eredivisie. Dopo qualche anno complesso, di assestamento nella nuova categoria, a partire dal 1974 la squadra inizia ad inanellare una serie di annate positive culminate con il primo titolo, la Coppa d’Olanda vinta nel 1978, seguita dalla vittoria del campionato nella stagione ’80-’81, che vide i giocatori del club di Alkmaar disputare anche la prima finale di una competizione europea, la Coppa UEFA.
Nelle due stagioni seguenti per l’AZ Alkmaar arrivarono altre due affermazioni nella KNVB Beker, suggellate dalla prima storica partecipazione del club alla Coppa dei Campioni ’81-’82 da cui fu eliminato agli ottavi di finale. Nella stagione 1982-1983 la squadra prese parte alla Coppa delle Coppe ma, anche in questa competizione, non andò oltre gli ottavi. Dopo questi importanti traguardi si aprì un periodo buio per la società, durato ben 20 anni, in cui alternò ultimi posti in Eredivisie ad anni di militanza in Eerste Divisie.
AZ Alkmaar, gli anni della rinascita: torna agli antichi splendori
A dire il vero, in casa AZ Alkmaar la luce in fondo al tunnel si comincia a intravedere già a partire dal 1998, quando la squadra riesce a centrare la promozione in prima divisione, dalla quale ad oggi non è ancora retrocessa. I primi anni 2000 sono un periodo di assestamento: la società è animata da un nuovo progetto sportivo, che ha bisogno di tempo per affondare le proprie radici e iniziare a crescere, perciò la squadra raccoglie una serie di piazzamenti nella parte medio-bassa della classifica.
Le prime soddisfazioni arrivano nella stagione 2004-2005, quando l’AZ Alkmaar, guidato da Co Adriaanse, chiude il campionato al terzo posto in classifica e disputa la semifinale di Coppa UEFA, persa contro lo Sporting Lisbona. Il percorso inaugurato da Adriaanse e continuato da Louis van Gaal ha visto la squadra mettere in fila traguardi importanti e piazzamenti nelle zone alte della classifica, ad eccezione di qualche stagione. La gioia maggiore è stata sicuramente la vittoria dell’Eredivisie nella stagione 2008-2009, col tecnico olandese ex Ajax in panchina.
La società vanta anche il merito di aver resistito senza soccombere al crack della DSB Bank di proprietà dell’allora patron Dirk Scheringa. Ancora oggi, passata la tempesta, l’AZ Alkmaar prosegue quel percorso virtuoso caratterizzato, in tempi più recenti, anche da una vittoria in Coppa d’Olanda e dalla presenza quasi regolare nelle competizioni europee, che ha riportato il club ai fasti di un tempo, nel ruolo di solida realtà capace di interrompere il dominio delle grandi. E chissà che, proseguendo in questa direzione, non possa entrare nell’Olimpo dei top club olandesi.
AZ Alkmaar, il resoconto della scorsa stagione: staccato un altro biglietto per l’Europa
Nella passata stagione i ragazzi dell’AZ Alkmaar, sfidanti olandesi della Lazio, sono riusciti a conquistare ancora una volta un posto nelle zone nobili della classifica, con vista sull’Europa. La squadra ha chiuso la stagione al quinto posto ed è stata una delle tre rappresentanti dell’Eredivisie nella fase a gironi della UEFA Europa Conference League. Nella neonata competizione europea, il club di Alkmaar ha vinto il suo girone senza subire sconfitte davanti a Randers, Jablonec e CFR ma si è fermato agli ottavi di finale, sconfitto dal Bodø/Glimt ai tempi supplementari.
AZ Alkmaar, il cammino in questa Conference League: le tappe del percorso
La stagione attualmente in corso vede l’AZ Alkmaar in corsa in Conference League per la seconda volta consecutiva. La squadra ha superato tre turni di qualificazione e, a differenza della scorsa stagione, è l’unico club olandese ad aver preso parte alla competizione, vista l’esclusione del Twente ad opera della Fiorentina. Come lo scorso anno, i ragazzi di Jansen possono vantare il merito di aver vinto il loro girone, imponendosi su Dnipro, Vaduz e Apollon Limassol, grazie ad un gioco estremamente propositivo e votato all’attacco.
AZ Alkmaar, l’avversario della Lazio sogna: vola in Eredivisie
In Eredivisie l’AZ Alkmaar, attuale avversario della Lazio in Conference League, sta procedendo alla grande: si trova al terzo posto in classifica ed è in piena lotta per vincere il suo terzo titolo. Questa classifica è il risultato di una grande forza del gruppo, capace di raccogliere ben 16 vittorie su 25 partite fin qui disputate, come il pluridecorato Ajax. Per quanto riguarda il dato complessivo invece sono 28 le vittorie, 5 i pareggi e 7 le sconfitte in 40 gare totali con una media punti fonte Transfermarkt di 2,23 punti a partita.
AZ Alkmaar, lo stato di forma: un monito per la Lazio
In attesa di giocare la sfida contro la Lazio, l’AZ Alkmaar si è confrontato con soddisfazioni ma anche delusioni nelle partite di avvicinamento a questo importante appuntamento, per il quale aveva ottenuto il pass diretto grazie al primo posto nel suo girone. Nel mese di febbraio è stato eliminato dalla Coppa d’Olanda agli ottavi di finale dall’Utrecht e ha perso nella sfida di campionato contro il Feyenoord. Ad eccezione di queste note stonate, la squadra ha vinto contro Excelsior, Cambuur e, ai primi di marzo, ha superato il Vitesse.
Nelle gara vinta contro l’Excelsior, i ragazzi di Jansen hanno surclassato l’avversario sotto tutti gli aspetti. Nelle altre due sfide, invece, la squadra ha trionfato solo di misura, dimostrando di saper vincere anche in modo cinico, senza dominare il gioco. Col successo contro il Vitesse, avvenuto a pochi giorni dalla sfida di Conference League contro la Lazio, l’AZ Alkmaar ha lanciato un vero e proprio monito a Sarri e la sua squadra.
AZ Alkmaar, il calcio di Pascal Jansen: tanto gioco e dinamismo
Ormai dalla fine del 2020 l’AZ Alkmaar è sapientemente guidato da Pascal Jansen. L’allenatore olandese ricopriva il ruolo di vice di Arne Slot già dall’estate del 2019 e, dopo il suo esonero, viene scelto per sostituirlo in modo da dare continuità ad un progetto tecnico che aveva portato la squadra, nella stagione 2019-2020, in vetta al campionato a pari punti con l’Ajax, prima della sospensione causata dalla pandemia.
Il gioco dell’AZ Alkmaar è imperniato sulla filosofia e sulle idee di Jansen. La direzione è ben definita: la squadra deve giocare il pallone, tanto e bene, avere un atteggiamento sempre votato all’attacco, talvolta anche sacrificando la fase difensiva. Il punto debole della formazione olandese è infatti la difesa: segna tanto ma subisce molto, forse troppo. Alla 25a di Eredivisie i gol realizzati sono al momento 51 mentre quelli subiti 28; i numeri in Conference League invece dicono 6 gol subiti, contro avversari non irresistibili, a fronte di 12 segnati.
Un grande punto di forza dell’AZ Alkmaar di Pascal Jansen è certamente dato dall’età media della rosa che si attesta, secondo quanto riportato da Transfermarkt, sui 22,9 anni. L’allenatore olandese ha dunque a disposizione terreno fertile, argilla fresca e di qualità da modellare a immagine e somiglianza del suo credo calcistico: un gioco propositivo, improntato su un modulo che contempla l’attacco a 3, fatto di grinta, aggressione degli spazi, dominio territoriale e fraseggio di qualità in tutte le zone del campo.
AZ Alkmaar, l’armoniosa orchestra di Jansen: nessun solista, una sola sinfonia
Nell’AZ Alkmaar di Pascal Jansen, vicino all’impresa del passaggio del turno in Conference, non c’è un giocatore in particolare che emerge più di ogni altro. Questo è un altro punto a favore della squadra olandese: si tratta di un’orchestra sapientemente guidata da un direttore che ama un calcio molto offensivo. Per questa ragione vanno citati tanti giocatori che, ben indottrinati dal proprio allenatore ma anche, evidentemente, dotati di un bagaglio tecnico e di un talento assai rilevanti, offrono partita dopo partita il loro importante contributo che rende questa compagine così armoniosa.
Parliamo di giocatori al servizio di un ideale di calcio come l’attaccante greco Vangelis Pavlidis, uno dei marcatori di Lazio-AZ Alkmaar, capace di realizzare già 18 gol e 10 assist che lo rendono un bomber di razza attento anche a servire i compagni meglio posizionati; l’attaccante svedese Jesper Karlsson impiegato da Jansen come esterno nei 3 d’attacco ed autore di 8 gol e 8 assist; il trequartista olandese col vizio del gol Dani de Wit, per lui già 13 centri in stagione, fulcro delle manovre offensive della squadra.
Altri giocatori preziosi per l’economia del gioco dell’AZ Alkmaar di Pascal Jansen sono sicuramente i centrocampisti olandesi Jordy Clasie e Tijjani Reijnders, quest’ultimo dotato di istinto del gol e capacità di fornire l’ultimo passaggio nonché autore fin qui di ben 6 gol e 8 assist, così come l’attaccante danese Jens Odgaard, cresciuto tra primavera dell’Inter e del Sassuolo, che ha contribuito con 11 gol e 5 assist.
AZ Alkmaar, il jolly nello scacchiere di Jansen: l’importanza dei terzini
Meritano una menzione particolare i terzini dell’AZ Alkmaar di Jansen. L’allenatore olandese li ha resi interpreti di un altro dei segreti del successo della sua orchestra: agiscono di fatto come esterni d’attacco. Sia l’ungherese Milos Kerkez che il giapponese Yukinari Sugawara sono dotati di buona capacità di inserimento, di servire assist e di finalizzare le azioni per cui, complici le direttive del tecnico di scambiare velocemente il pallone per favorire la superiorità numerica nella trequarti avversaria, sono ormai oggetto d’attenzione da parte delle difese altrui.