A discapito del grande successo in Qatar con la conquista del Mondiale insieme alla sua Argentina, la recente eliminazione del PSG nuovamente agli ottavi di Champions League avrebbe fatto riemergere l’ipotesi del ritorno di Messi al Barcellona. Un’idea che non sarebbe mai uscita dalla testa dei blaugrana come infatti ha esternato nuovamente su YouTube il presidente del Barça Laporta: “Leo sa che le nostre porte sono sempre aperte, è il miglior giocatore della storia del nostro club”.

Barcellona, Laporta chiama nuovamente Messi
Complice un ritorno burrascoso al Barcellona per Laporta, il patron del club catalano si è trovato subito di fronte alla situazione dell’addio di Messi. Proprio riguardo a quella clamorosa divisione tra la Pulce e i blaugrana il presidente è voluto tornare sull’argomento: “Quando sono tornato ho trovato una situazione non buona e ho dovuto prendere una decisione che non ha fatto piacere”. Una mossa storica risalente ormai a un paio di stagioni fa, ma il numero uno dei catalani non ha mai nascosto il desiderio di riavere l’argentino in rosa.

In virtù anche della possibile scontentezza per un’altra eliminazione agli ottavi di finale della Champions League, ora la dirigenza del Barça starebbe provando ad architettare un piano per tesserare nuovamente il vecchio fantasista dell’organico spagnolo. Data la scadenza fissata nel prossimo giugno con il PSG, il numero 10 dell’Albiceleste non ha ancora deciso se continuare la propria avventura a Parigi e la compagine iberica starebbe pensando di fare leva su queste condizioni per prelevare il fuoriclasse a zero e riportarlo dalle parti del Camp Nou.

Attorno alla vicenda ha esternato le sue sensazioni anche l’ex giocatore e amico di Leo Aguero: “C’è il 50% di possibilità che torni, il presidente dovrebbe impegnarsi un po’ di più”. Una conferma ulteriore che potrebbe alimentare le speranze dei tifosi, ma tutto dipenderà solamente dalla volontà del calciatore che attualmente sarebbe ancora immerso nel giro di colloqui con i parigini desiderosi di prolungargli il contratto di almeno un’altra annata calcistica.