L’Italia avrà ufficialmente tre squadre in finale nelle coppe europee. Dopo l’Inter e la Roma, anche la Fiorentina, vittoriosa sul Basilea per 3-1 ai supplementari, accede all’ultimo atto della Conference League. I ragazzi di Vincenzo Italiano sono riusciti nella grande impresa di ribaltare il beffardo 1-2 subito al Franchi nel recupero, grazie al gol di Antonin Barak al 129′, quando le squadre si stavano preparando ad affrontare la lotteria dei calci di rigore.

Basilea-Fiorentina 1-3, Nico Gonzalez e Barak alimentano il sogno
Dopo un cammino pressoché perfetto in Conference League, le certezze della Fiorentina parevano essersi sgretolate nella semifinale di andata. Al Franchi, dopo aver dominato per un’ora, i viola si erano persi lasciando campo e spazio a un Basilea mai domo, che aveva ribaltato il gol di Cabral proprio allo scadere. Per Italiano il sogno pareva finito lì.

Ma al St. Jakob-Park la Viola è scesa in campo con il giusto approccio, aggredendo il campo fin da subito, rispecchiando lo spirito battagliero del proprio allenatore. E Vincenzo Italiano è stato ripagato alla grande, grazie soprattutto alla doppietta di Nico Gonzalez, intervallata dalla rete del solito Amdouni, che ha condotto la gara ai supplementari.
Il risultato poteva essere ben più rotondo, se non fosse stato per l’imprecisione della Fiorentina e i miracoli del portiere avversario Hitz. Così è arrivato Barak a siglare il gol decisivo e a trascinare Italiano in finale. Così l’Italia si presenta in finale anche in Conference League, come celebra Tuttosport con un C’è l’Italia anche in Conference: impresa Fiorentina, finale col West Ham.

Basilea-Fiorentina 1-3: sarà finale con il West Ham
Proprio il West Ham, vittorioso nell’altra gara contro l’AZ Alkmaar sarà l’avversaria della Fiorentina in finale di Conference League. L’appuntamento sarà a Praga il 7 giugno, esattamente come scrive La Gazzetta dello Sport in prima pagina, Viola a Praga il 7 giugno col West Ham. La gara contro gli Hammers sarà uno scontro duro ma Vincenzo Italiano non vuole porsi limiti. È la sua grande occasione, di riportare un trofeo a Firenze, dopo ben 22 anni dall’ultima volta.