Chi l’avrebbe mai detto. O per meglio dire: difficile pronosticare un avvio stagionale così negativo per il Bayer Leverkusen. Le Aspirine del tecnico svizzero Seoane hanno collezionato appena tre punti nelle prime cinque partite di Bundesliga, mentre all’esordio in Champions League hanno subito una pesante sconfitta contro il Brugge. Non l’inizio che ci si auspicava in casa rossonera, vista l’ottima e recente stagione appena trascorsa ed il meritato ritorno nell’Europa dei grandi. E dire che l’ossatura, la colonna centrale, del team tedesco è rimasta pressoché invariata. L’allenatore è stato confermato, dal mercato sono arrivati innesti di qualità e giovani promettenti ed infine nessun profilo qualitativo è stato sacrificato per fare cassa. Il tempo è dalla parte del Bayer Leverkusen, certamente, ma i tifosi hanno iniziato a porsi più di qualche domanda e smuovere più di qualche semplice lamentela.
Bundesliga, Leverkusen irriconoscibile: ko importanti e cocenti
Ci si aspettava un avvio di stagione senza dubbio diverso e migliore: il Bayer Leverkusen ha deluso nelle prime uscite e sta continuando a deludere. Sia i propri tifosi sia gli spettatori neutrali ed appassionati di calcio. Dopo la clamorosa eliminazione ai trentaduesimi della DFB Pokal – per mano dell’Elversberg, le Aspirine hanno iniziato la Bundes come peggio non poteva farsi. Due sconfitte consecutive contro Augsburg ed Hoffenheim, il ko di Dortmund, prima della vittoria di Magonza, dove il Bayer ha sconfitto il Mainz per 0-2.
Leggi anche: Bayer Leverkusen, altra sconfitta per Seoane: solo tre punti conquistati come nella stagione 1982/83
Un sali e scendi di emozioni, un’altalena di risultati: la vittoria alla quarta giornata contro il Mainz non è stata altro che una cruda illusione. Quinta giornata, l’ultima in ordine temporale: potrebbe essere la partita per far svoltare l’inizio deludente e cambiare le sorti del campionato, nonché l’umore nello spogliatoio. Nulla di fatto. In vantaggio, poi rimontato ed in parità, salvo poi subire un clamoroso gol a minuti dalla fine: 2-3 Friburgo, è crisi nera per il Bayer Leverkusen.
Bayer Leverkusen e bel gioco: due strade parallele
Nel tentativo di sopperire all’assenza del talentino Florian Wirtz, la società del presidente Carro de Prada è intervenuta sul mercato acquisendo le prestazioni di Adam Hlozek e garantendosi il prestito dell’esterno Hudson-Odoi dal Chelsea. Due profili giovani, dalla prospettiva importante, in grado, nelle idee tecnico-tattiche di Seoane, di sposarsi con l’estro dell’attaccante Schick. In realtà, dal mercato non è arrivato un vero e proprio trequartista abile negli spazi, con visione e tecnica pari a quelle dello stesso Wirtz. Ecco probabilmente cosa è più mancato in questo inizio di stagione. L’uomo in grado di dettare ed eseguire l’ultimo passaggio, tra le linee, capace di rifinire e cucire gioco.
A testimonianza di questo dettaglio, le difficoltà del tecnico svizzero nel trovare il giusto assetto tattico per far rendere al meglio i profili a disposizione. Più volte si è tentato di schierare assieme le fantasie tecniche di Hlozek, Azmoun e Diaby alle spalle di Schick, ma l’unica costante verificatasi è stata la sconfitta. Seoane, nei primi tre ko stagionali, ha sempre schierato il tanto amato 4-2-3-1, subendo però il ritmo e la pressione avversaria in mezzo al campo. Nella zona cruciale, due tra Demirbay, Hendrichs e Palacios non hanno retto il confronto con gli avversari in fase d’interdizione.
Nella vittoria contro il Mainz, il Bayer Leverkusen è sceso invece in campo col 3-5-2, premiando la corsa e la spinta di Bakker e Frimpong ed affiancando all’attaccante ex Roma l’agilità di Diaby. Un uomo in più a centrocampo e tre difensori fisicamente forti come Tah, Tapsoba e l’argentino Hincapiè. Velocità sugli esterni, diga in mediana e forza fisica: 0-3 per le Aspirine e qualche certezza in più nelle idee del tecnico svizzero. La successiva partita col Friburgo ha però messo in evidenza un ulteriore problema, costante di questo avvio: la scarsa tenuta mentale della squadra. Nervosa, talvolta impulsiva, spesso distratta: ne è dimostrazione il ko subito per mano del team bianconero di Germania. Il Leverkusen subisce due gol nel giro di cinque minuti, salvo poi pareggiare il match e poi, a distanza di sette minuti, perderlo definitivamente.
Bayer Leverkusen, spensieratezza ed autostima: come invertire la rotta
E sembra proprio quello psicologico il fattore che frena ed in qualche modo influenza la squadra di Leverkusen. Non mancano certamente le individualità, né da un punto di vista caratteriale – a giudicare anche dalle numerose volte in cui la squadra si è trovata in inferiorità numerica – né tantomeno da un punto di vista tecnico. Le idee dell’allenatore sono rimaste invariate rispetto alla scorsa stagione, potendo anche disporre di un Hlozek ed un Hudson-Odoi in più nella batteria dei trequartisti. Il problema non sembra essere tattico né tantomeno di spogliatoio.
La squadra segna e diverte meno, indubbiamente, ma lascia intendere che, all’improvviso, possa riprendersi e ritornare la macchina da gol recentemente conosciuta. Col 4-2-3-1 o col 3-5-2, piuttosto che con l’albero di Natale – il quale esalterebbe le doti dei trequartisti e garantirebbe copertura centralmente – il Leverkusen necessita di brio. E quale partita se non quella di Sabato contro il Bayern Monaco può stimolare le Aspirine: sarà battaglia, con la speranza di tornare ad ammirare splendidi gol, partite al cardiopalma ed un calcio tanto veloce quanto efficace.