Vendere e reinventarsi, un mantra che il Bologna vuole abbracciare e fare suo, per diventare una nuova Atalanta. I bergamaschi sono l’esempio più lampante di tale assunto, e il mercato dei felsinei condotto finora ricalca molto tale modo di lavorare. Il tema centrale di questi giorni è il post Calafiori, con la società che punta sull’esperienza di Hummels per campionato e Champions, ma oggi è stata la giornata di Thijs Dallinga.
Proprio oggi i rossoblù hanno ufficializzato il suo acquisto dal Tolosa, per 15 milioni di euro più bonus, affibbiandogli l’ònere e onore di sostituire il totem di quest’anno Joshua Zirkzee. Un compito non facile visto il rendimento del nuovo attaccante del Manchester United, ma la scelta del Bologna è decisamente ponderata: Di Vaio e Sartori stanno dimostrando di muoversi con sapienza, e i dati mostrano una certa somiglianza tra i due bomber olandesi.
Dallinga vs Zirkzee: dati a confronto
La nazionalità non è assolutamente l’unica cosa che accomunano questi due calciatori, che già dal punto di vista fisico si assomigliano: entrambi di piede destro e appena sopra 1.90 metri di altezza, ma le cose si fanno interessanti analizzando il modo di interpretare il ruolo di attaccante, per nulla ancorato al prototipo della vecchia punta fissa all’area di rigore.
Le heatmap indicano come i due amino spaziare sul fronte offensivo, scendendo spesso a centrocampo per farsi dare la palla e permettere ai centrocampisti di inserirsi. Zirkzee è stato maestro in questo tipo di lavoro quest’anno, ma anche Dallinga mostra ottime doti. Non è un caso che l’ex Tolosa abbia statistiche leggermente superiori sotto porta.
Nei 90′, 45% dei tiri totali in porta contro il 36% del neo acquisto dei Red Devils, oltre ad un xg di 0.56 contro 0.29. Il nuovo bomber di Italiano però si difende bene appunto anche nel lavoro per la squadra: 73% di passaggi accurati (80% per Joshua), 69% di lanci lunghi azzeccati (66%), e pari merito nei dribbling riusciti, con il 44%.
Dallinga svetta anche sui duelli vinti, 42% a 33%, e sue duelli arei vincenti, 46% a 33%, ma c’è un dato su cui dovrà lavorare Italiano: su 11 gol fatti, Zirkzee ha sprecato solo 4 grandi occasioni da gol per incrementare tale numero, mentre l’ex Tolosa, a fronte di 14 reti in Ligue 1, ha registrato 12 chances fallite. Il classe 2000 però promette bene, e Bologna è la piazza giusta dove brillare.
Dallinga al Bologna: per Italiano una rivincita
Lo abbiamo già nominato più di una volta l’allenatore dei felsinei, tra i più promettenti non solo in Italia ma caricato del fardello di tre finali perse in due anni alla guida della Fiorentina. In particolare, ciò che sotto la sapiente mano di Italiano non ha funzionato è stato il lavoro delle punte, benché Beltran, Belotti ed un Nzola lanciato proprio da lui a La Spezia non fossero gli ultimi arrivati.
Dallinga è per lui una rivincita, l’occasione di far esplodere un attaccante con ampi margini di miglioramento sui cui si fondano le speranze del Bologna di affermarsi nelle posizioni alte del campionato e non sfigurare in Europa. Con Italiano ci sarà continuità rispetto a Thiago Motta, e i rifornimenti dei vari Orsolini, Ndoye, Ferguson e chi per loro, saranno manna per l’attaccante olandese nel 4-2-3-1 rossoblù.