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“Sgradevole ripetizione o insistenza di un motivo invariabile”, basterebbe la definizione di monotonia per descrivere le ultime annate del Bologna dal punto di vista sportivo. Con un eccesso di severità potremmo giudicare negativa questa stagione dei rossoblù, ma saremmo ingenerosi nei confronti di Sinisa Mihajlovic, un tecnico, che da quattro anni a questa parte, ha portato la sua squadra ad una costante salvezza tranquilla.
Per questo ci limiteremo ad indicarla come monotona, un’annata da 6 in pagella, degna di uno studente che non va mai oltre le aspettative e che allo stesso tempo non corre alcun rischio. A Bologna, tra i tifosi, dopo anni di piazzamenti a metà classifica (mai oltre il decimo posto), c’è la voglia di tornare a sognare un piazzamento in Europa. Un sogno che, con l’arrivo di Joey Saputo nell’ormai lontano 2015, sembrava potesse diventare realtà. Dopo 7 anni sotto la guida della presidenza americana nulla è cambiato, la storia è sempre stata la stessa, dalle grandi speranze iniziali tutto si affievolisce nella solita monotonia.
Un buon inizio e la speranza europea
La stagione del Bologna parte nel lontano 16 agosto, quando nel primo turno della Coppa Italia è arrivata l’eliminazione dal torneo nazionale per mano della Ternana. La compagine umbra si impose con un pirotecnico 4-5 allo Stadio Renato Dall’Ara. Diverso invece l’inizio in Serie A, dove la squadra guidata da Mihajlovic ha portato a casa 24 punti nelle prime 15 giornate, frutto di 7 vittorie, 3 pareggio e 5 sconfitte. Nelle quali ha ottenuto alcuni risultati esaltanti: tra questi i successi casalinghi contro Lazio e Roma, i biancocelesti nella fattispecie sono stati spazzati via con un netto 3-0.
Dopo un terzo di campionato, i felsinei, occupavano il settimo posto in classifica, un piazzamento che avrebbe consegnato l’accesso alla prossima Conference League. Una mera illusione per i supporters rossoblù, il cui entusiasmo è stato spento nel giro di poco tempo. Le speranze di lottare fino alla fine per un posto nelle competizioni internazionali sono state rese vane dai risultati successivi.
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L’inverno gela i sogni bolognesi
In seguito ad una prima parte di stagione molto convincente arriva la brusca frenata. Tra il 5 dicembre 2021 e il 12 febbraio 2022, in dieci gare, il club bolognese colleziona appena 7 punti: scaturiti da 2 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte. Una serie da brividi che ha riportato la squadra e l’intera piazza alla solita normalità. Dopo aver assaporato il sogno europeo, il Bologna, torna nuovamente nella zona destra della classifica e nel capoluogo emiliano cresce l’idea di rassegnarsi all’ennesimo campionato “senza infamia e senza lode”.
Torna l’incubo per Mihajlovic, la squadra sostiene il mister
Se dal punto di vista calcistico gli ultimi anni in casa Bologna sono stati piuttosto statici. Lo stesso non si può dire per quanto riguarda le vicende extra-campo. Nel mese di marzo infatti è arrivata la triste notizia che scuote l’intero paese: Sinisa Mihajlovic è stato nuovamente colpito dalla leucemia. Il tecnico serbo, in conferenza stampa, ha rilasciato queste parole: “Questa malattia è molto coraggiosa per avere la voglia di affrontare per la seconda volta un avversario come me”.
Le società italiane, gli addetti ai lavori ed i tifosi di tutta Italia si sono stretti intorno al mister. Lo stesso hanno fatto i suoi ragazzi, che nelle ultime battute della stagione hanno dato tutto in campo, ottenendo diversi risultati positivi, fino al ritorno in panchina del proprio leader. Nonostante l’ennesima difficoltà il mister ha condotto la barca in porto. La salvezza è ampiamente raggiunta e per l’ottavo anno consecutivo il Bologna resterà nella massima serie nostrana.
La lotta scudetto e i 46 punti
Il Bologna, negli ultimi scorsi di campionato, è stato il protagonista che non ti aspetti all’interno della lotta scudetto. Il successo ottenuto allo Stadio Dall’Ara contro l’Inter, ha permesso al Milan dell’ex Stefano Pioli di conservare la testa della classifica. Uno scherzetto non banale quello fatto da Mihajlovic al suo ex compagno di squadra ai tempi della Lazio Simone Inzaghi. Gli emiliani, anche grazie alla vittoria contro i nerazzurri, hanno concluso la stagione al 13esimo posto con 46 punti conquistati. Nel corso del torneo hanno realizzato 44 gol, subendone 55. Nessuna formazione, tra quelle situate nella zona destra della classifica, ha incassato meno reti.
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Top e flop della stagione
L’uomo copertina della stagione è Marko Arnautovic, il gigante austriaco ha messo a segno 14 reti in campionato. L’ultimo rossoblù a finire in doppia cifra nel massimo torneo nostrano era stato Simone Verdi nel 2017/18. Dal 2010 ad oggi solo Marco Di Vaio (nella stagione 2010/11) ha fatto meglio del classe 1989. Tra gli altri elementi della rosa meritano una menzione speciale Arthur Theate e Aaron Hickey. Il difensore belga è stato una piacevole scoperta, mentre lo scozzese una bella conferma. Tra le delusioni non può mancare Roberto Soriano, nessuna rete per lui in questa stagione.
Bologna, un futuro in stile Fiorentina?
La pancina del Bologna potrebbe essere nuovamente affidata a Sinisa Mihajlovic, proprio in queste ore sembrerebbe sia stato trovato un accordo tra le parti. Il tecnico e la società, in vista del futuro, sono chiamati ad effettuare uno step in avanti. I tifosi vorrebbero seguire le orme di Atalanta e Fiorentina, due squadre partite dal basso che sono arrivate a giocarsi le coppe europee. La “Dea”, reduce 5 anni ad alti livelli, ha appena salutato l’Europa. D’altra parte, la “Viola”, dopo anni difficili vissuti tra i bassifondi del massimo campionato è tornata a competere per posizioni più prestigiose. Complici di quanto accaduto gli investimenti della società ed il lavoro effettuato da mister Vincenzo Italiano.
Con la giusta programmazione lo stesso Bologna potrebbe ripercorrere il percorso intrapreso dai toscani. L’ultima apparizione degli emiliani in campo internazionale risale alla Coppa Uefa del 1999/2000. Dopo oltre 20 anni il popolo bolognese scalpita per tornare a rivivere quei momenti lì. Terminata l’ennesima stagione da 6 in pagella, potrebbe essere arrivato il momento di una svolta. Nel prossimo futuro i tifosi si aspettano di vivere un’annata più esaltante che possa regalare maggiori emozioni.