Il 2 settembre 2023, al Dall’Ara, Riccardo Orsolini si presenta sul dischetto nella sfida fra Bologna e Cagliari. Il cronometro è il 75′ e il numero 7 è entrato in campo da pochi minuti. Ma il classe 1997 tira il penalty sulla traversa. Il simbolo e capocannoniere rossoblù della stagione scorsa esce dalla scena, confinato sempre di più in panchina, con i postumi dei problemi fisici che gli hanno pregiudicato l’estate e l’inizio di questo campionato. Ma Riccardo non si arrende. A 26 anni sa di non avere più margine d’errore, c’è un posto da titolare da riguadagnare e Thiago Motta crede in lui. E c’è una nazionale da conquistare, dato che Luciano Spalletti è sempre stato sensibile alla classe dei fantasisti.
E Orsolini decide di recuperare il tempo perduto. Contro l’Empoli, il numero scende in campo con una foga incredibile. Vuole la palla, vuole tirare, vuole fare gol. E la sua classe si scatena a metà primo tempo, quando firma una rete d’autore, raccogliendo il suggerimento di Zirkzee e mandando al bar Walukiewicz, prima di trafiggere Berisha. Esultanza liberatoria, come a essersi liberato di un peso che si portava dietro da svariati mesi. Thiago Motta lo sa e non ha mai smesso di aspettarlo, benché a avesse cominciato a preferirgli Ndoye nel reparto offensivo del Bologna. Ma Orsonaldo è di nuovo in campo, pronto a riprendersi la sua fascia destra, casa sua, e a deliziare il pubblico del Dall’Ara con i suoi numeri e il suo mancino fatato.
Bologna, Orsonaldo devastante: una tripletta per Spalletti
La super partita di Orsolini contro l’Empoli nasce nei primissimi minuti. Il fantasista rossoblù è carichissimo, sin dalle battute iniziali e punta ripetutamente il malcapitato Cacace, in perenne difficoltà. Ma se la prima frazione è solo un antipasto, lo show avviene nella ripresa, con il numero 7 di Thiago Motta che infila la seconda e la terza rete del Bologna, quest’ultima al termine di una stupenda azione corale, dove Orsonaldo stesso imbecca El Azzouzi con un magistrale colpo di tacco, per poi andare a finalizzare il cross basso del marocchino.
Tris in tavola e attenzione che si sposta dal club alla Nazionale. Luciano Spalletti avrà preso appunti, anche perché l’Italia avrà da disputare le gare di qualificazione agli Europei contro Malta e Inghilterra, dove non sono ammessi passaggi a vuoto. E allora viene lecito domandarsi: Orsolini è una carta che il nostro CT può giocarsi? La risposta più semplice è “sì” ma c’è anche da ribadire che il nostro settore destro è quello dove regna l’abbondanza. Da Zaniolo a Berardi, passando per Politano, la concorrenza è agguerrita e l’attaccante del Bologna dovrà sgomitare parecchio per riuscire ad aggiudicarsi anche solo la convocazione.
Bologna, Orsolini tenta Spalletti
Dal canto suo, Orsonaldo ha ribadito che intende farsi trovare pronto in ogni circostanza, senza quindi esporsi più di tanto. Probabilmente perché è consapevole, come nel caso di Thiago Motta, anche Spalletti possiede un ampio ventaglio di scelte per il proprio scacchiere. Orsolini non può fare altro che avere continuità, recuperare quella costanza e quella centralità che l’anno scorso lo avevano reso il perno del Bologna. Ruolo che gli è stato confiscato in questo inizio di stagione, ma che il numero 7 intende recuperare a suon di gol e giocate.
Nonostante siamo solo all’inizio, la strada sembra essere quella giusta. Il rodaggio appare terminato, il classe 1997 ha recuperato la forma fisica e, pur non avendolo dichiarato apertamente, l’obiettivo è quello di tornare a vestire la maglia dell’Italia, quella più ambita. Orsolini ha ricaricato le pile, fisiche e mentali, la tripletta contro l’Empoli è una grande iniezione di fiducia. Thiago Motta sorride, mentre Spalletti osserva. La prossima partita, contro l’Inter, potrebbe fornire ulteriori indicazioni per stabilire se il il numero 7 sia tornato al top o meno. Nel frattempo, Bologna sogna e si gode il suo Orsonaldo.