Scenario da incubo quello che si prefigura entro la cornice del Signal Iduna Park in Dortmund. I gialloneri, in tenuta spiccatamente della prima tinta per l’occasione, cedono il nero alle nubi che inglobano anime e menti prossime allo sconvolgimento di animo e campionato. L’ultima giornata della Bundesliga conferisce infatti un’irripetibile occasione al Borussia Dortmund per mettere le mani sul titolo, da padrone del proprio destino a protagonista di un pomeriggio tristemente memorabile, consegnato all’immortalità della crudeltà di cui il solo sport sa rendersi protagonista.

Rollercoaster ad alto contenuto psico-emotivo quello del secondo tempo di Dortmund, a scindere Bundesliga e partita in tre momenti chiave già indelebili nel libro della storia del calcio teutonico. Sotto 0-2 in casa, è vero e proprio psicodramma annunciato a soli 45 giri di lancette dall’invadere la città di Dortmund. È puro e crudo capolavoro di tarantiniana crudeltà il copione di scena al Westafalenstadion nel pomeriggio che, come d’incanto, strugge una città radunatasi alle pendici della propria casa, decisa a tingerla a festa e dei colori da rima con la gioia di un popolo: il giallonero.

I. 69′: Guerreiro riaccende il sogno
È assalto continuo e d’altri tempi quello di scena su suolo di casa, entro la cornice di uno stadio amico che diviene teatro di un pomeriggio d’oblio di un popolo. La prima stoccata giallonera porta la firma d’autore di Raphael Guerreiro, a riaccendere sogni e speranze, ad aprire uno squarcio di luce verso la rinascita tra le nubi del Westfalenstadion. L’1-2 non può bastare, con due reti che scindono ancora il sogno dalla realtà complessa del Borussia Dortmund.
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II. 81′: Ljubicic è la speranza
Riprende colore il pallidume dipinto nei volti degli 81mila segnati da una disfatta colta ad un passo dalla vetta: Dejan Ljubicic diviene profeta da un’altra terra, quella promessa per tutto l’arco della stagione al Borussia Dortmund, messaggero di un messaggio di speranza nel pomeriggio più complesso. Il Colonia riagguanta il Bayern ed adorna la Meisterschale di dettagli d’oro del sogno giallonero.

III. 89′: Musiala è cassazione
Con un popolo, quello del Borussia, tornato a gioire ed a far esplodere in un boato emotivo la città, ad un solo giro di lancette dalla rinascita compiuta, il teatro degli incubi prolunga la propria trama, aggiungendo la pagina più temuta dello scritto. Jamal Musiala, stoppa al limite e trafigge Schwabe, è il punto fine ad una stagione, una lunga rincorsa, ad un sogno, alla narrazione delle speranze di tornare, per un giorno ed una notte, a danzare sulla vetta di Germania.

IV. 90’+6′: Sule l’ultimo battito
Minutaggio propriamente errato, in quanto la rete realmente decisiva in via potenziale la mette a segno Sebastian Haller pochi secondi prima, salvo poi incappare in mancata convalida per una offside. Se l’uomo che riporta nell’iride gettata in faccia al mondo del calcio, in occasione della chance dal dischetto nella prima frazione, i codici del disarmo di una trama infernale non può nulla contro un pomeriggio stregato come da ripetute evidenze, tocca a Niklas Sule soffiare su una brace ormai smorta.
Il centrale tedesco è l’ultimo battito, quello d’addio, ad un’annata vissuta sulla cresta di un immaginario sgretolatosi sul più bello, quando tutto sembrava possibile e così, in un certo senso, lo è stato.

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