Provare a riprendersi ciò che l’Argentina gli ha tolto nell’ultima edizione con la rete decisiva in finale di Angel Di Maria. Questo è l’obiettivo del Brasile in vista della Copa America 2024, che si svolgerà negli Stati Uniti a cavallo tra giugno, con il match inaugurale il 21, e luglio, con l’ultimo atto al Sun Life Stadium di Miami lunedì 15.
Tre anni dopo la sconfitta contro i rivali di sempre, la nazionale verdeoro ha voglia di provare a tornare sul tetto del proprio continente, come accaduto nel 2019, anno dell’ultimo trofeo messo in bacheca. A guidare il Brasile sarà il tecnico Dorival Junior, ingaggiato dalla federazione a partire dal 7 gennaio 2024, data dalla quale è stato chiamato a sostituire l’esonerato Fernando Diniz. A lui il compito di plasmare una formazione che non è la migliore degli ultimi anni, anche a causa di diverse assenze, ma che rimane ricca di talento e con giocatori in grado di cambiare con una giocata l’andamento del match.
Il girone del Brasile
Tra i quattro gironi formati per il primo turno di questa Copa America, il Brasile è stato inserito nel gruppo D, dove dovrà ambire a chiudere al primo posto per cercare di avere un cammino meno complicato nella fase ad eliminazione diretta, dove si andranno ad incontrare le altre favorite, una su tutte ovviamente l’Argentina campione in carica e detentrice del titolo mondiale. Per la formazione dei Dorival Junior, l’avversario più temibile dovrebbe essere la Colombia che, almeno sulla carta, sembra poter essere la favorita per il raggiungimento del secondo posto.
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Un’insidia potrebbe arrivare dal Paraguay, che gode di qualche elemento di ottima qualità e che potrebbe essere l’ago della bilancia per gli equilibri del girone, provando ad essere la sorpresa. Il ruolo si cenerentola sembra dovrebbe spettare invece al Costa Rica, squadra che il Brasile affronterà nel corso della prima giornata – a seguire ci saranno Paraguay e Costa Rica – e che non sembra avere le carte in regola per mettere in difficoltà le altre nazionali.
I convocati di Dorival Junior
- Portieri: Alisson, Bento, Rafael
- Difensori: Danilo, Yan Couto, Guilherme Arana, Wendell, Beraldo, Militao, Gabriel, Marquinhos, Bremer
- Centrocampisti: Andreas Pereira, Bruno Guimaraes, Douglas Luiz, Joao Gomes, Paquetà, Ederson, Pepê
- Attaccanti: Endrick, Evanilson, Martinelli, Raphinha, Rodrygo, Savinho, Vinicius
La formazione tipo
A poco più di tre settimane dal via della competizione, il CT Dorival Junior mantiene ancora qualche dubbio riguardo la miglior formazione possibile da poter schierare all’esordio contro il Costa Rica. La certezza resta comunque il modulo di partenza, che sarà il 4-3-3, con la presenza di Alisson. A difesa dell’estremo difensore del Liverpool, un’incognita è rappresentata dalla scelta dei terzini: se sulla corsia di destra il posto dovrebbero giocarselo Danilo e Yan Couto, dalla parte opposta a partire favorito è Wendell, insidiato da Arana.
In zona centrale, una maglia da titolare sembra spettare a Gabriel e Marquinhos, con Bremer che partirà dalla panchina. Il centrocampo del Brasile parlerà interamente inglese, con i tre papabili titolari che provengono tutti dalla Premier League. Bruno Guimaraes sarà infatti il perno davanti al reparto arretrato, mentre come mezzali agiranno Paquetà, con compiti offensivi che lo porteranno a trovarsi spesso sulla trequarti, e Douglas Luiz, che dovrebbe giocarsi il posto con Joao Gomes, provato dal CT nelle ultime due amichevoli con Spagna e Inghilterra.
Arriviamo così al tridente, dove sicuri del posto sembrano essere i due fuoriclasse del Real Madrid, Vinicius e Rodrygo, che sabato si giocheranno anche la finale di Champions League, per arrivare con un’ulteriore spinta al ritiro verdeoro. Il dubbio riguarda chi sarà a completare il tridente, con Endrick che potrebbe essere l’indiziato numero uno, anche se per il classe 2006, futura stella del Bernabeu, ci sarà da valutare quelle che saranno le sue condizioni dopo l’infortunio rimediato con il Palmeiras. Al suo posto la prima alternativa dovrebbe essere Raphinha, per un tridente che darebbe ancora meno punti di riferimento senza una vera punta centrale.
BRASILE (4-3-3): Alisson; Yan Couto/Danilo, Gabriel, Marquinhos, Wendell; Douglas Luiz, Bruno Guimaraes, Paqueta; Rodrygo, Endrick, Vinicius. Allenatore: Dorival Junior
Marquinhos il leader, Vinicius la stella più luminosa
In una squadra ricca di talento ma che va disciplinata, una delle figure essenziali sarà quella di Marquinhos, che metterà al servizio della Selecao la sua esperienza e la sua capacità di tenere legato il gruppo. Il difensore del PSG sarà infatti il leader del Brasile, non solo a livello caratteriale, ma anche per quanto riguarda le qualità all’interno del terreno di gioco.
Parlando invece di talento puro, gran parte del peso e del destino della formazione verdeoro passerà da Vinicius, autore di un’altra straordinaria stagione con la maglia del Real Madrid. Il classe 2000 sarà colui che dovrà illuminare le notti di Copa America, trascinando con le sue giocate e la sua tecnica la formazione di Dorival Junior.
Assenze che pesano
Nonostante una rosa che resta comunque di alto livello, in vista di questa Copa America il Brasile non potrà contare su diversi profili, rimasti esclusi chi per infortunio e chi per scelta tecnica. Primo tra tutti non può non essere nominato Neymar, diventato nel corso degli anni il capocannoniere di tutti i tempi della formazione verdeoro, che ha subito la rottura del rottura del legamento crociato proprio nel corso di un match con la sua Nazionale.
Il fuoriclasse ex Barcellona e PSG, ora in forza all’Al Hilal, potrebbe essere così giunto al termine della sua avventura con la Selecao. Altre assenze pesanti in attacco saranno poi quelle di Richarlison, anch’esso infortunato e di Gabriel Jesus, rimasto escluso dalla lista dei convocati di Dorival Junior. Stessa sorte anche per il duo del Manchester United, Casemiro e Antony, che complice una stagione decisamente al di sotto delle aspettative, non prenderanno parte alla competizione.
A completare il cerchio degli infortunati c’è poi anche Ederson, che è stato costretto a saltare anche il finale della stagione con il Manchester City, a causa della frattura dell’orbita oculare, rimediata nel match contro il Tottenham dello scorso 14 maggio. Assenze decisamente pesanti per il Brasile, che renderanno sicuramente non semplice la scalata verso il titolo, obiettivo fisso nella testa dei verdeoro.