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Nella notte italiana tra lunedì 28 e martedì 29 novembre sono state diverse le gare di regular season di NBA che sono andate in scena. A prendersi la copertina è stata la sfida tra uno dei più grandi scorer della storia e uno dei rookie più promettenti dell’ultimo draft, ovvero Brooklyn Nets contro Orlando Magic che ha messo uno di fronte all’altro Kevin Durant e lo sbalorditivo Paolo Banchero. Partita che si è risolta in favore dei padroni di casa, trascinati dalla prova a dir poco superlativa del proprio All-Star che ha dovuto sopperire anche all’assenza per gran parte della gara di Ben Simmons. L’australiano è uscito all’inizio del secondo quarto per un problema al ginocchio (quello che in questo inizio di stagione ne sta compromettendo le prestazioni e la continuità sul parquet). Quella dei Nets è una vittoria di notevole importanza, dato che torna ad avere un record del 50% (pari a 11-11) e consente di tenersi stretta la nona posizione nella Eastern Conference. Considerato che la classifica è molto corta, poter contare su 3 vittorie nelle ultime 5 gare è un ottimo biglietto da visita per continuare la scalata e raggiungere almeno un piazzamento valido per i playoff.
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NBA, Nets-Magic: Irving luci e ombre, Simmons fa crac

Partita che comincia a ritmi spumeggianti, con gli Orlando Magic spavaldi e che chiudono il primo quarto in vantaggio per 23-28 toccando anche il +10 (18-28) a 3:14 dalla sirena; quando sostanzialmente l’attacco s’inceppa e i Brooklyn Nets riescono a dimezzare uno svantaggio che sarebbe potuto costare davvero caro. Con il layup di un ispirato Kyrie Irving i Nets riescono a mettere la testa avanti dopo quattro minuti dall’inizio della seconda frazione e da quel momento comincia un vero e proprio duello tra le due squadre con il punteggio che si ribalta a ogni azione d’attacco. All’intervallo sono avanti i padroni di casa 52-51, grazie a un secondo quarto da 29-23 che di fatto ha stravolto l’esito dei primi 12 minuti. La gara si decide nel terzo quarto quando Kevin Durant decide che è il momento di vincere e blindare il risultato, trascinando la squadra in due parziali – il primo da 8-0 e il secondo da 10-0 – con cui i Nets arrivano all’inizio dell’ultima frazione di gioco sul punteggio di 87-76. Gli Orlando Magic provano con tutte le proprie forze a rientrare e a 3:30 dalla sirena finale si portano sul 100-96.
Ci pensa ancora una volta Durant a sistemare le cose segnando un parziale personale di 4-0 (con due meravigliosi jump shoot) e così i Brooklyn Nets toccano nuovamente gli 8 punti di vantaggio e amministrano il risultato fino al definitivo 109-102. Vittoria più sudata del previsto, che ha richiesto uno sforzo al limite del leggendario a KD. Per lui c’è una prestazione da 45 punti (di cui 19 nel solo terzo quarto) in 39 minuti con un clamoroso 19/24 dal campo, 7 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi e 2 stoppate che gli consentono di far dimenticare le 6 palle perse. Queste ultime hanno inciso non poco nell’economia della gara, dato che dalle 18 complessive dei Nets gli Orlando Magic sono stati abili a realizzare 24 punti; anche se lo stesso Durant è riuscito a rimettere tutto a posto. Al suo fianco c’è un altalenante Irving, superlativo nel primo tempo e che si spegne lentamente dopo l’intervallo lungo. Il bottino è comunque di 20 punti (con 9/17 dal campo), mentre è ancora positivo Nic Claxton che va in doppia doppia con 17 punti e 13 rimbalzi.
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In uscita dalla panchina si fa sentire anche Joe Harris, impreciso dall’arco con 2/8 ma che realizza 17 punti (5/5 in lunetta) e di dimostra prezioso in difesa. A preoccupare in casa Brooklyn Nets è il problema al ginocchio che ha costretto Simmons a lasciare il parquet dopo soli 11 minuti in cui, comunque, aveva raccolto 4 rimbalzi, 3 assist e un rivedibile 0/3 dal campo. Quanto agli Orlando Magic, non fa più notizia il fatto che il top scorer sia Paolo Banchero, che sembra ormai totalmente recuperato dopo l’infortunio alla caviglia. Sono 5 assist (tanti quante le palle perse) e 24 punti con percentuali ancora migliorabili, specialmente a cronometro fermo con un 5/10 che ben evidenzia un limite sul quale deve necessariamente lavorare vista la frequenza con la quale attacca il ferro. Ne aggiunge 24 anche Bol Bol con un positivo 10/15 dal campo e 2 stoppate, mentre Franz Wagner realizza 21 punti, quasi il doppio di tutti quelli che arrivano dalla panchina.
I Magic non sfruttano al meglio una serata da quasi il 42% dall’arco, anche se a fare la differenza è la lotta a rimbalzo, con i Nets che ne conquistano 42 contro i 34 degli avversari. Per gli Orlando Magic si tratta della sconfitta numero 16, con un record di 5-16 che li condanna alla penultima posizione nella Eastern Conference e che è migliore solo dei derelitti Detroit Pistons. Sono 5 consecutive, 7 nelle ultime 8, le battute d’arresto della franchigia della Florida che ha un roster giovane e pieno di talento, ma che pare volersi accontentare anche per questa stagione della lottery, piuttosto che fare un passo in avanti e cominciare ad alzare l’asticella in termini di vittorie in regular season e obiettivi. Difficile, in un contesto del genere, far emergere la strabordante voglia di emergere da parte di Banchero, che almeno si sta ritagliando un ruolo da leader e giocatore sul quale la franchigia può davvero puntare nel prossimo futuro.