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C’era una volta una piccola graziosa bambina, dai folti capelli ricci, con un unico sogno all’interno di un grande cassetto: diventare una delle più brave calciatrici in circolazione. Sì perché Bonansea, stella della Juventus Women, iniziò a coltivarlo già in tenera età, quando il mondo del pallone era ancora troppo vittima di grandi pregiudizi, troppi, e sicuramente non avallava del tutto la nascita, a livello professionistico, di un calcio a tinte rosa. Quelle tinte che, per Barbara, rappresentavano un colore diventato limitante, che la teneva lontana da quello in realtà amato fin dalla nascita: il bianconero. Stanca di seguire in tribuna le partite del fratello, la giovane ragazza torinese decise di provare a intraprendere lo stesso medesimo percorso, quel desiderio custodito tra i segreti più cari. Così iniziò a fare le sue prime apparizioni, all’interno dei campetti di provincia, conscia del fatto che la sua presenza, sul terreno di gioco, venisse sottovalutata poiché vista come l’anello debole di un gruppo composto esclusivamente da maschi.

Quell’anello debole che invece dimostrò non solo di avere una particolare attitudine per quella sfera che tanto amava, ma anche la capacità di gareggiare al livello degli altri compagnetti. Smentendo, di conseguenza, gli stereotipi fino ad allora frutto di uno sport troppo spesso ricondotto solo, ed esclusivamente, alla figura maschile. La storia di Bonansea è il racconto del calcio femminile e della determinazione, dell’abilità, dell’intelligenza, della passione, della grinta, della caparbietà. La descrizione del momento in cui il talento incontra l’opportunità, e i sogni di un’adolescente superano addirittura le aspettative più grandi. Quasi un film, o per meglio dire una favola, per chi alla zucca e alla scarpetta di Cenerentola ha preferito i tacchetti ed un pallone. Quel pallone che ha reso Barbara una delle più forti e riconoscibili calciatrici a livello italiano ed europeo. Un leader punto di riferimento per le compagne e per chi, come lei, sogna un futuro nel mondo del pallone.
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Juventus Women, Bonansea e il calcio femminile: gli inizi
Atleta di grande prospettiva futura e dall’indiscussa personalità, la stella dello Juventus Women, Barbara Bonansea, comincia la carriera nel calcio femminile a partire dal settore giovanile del Torino nel 2004 conquistando, tra l’altro, ben due Scudetti consecutivi nelle due stagioni successive. Intraprendente, carismatica e trasportatrice, la stella di Pinerolo attira a se, già dagli inizi, l’interesse di diversi club ed i granata, di conseguenza, decidono di aggregarla alla prima squadra, già a partire dalla stagione 2006-2007. Il primo esordio in Coppa Italia gli vale anche il primo gol da professionista. Un inizio quindi importante, quello dimostrato dalla calciatrice piemontese, che gli assicura un posto, a pieno rango, tra i diversi nomi facenti parte della rosa a disposizione nella stagione successiva. La prima annata, in generale, va abbastanza bene: 19 sono le presenze complessive in campionato, due le reti totali segnate entrambe nella medesima competizione di coppa italiana.
Il primo gol in campionato è invece datato 22 novembre 2008, centro messo a segno nella sconfitta interna rimediata per 6-4 contro il Graphistudio Tavagnacco. La prima doppietta risale al 23 gennaio 2010, nella vittoria esterna contro il Fiammamonza, in una gara che minuto dopo minuto mette in evidenza la grande intelligenza tattica di un attaccante in forte crescita sia a livello mentale, sia a livello tattico. Bonansea decide di restare al Torino fino alla stagione 2011/2012, raccogliendo lungo la strada diverse soddisfazioni, che appaiono sicuramente importanti in ottica calcio femminile: tre quinti posti in campionato e due finali di Coppa Italia, ultimi match nei quali però non scende mai in campo. Dopo sei stagioni in maglia granata, con un tabellino di 127 presenze e 38 gol, l’attaccante piemontese decide di provare a spiccare il volo e continuare il proprio cammino con una nuova società. Una realtà totalmente differente che gli permetta di mettersi in gioco ma soprattutto di continuare a costruire, tassello dopo tassello, quell’importante sogno bianconero ancora custodito nel cassetto.
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Juventus Women, Bonansea a Brescia: un importante opportunità
Torino un punto di partenza, Brescia un importante opportunità. Stagioni che permetteranno di intraprendere un importante percorso che la renderà una delle migliori giocatrici a livello europeo. Barbara Bonansea, attualmente alla Juventus Women, nell’estate del 2012 passa alle Leonesse. La sua prima rete arriva quasi subito il 9 settembre in Supercoppa, mentre il 23 dello stesso mese arriva il primo gol in campionato con la maglia biancoblù. Sono 22 le reti che, l’attaccante piemontese, alla fine mette a segno nella 30 presenze. Gol che contribuiscono a far raggiungere alla sua squadra il terzo posto in campionato. Un impatto quindi ottimo anche perché, per la prima volta, Barbara riesce a trovare continuità sia in fase di realizzazione, sia nel minutaggio totale delle gare disputate. Nella finale di Supercoppa Italiana del 2012 riesce, tra l’altro, a segnare il gol del momentaneo pareggio contro la Torres, che comunque riuscirà a vincere per 2-1 chiudendo la partita e conquistando il trofeo ambito.
Nella stagione successiva, grazie anche alle scelte di mercato intraprese dalla dirigenza del Brescia volte a rinforzare la rosa, Bonansea contribuisce alla conquista del primo Scudetto della società, realizzando 12 reti che in ottica stagione si riveleranno decisive. Ma anche dal punto di vista personale: si classifica infatti come quarta miglior realizzatrice delle Leonesse, record personale superato successivamente con la maglia della Juventus Women. La vincita del campionato inoltre le consente di fare il suo esordio nella UEFA riservata ai club, l’edizione 2014-2015 della Women’s Champions League. Competizione che però non dura a lungo dal momento in cui Barbara e compagne vengono eliminate nella partita di andata dei sedicesimi disputata contro l’Olympique Lione, che surclassa totalmente la compagine lombarda. Nel 2014, inoltre, arriva anche la Supercoppa e la calciatrice piemontese è tra le rigoriste scelte dall’allenatrice Bertolini. Benché non riesca ad andare a segno conquista a suon di buone prestazioni, con l’aiuto delle compagne, l’ambito trofeo.

Juventus Women, Bonansea e il sogno bianconero
Dopo l’avventura con la maglia del Brescia e, di conseguenza, il salto di qualità che è arrivato in un momento determinante della sua carriera, Bonansea nel 2017 sembra in procinto di passare al Lione, la squadra più vincente d’Europa. Quell’avversario, ostico, che in più di un’occasione ha avuto la meglio proprio contro le sue ex compagne Leonesse. Ma al sogno bianconero, Barbara, non è pronta a rinunciare e così decide di fare una scelta di cuore, la scelta di una vita: la Juventus Women. Con la maglia della Vecchia Signora, l’attaccante piemontese vince lo scudetto segnando ben 19 reti in altrettante 21 presenze, chiudendo la stagione da capocannoniere della squadra. Ma ciò che la consacra tra le migliori calciatrici di tutti i tempi è che è il suo, in assoluto, il primo gol della storia della compagine juventina femminile. L’annata 2018-2019 rappresentata una fantastica cavalcata che culmina con la conquista dello scudetto: il 20 aprile 2019 le bianconere replicano la stagione passata e vincono il secondo campionato di fila. Non solo. Le stesse raddoppiano anche aggiudicandosi la prima coppa Italia della storia, grazie al successo rimediato nei confronti della Fiorentina, per 2-1. L’attaccante piemontese è tra le protagoniste di una stagione da incorniciare: 13 sono le reti realizzate in 21 presenze di campionato, una in coppa Italia e due in Champions League, gol decisivi che hanno contribuito a raggiungere i medesimi importanti risultati.
L’arrivo di mister Joe Montemurro, nonostante le miriadi richieste da parte di altri blasonati club a livello mondiale, ha fatto scegliere alla Bonansea di proseguire il cammino con la Juventus Women. L’arrivo, infatti, dell’allenatore originario di Melbourne ha fatto scattare quella scintilla che, dopo aver conseguito i trofei precedentemente citati, stava iniziando a mancare alla stella bianconera. Utilizzata nel consueto 4-4-2, l’attaccante piemontese è risultata una pedina fondamentale per la conquista del campionato 2021-2022. Barbara infatti ha mostrato tutta la sua importanza nelle logiche di un gioco che l’ha vista primeggiare dentro il campo, con un ruolo di protagonista. La libertà concessa non solo gli ha permesso di spaziare in mezzo al terreno di gioco, ma anche di esprimere al meglio le qualità grazie ad una forte intelligenza tattica, venutasi a maturare negli ultimi tempi. Insomma, l’attaccante di Pinarolo, all’età di 31 anni, è alla 15ª stagione in Serie A e questo dimostra quanto sia diventata importante soprattutto per un club, quello della Vecchia Signora, che stagione dopo stagione sta costruendo una bella realtà. Realtà che si è assicurata il rinnovo di Bonansea fino al 2014, confermando la consapevolezza di proseguire i rapporti con la terza giocatrice con più presenze nella storia del club e seconda marcatrice bianconera in assoluto. Mica poco per quella bambina ricciolina con il cuore juventino.
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Juventus Women, Bonansea e l’Italia femminile
Una lunga storia azzurra che comincia nel lontano 2007, quella che vede l’esordio di Barbara Bonansea con l‘Italia femminile. L’attaccante bianconera inizia ad essere convocata nella rosa della formazione Under 17 durante le qualificazioni all’edizione 2008 del campionato europeo di categoria. Fa il suo esordio con la maglia azzurra il 5 novembre, durante il match contro la Bielorussia, classificandosi insieme alle compagne al terzo posto e, di fatto, fallendo il passaggio al turno successivo. Dopo altre 15 presenze e 7 gol gioca la prima gara anche con la maglia della nazionale maggiore, il 19 settembre 2012, contro la Grecia durante le qualificazioni all’europeo 2013. Mentre nelle qualificazioni al mondiale 2015 è scesa in campo 6 volte segnando sette reti, di cui una tripletta contro la Macedonia. Nel novembre dello stesso anno viene convocata da mister Cabrini in occasione della doppia amichevole contro la Cina. Due anni dopo riceve la convocazione in vista dell’europeo 2017, collezionando appena tre presenze e tanta amarezza per aver abbandonato una competizione ampiamente alla portata.
È con l’arrivo in panchina di Milena Bartolini che l’attaccante piemontese riesce a esprimere tutte le qualità di cui è dotata. Bonansea diventa un punto fisso dell’Italia femminile che appare rivoluzionata. Sia nei nomi, sia nel nuovo stile tecnico tattico. Dopo il secondo posto conquistato nella finale di Cyprus Cup 2018, dove la centravanti ha anche siglato una rete importantissima, è arrivata la storica qualificazione al mondiale di Francia 2019 con una giornata di anticipo. Un importante avvenimento, a vent’anni dalla precedente partecipazione italiana, una grande soddisfazione dopo anni relativamente blandi. Il 24 maggio, la numero 11 bianconera viene inserita dal ct nella rosa delle 23 convocate alla fase finale del mondiale, dove l’Italia è sorteggiata nel Gruppo C con Australia, Brasile e Giamaica. Una competizione che ha visto nettamente vincere gli Stati Uniti, ma che ha raccolto forti consensi, nei confronti delle azzurre, in terra italiana. Entusiasmo venuto a mancare negli ultimi match che vedono le ragazze della nazionale italiana, attualmente, impegnate nelle qualificazioni del mondiale 2023. Contro la Svizzera, in casa al Renzo Barbera, Barbara e compagne sono state sconfitte per 2 reti a 1. Prodigioso il gol dell’attaccante piemontese anche se inutile al fine del risultato finale. Di certo, si può comunque asserire che Bonansea anche in quest’ultima occasione si è riconfermata il pilastro di una nazionale apparsa piuttosto sottotono.

Juventus Women, Bonansea e Raiola: l’era di un nuovo calcio
Quando nella primavera del 2021 Mino Raiola è diventato il procuratore di Barbara Bonansea, attaccante della Juventus Women, tale scelta è parsa il segno di un cambio generazionale, di un calcio femminile italiano pronto ad acquisire un potere venuto a mancare già dagli albori. L’era di un nuovo calcio, una novità che ha permesso di dar luce ad un mondo, quello del pallone a tinte rosa, che ha riconosciuto finalmente un valore a chi quella palla la insegue e la ama con passione. Ecco perché l’attaccante bianconera ad oggi è riconosciuta tra le migliori calciatrici in circolazione: il fatto che un noto procuratore l’abbia voluta assistere significa che anche gli addetti ai lavori si sono resi conto che il calcio non è uno sport per soli maschietti. E Barbara questo lo ha mostrato più volte, fuori e dentro al rettangolo di gioco.
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Non era mai successo prima di allora che un procuratore così importante entrasse a far parte delle dinamiche di un calcio prettamente femminile quello che rappresenta la Bonansea. Una prima volta che ha dato lustro ad un mondo che, come detto in precedenza, è sempre stato sottovalutato. Raiola, grande intenditore venuto purtroppo a mancare qualche mese fa, da grande procuratore non si perse appunto l’occasione di far entrare l’attaccante piemontese nella sua scuderia, ricca di talenti ed affermati campioni. E, in diverse occasioni, proprio grazie ai contatti con i club più importanti europei, il nome di Barbara è stato affibbiato a nuove realtà, realtà lontane dalla Torino bianconera. Scelta però rimandata. Perché ciò che lega la calciatrice di Pinerolo alla Juventus Woman va oltre il calcio, è una questione di cuore: la storia di un grande amore. Proprio come le note dell’inno bianconero. Un inno che risuona sempre più forte nell’anima e nella storia della stella del calcio femminile italiano.