Il calcio femminile è un fenomeno sempre più in ascesa negli ultimi anni. Gli ultimi Mondiali di calcio svolti in Francia hanno dato maggiore visibilità a questo movimento. Le giocatrici di tutto il Mondo stanno trovando il giusto spazio all’interno del mondo del calcio. Simbolo di questa ascesa è senza dubbio l’attaccante degli USA Megan Rapinoe. La centravanti della nazionale statunitense è stata protagonista anche al Mondiale di categoria, arrivando alla vittoria finale e conquistando il titolo. Il 2019 per la giocatrice si è chiuso in bellezza con il riconoscimento da parte del Guardian del premio Footballer of the Year.
Rapinoe: “La Coppa del Mondo è stata la vittoria di tutto il movimento”
Nell’intervista rilasciata al quotidiano britannico dopo l’assegnazione del premio, la Rapinoe ha espresso alcune opinioni sul movimento calcistico femminile: “Non sono Messi, so di non essere a quel livello. Fare parte di questo cambiamento è qualcosa di avvincente e stimolante. Noi tutti abbiamo la responsabilità di creare un mondo migliore. È giunto il momento e ne sono consapevole. La vittoria di questi premi personali, è il culmine di un movimento che parte da Colin Kaepernick fino al Me Too. Essere una sorta di portavoce è una responsabilità ed insieme un privilegio. La Coppa del Mondo? C’è sempre stata la sensazione di fare qualcosa di straordinario. Ha toccato davvero tante persone ed è stato come se alla fine abbiamo vinto tutte”.