Calcio femminile, talento e determinazione: la favola di Elisa Polli

La favola di Elisa Polli, una bambina forgiata da tanto talento e altrettanta determinazione, diventata una delle migliori attaccanti italiane nel panorama del calcio femminile

Federica Concas
10 Min di lettura

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Dai campetti di calcio, in terra battuta, fino ad arrivare ad uno stadio vero e proprio. È un inizio che sembra percorrere la classica storia che si ripete, una tra le tante, di chi sceglie i tacchetti ed una palla non solo come passione, ma come vera e propria ragione di vita. Ma questo è una narrazione diversa. Una parabola di talento e determinazione, ostacoli e vittorie, sacrifici e gioie. È la favola di Elisa Polli, una bambina che già dall’età di sei anni, inconsapevolmente, inizia a costruire la strada con direzione il calcio che conta.

Un percorso tortuoso, senza certezze, che ad oggi si è rivelato il cammino più giusto, dal momento in cui il calcio femminile, negli ultimi dieci anni, è riuscito a conquistare la sua dimensione adatta. Quella spesso sottovalutata da chi considera il mondo del pallone affare maschile. Pregiudizi che vengono cancellati se ti addentri nella storia di una bambina che è riuscita, nonostante le tante difficoltà, a diventare oggi uno dei migliori talenti in circolazione. Attitudine in un mondo, quello sportivo, sempre più in continua evoluzione.

Elisa Polli, calciatrice dell'Inter Women @livephotosport
Elisa Polli, calciatrice dell’Inter Women @livephotosport

Calcio femminile, Elisa Polli e i primi calci ad un pallone

C’è una costante che caratterizza il percorso di chi sceglie la strada del calcio: iniziare già in tenera età a dare i primi calci ad un pallone. Nella storia di qualsiasi calciatore la passione viene ancor prima del futuro, dei progetti, degli obiettivi. E così è stato anche per Elisa Polli, originaria di Sassoferrato, cittadina situata in provincia di Ancona, e figlia d’arte. Il padre Franco, infatti, grande appassionato del calcio arrivò ad un passo dal semiprofessionismo, prima che i diversi problemi fisici riscontrati gli sbarrassero la strada.

Forse, ed anche per questo, nella vita di Polli il calcio è diventata una costante. Una passione che fin dalla tenera età accompagnava le vicissitudini di una bambina che, alle scarpette di danza tanto amate dalle compagnette, preferiva quei tacchetti capaci di allietare anche le giornate più noiose. Pallone che in quegli anni iniziava a prendere forma in virtù di un calcio femminile che, dopo tanto clamore, iniziava a diventare uno sport non più prettamente collegato al mondo maschile.

Quello sport che venne disputato da Elisa con mille sacrifici, in squadre miste, in cui il suo valore molto spesso veniva messo da parte in quanto, allora, le squadre di calcio femminile, in Italia, erano ancora un’utopia. A dodici anni arrivò anche la prima crisi, in un’età adolescenziale molto particolare. L’allenatore di allora, racconta il padre Franco per la redazione Marcheingol.it, decise di toglierle il ruolo d’attaccante, tanto amato, per farla ruotare ad altri ruoli che mal rappresentarono il suo talento cristallino da centravanti.

Elisa Polli con la maglia dell'Italia @livephotosport
Elisa Polli con la maglia dell’Italia @livephotosport

Calcio femminile, Elisa Polli e l’avventura in nazionale

Prima di addentrarsi nelle vicende calcistiche che hanno trasformato l’adolescente Elisa in una calciatrice professionista, è bene soffermarsi anche nel contesto della nazionale di calcio italiana. Quella che ha, in un certo qual modo, lanciato la carriera vera e propria della Polli. In un percorso, anch’esso, iniziato quando l’attaccante marchigiana aveva appena a 16 anni, nella categoria Under 17. E già da quel momento, la baby centravanti, dimostra una personalità, accompagnata da tanto talento e dinamismo.

Polli, infatti, viene convocata dalla ct Rita Guarino in occasioni delle fasi di qualificazione all’edizione di Bielorussia 2016, del campionato europeo di categoria. Fa il suo esordio il 15 marzo 2016, allo stadio Bruno Benelli di Ravenna, dove parte da titolare nel match contro la Grecia, vinta dall’Italia per 4-1. Conquistata la fase finale, Elisa viene impiegata in due delle tre partite del gruppo B, in cui le azzurre conquistano due pareggi e una sconfitta, non riuscendo a superare la fase a gironi.

Bertolini, Italia @Image Sport
Bertolini, Italia @Image Sport

Ma è nel marzo del 2022 che la Polli riceve la sua prima convocazione, nella nazionale maggiore. Milena Bertolini decide di chiamarla per prendere parte ad un raduno in vista degli Europei dello stesso anno. L’esordio con le azzurre è datato 20 ottobre del medesimo anno, gara in cui l’attaccante nerazzurra subentra nei minuti finali ad Aurora Galli. Una buona prova, nonostante l’impiego esiguo, che consente alla marchigiana di entrare nel giro delle azzurre e, più in generale, nelle grazie della ct e del pubblico stesso.

Elisa Polli con la maglia dell'Empoli femminile @livephotosport
Elisa Polli con la maglia dell’Empoli femminile @livephotosport

Calcio femminile, Elisa Polli e l’ascesa nel calcio che conta

Il percorso con la nazionale maggiore ha ancora tanto da scrivere, in virtù della giovane età di Elisa e del fatto che ha appena preso forma. Ma se la Polli è riuscita ad arrivare al massimo della squadra nazionale femminile è anche grazie al cammino fin qui intrapreso: la grande ascesa nel calcio che conta. E la strada verso il professionismo prende forma quando la centravanti entra in contatto con il Matelica, che accoglie a braccia aperte un talento che in 58 partite, tra esordienti e giovanissimi, mette a segno ben 56 gol.

Grazie a questo, Elisa entra a far parte del Jesina, club in cui inizia con le Juniores, anche se solo dopo quattro partite viene convocata in prima squadra. E già dalle prime gare la Polli dimostra tutto il suo potenziale: colpisce un palo contro il Padova e, la domenica seguente, mette a segno il suo primo gol contro il Reggio Emilia. Alla fine del campionato le reti diventarono 14 in 19 partite. Centri che le permettono, a solo 16 anni, di diventare il capocannoniere del torneo e trascinare la squadra in Serie A.

Elisa Polli @livephotosport
Elisa Polli, attaccante dell’Inter @livephotosport

Proprio alla fine della stagione arriva la chiamata del Brescia ma la Polli sceglie Tavagnacco, dove arriva un brutto infortunio, che ne frena la sua esplosione. Dopo tre stagioni passa all’Empoli squadra in cui, nonostante l’ennesimo infortunio, riceve le chiamate di diversi club, tra cui Juventus e Roma. L’ultima proposta fatta, al baby talento, è quella dell’Inter dove, nel frattempo, arriva la ct Guarino, che vuole Elisa a tutti i costi. La marchigiana accetta e, in virtù di quanto ad oggi accaduto, intraprende la scelta più giusta.

Rita Guarino, Inter @Image Sport
Rita Guarino, ct Inter @Image Sport

Calcio femminile, Elisa Polli è il talismano nerazzurro

Quando Elisa Polli decide di trasferirsi a Milano è reduce da un brutto infortunio che ha compromesso il suo percorso con l’Empoli. O, per meglio dire, ha limitato sicuramente le performance e quella continuità importante per qualsiasi calciatore, ma ancor di più per un attaccante. Nell’Inter, la centravanti marchigiana esplode, diventando, nonostante la sua giovane età, non solo una pedina fondamentale dentro il campo. Ma anche, per le stesse compagne, una figura positiva al di fuori dal terreno di gioco.

Arrivata a quota 9, seconda marcatrice italiana nella classifica di Serie A, Elisa è dietro solo a Cristiana Girelli, grande pilastro della Juventus Women. Ma la marchigiana è anche tanto, tanto altro. E la ct Guarino lo sa bene dal momento in cui, la Polli è diventata il talismano nerazzurro. Quando la giocatrice marchigiana è in campo fa sempre la differenza, risultando spesso determinante ai fini della gara. Segnando e, di conseguenza, dimostrando tutto il valore di cui è dotata.

Elisa Polli @livephotosport
Elisa Polli, attaccante dell’Inter @livephotosport

Il valore di un vero e proprio attaccante, nel vero senso della parola: tecnica, capacità tattiche, cinismo, testardaggine, senso del gol. Proprio per questo l’Inter Women ha deciso di puntare: Elisa al suo arrivo a Milano, ha firmato un contratto che la terrà legata ai colori nerazzurri fino a giugno 2025. Anni importanti che se proseguiranno con l’appiglio del primo potranno regalare tante soddisfazioni. Non solo alla stessa ragazza, ma più in generale alla Milano interista, quella che tanto ama il calcio femminile.

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