Caso razzismo, Carvajal imbestialito: “I razzisti non devono più venire allo stadio”

Il caso razzismo non si ferma di certo qua e continua la sua strada in Spagna: a fare scalpore sono stati i cori contro Vinicius nella sfida con l'Osasuna che hanno letteralmente fatto imbestialire Carvajal

Redazione
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Il caso razzismo irrompe, ancora una volta, ne LaLiga e, in particolar modo, in casa Real Madrid. I cori razzisti nei confronti di Vinicius non sono andati giù ai Blancos che hanno deciso di segnalare alla Commissione Disciplinare della Federcalcio spagnola l’arbitro Juan Martinez Munuera per aver sentito, secondo loro, i cori del pubblico dell’Osasuna contro il calciatore brasiliano. Insomma l’ennesimo caso che fa emergere uno dei lati più brutti di uno sport che dovrebbe insegnare solo e soltanto valori di vita.

Carvajal: “Non so quale sia il protocollo per tale situazione”

A parlare di tale situazione, ai microfoni del Partidazo di COPE, è stato Dani Carvajal. Queste le sue parole: “Il pallone non era in gioco e io ho detto all’arbitro di ascoltare cosa cantavano perché era una cosa molto seria. Il Real Madrid ha fatto quello che doveva fare ed è un peccato che ci siano persone che sporcano il nostro calcio con questi cori. Penso che i razzisti non debbano più mettere piede in uno stadio”.

Carvajal, inoltre, ha poi continuato parlando anche del protocollo: “A dire il vero non so quale sia il protocollo per fermare questa situazione, ma credo che non dovrebbe succedere. Usiamo tutti i mezzi possibili per evitare che succeda”.