Agosto, un mese caldo per le alte temperature ma non solo. Uno dei momenti più accesi del calciomercato, un vero e proprio circo dei sogni che appassiona tifosi ed esalta Presidenti dai lontani anni ’50. Una storia senza tempo quella che abbraccia le diverse trattative volte a rafforzare le rose dei club, un continuo evolversi di cambiamenti che rendono sempre più appassionante un evento diventato pane quotidiano del pallone.
Il calciomercato non si esaurisce alle diverse finestre previste, ma indipendentemente dai mesi di riferimento riesce ad essere protagonista anche al di fuori degli stessi. Un circo dei sogni che occupa i pensieri dei club durante tutta la stagione, senza un vero e proprio momento di pausa. Un chiodo fisso che Presidenti e tifosi conoscono bene. Ma partiamo dagli albori, una storia che ha radici profonde.
Calciomercato, la genesi
Se è pur vero che il calciomercato è nato durante gli anni ’50, è altrettanto importante sottolineare che la genesi dello stesso è da ricollegare ai primi decenni del 1900 quando la pratica dei trasferimenti era tuttavia perseguita da squalifica. Il passaggio dei giocatori da una squadra all’altra si registrò per la prima volta già nel 1912 quando Emilio Santamaria passò alla Doria dal Genoa per 1.500 lire.
Un trasferimento di calciomercato che fu definito un vero e proprio scandalo e che comportò la squalifica a vita del calciatore, trattato all’epoca quasi alla stregua di un delinquente. Un’espulsione che poi venne meno quando tale pratica divenne una modalità conosciuta a cui ricorsero tantissime altre squadre.
Furono tante infatti le vicende relative al calciomercato che negli anni a seguire caratterizzarono i movimenti in entrata ed uscita dei diversi club. Clamoroso nel 1923 fu il caso Rosetta, riportata da calciomercato.com, che diede la svolta alla storia del calcio italiano da dilettantistico a professionistico. Il terzino della Pro Vercelli con uno stipendio di sei mila lire al mese rappresentò il primo calciatore sotto contratto.
Calciomercato, le tappe più importanti
Il vero e proprio riconoscimento degli inizi di calciomercato si colloca intorno agli anni ’50 quando, a causa della guerra, le squadre si ritrovarono costrette a cercare nuovi giocatori da sostituire alle risorse impegnate sul fronte. Fu il principe Raimondo Lanza di Trabia a rendere tale pratica conosciuta. Una nascita quasi spontanea che in pochissimo tempo registrò novità importanti.
Abituato a fare tappa a Milano all’Hotel Gallia, nel più lussuoso degli alberghi, il principe Lanza riceveva i Presidente proprietari dei club più blasonati per discutere di calciomercato e, al contempo, anche di questioni extra calcistiche. Un vero e proprio business che iniziò a diventare importante tra brindisi e notti insonni. Situazioni che resero i trasferimenti oggetto di pubblicità e attenzione da parte dei media.
La chiave di svolta fu la riforma del 2001: la cosiddetta legge Bosman. Una novità epocale nata dalla collaborazione tra la Fifa e l’Unione Europea, che sancì la possibilità dei giocatori di poter rescindere il contratto in essere con il proprio club. Un nuovo mondo di vivere il calciomercato in cui il calciatore da merce di scambio diventò padrone del proprio destino, coinvolgendo una nuova figura: il procuratore.
Calciomercato, i colpi più costosi
Se si parla di colpi di calciomercato non si può omettere la circostanza che i più dispendiosi siano figli del calcio degli ultimi decenni. Un mondo del pallone che grazie a business e pubblicità ha permesso ai vari Presidenti di sganciare somme cospicue inimmaginabili solo qualche ventennio fa. Certo, con l’arrivo dell’euro è cambiato in toto il valore, ma il football oggi rappresenta una forza economica importante.
I colpi di calciomercato più costosi includono altrettanti nomi blasonati. Su tutti gli esborsi registrati è il Psg a detenere il record di milioni impiegati, in virtù del doppio acquisto effettuato con un anno di distanza. I parigini nell’estate del 2017 pagarono ben 222 milioni di euro per Neymar e solo una stagione dopo 180 per Kylian Mbappé. Numeri e cifre da capogiro, tuttavia di difficile replica.
Ci provò qualche anno più tardi tuttavia il Barcellona. I Blaugrana si avvicinano al Psg grazie a due colpi di calciomercato tra i più costosi di sempre. L’acquisto di Dembelée e Coutinho rispettivamente per 140 e 135 milioni di euro rappresentano anch’esse cifre da capogiro, alle quali è riuscito ad avvicinarsi l’Atletico Madrid portando in maglia biancorossa Joao Felix per 127,2 milioni.
Calciomercato, le sedi delle sessioni
Evento blasonato e atteso da tifosi e Presidenti, il calciomercato si è qualificato negli anni anche attraverso le sedi delle sessioni, hotel in cui sono state portate avanti clamorose trattative. Dagli anni ’50 fino al ’69 è stato l’Hotel Gallia di Milano a rappresentare il luogo in cui gli addetti ai lavori si ritrovavano per dar il via ad operazioni volte all’acquisto o alla cessione dei giocatori oggetto di interesse.
Sono però in tutto 16 i luoghi che si sono alternati nel tempo. A partire dagli anni ’70 infatti le varie operazioni di calciomercato sono state ospitate in diverse sedi tra queste l’Hotel Leonardo da Vinci a Milanofiori, l’Ata Executive fino ad arrivare allo Starhotels Business Palace. Negli ultimi decenni, tuttavia, le sedi di riferimento si sono piuttosto allargate.
Quest’anno, ad esempio, le trattative di calciomercato 2023/2024 troveranno luogo all’ Hotel Sheraton mentre l’Hilton Rome Airport, situato nei pressi dell’aeroporto internazionale di Fiumicino, allargherà alla Città Eterna il perimetro di azione di dirigenti e procuratori, abili maghi nell’arricchire le attese e i sogni di milioni di tifosi.