Dalle stelle alle stalle. Nel giro di pochi giorni tutto sembrerebbe sia mutato all’interno del Milan. Il grande traguardo in Champions League con il pass ai quarti è stato subito offuscato dalla debacle ad Udine dei ragazzi di Stefano Pioli. La grande crisi di gennaio sembrerebbe fosse un lontano ricordo, ma la realtà ora racconta diversamente. Dalla sconfitta dello scorso 9 marzo contro la Fiorentina, i rossoneri sono tornati fragili.

Lo scialbo pareggio a Londra con il Tottenham e soprattutto il successivo pari a San Siro contro la Salernitana, hanno di nuovo acceso la sirene d’allarme in casa Milan. La debacle contro l’Udinese è la ciliegina sulla torta dopo settimane di prestazioni deludenti e reparti inefficaci. Preoccupa la difesa con Thiaw e Tomori, paladini della tifoseria rossonera, sotto accusa; non solo perché il club del patron Cardinale nutre profonda preoccupazione per il reparto offensivo tra cui Rafael Leao e Olivier Giroud.

Calciomercato Milan, Champions League essenziale
L’attuale posizione in classifica non preclude ad oggi a nessun flop del progetto sportivo rossonero, ma sarà necessario invertire la tendenza al più presto. Una crisi di risultati che potrebbero compromettere la stagione del Milan con la clamorosa estromissione dei ragazzi di Stefano Pioli dalla prossima edizione di Champions League.
Tutto questo si tradurrebbe in uno scompenso a livello finanziario. Tesi confermata anche da La Gazzetta dello Sport, secondo cui il patron Gerry Cardinale potrebbe usare il pugno duro con il Ds Fredric Massara e il D.t Paolo Maldini. Per il patron del Milan sarebbe fondamentale la qualificazione alla prossima Champions League. Rimanere fuori dalle quattro posizioni, significherebbe una perdita di circa 30 milioni di euro.

Una cifra che sancirebbe il declassamento del progetto rossonero con il possibile addio di Maldini e Massara. Non solo, anche il tecnico Stefano Pioli potrebbe salire sul banco degli imputati a fine stagione. Dalle parole ai fatti: servirà la reazione di tutti per invertire la rotta ed assicurarsi di nuovo l’Europa che conta.

Milan, aprile horror: Pioli e Maldini colpevoli
Al netto delle prestazioni deludenti e della mole di sconfitte incassate soprattutto in questo 2023 dal Diavolo, la vera e possibile fonte di tutti i problemi sarebbe sorta nella scorsa estate. L’ultima sessione estiva di calciomercato del Milan ha condotto all’addio di un mostro sacro del centrocampo come Kessié e l’approdo nella Milano rossonera di giocatori come Origi e Charles De Ketelaere. Il centrocampista belga è stato l’ago della bilancia in questa stagione: dall’incredibile esborso economico, al flop nelle vesti da giocatore.
Seppure non ci siamo conferme al riguardo, questo potrebbe essere una delle più plausibili motivazioni riguardante il possibile futuro lontano da Milano del D.t Maldini e del Ds Massara. Ovviamente questo scenario verrebbe presso in considerazione solo in caso di mancata qualificazione in Champions League, che potrebbe anche sopraggiungere attraverso l’attuale cammino in Europa vincendo la finale ad Istanbul. Di conseguenza anche la figura di Stefano Pioli sarebbe fortemente penalizzata.

Inoltre il calendario delle prossime partite non aiuta il Milan. La pausa Nazionale può solo che beneficiare l’animo dei ragazzi del tecnico, Stefano Pioli, ma il ritorno in campo tra due settimane è da brividi. I rossoneri voleranno in trasferta a Napoli per la sfida di ritorno valevole per la Serie A prima della gara di andata valida per i quarti di finale di Champions League nella giornata di mercoledì 12 marzo. In mezzo a questi due match da sogno, i rossoneri torneranno a calpestare l’erba di San Siro contro l’Empoli.
Successivamente spaventa la trasferta di Bologna, campo ostico da sempre anche per i rossoneri dopo i recenti fallimenti di Inter e Lazio. Sarà la vigilia in vista del ritorno Napoli-Milan in Champions League, aspettando Lecce e Roma in campionato. Insomma, aprile sarà per certo la resa dei conti per il Diavolo con il tecnico Stefano Pioli e indirettamente i dirigenti Maldini e Massara.