Dopo la terribile sconfitta di domenica 29 gennaio con il Sassuolo a San Siro, il Milan ha toccato veramente il fondo di questa sua crisi di inizio anno. Quando si tocca il punto più basso non è immediato risalire, ma, anzi, spesso si inizia a scavare, il mercato in questi ultimissimi giorni deve venire incontro alle necessità di una squadra che ha perso brillantezza, certezze e compattezza in ogni reparto del campo. Quando si è in crisi spesso si creano attriti fra le parti che compongono una società, addirittura si inizia a levare la voce dell’esonero di Stefano Pioli, ma la dirigenza, per il momento, non sta nemmeno considerando questa opzione.
Una crepa però parrebbe essersi formata nel rapporto fra la proprietà Redbird e Paolo Maldini, precisamente quando Gerry Cardinale si è rifiutato di aggiungere quei pochi milioni che avrebbero portato Zaniolo al Milan. Ha prevalso la linea aziendalista che vuole evitare di andare fuori budget ad ogni costo, anche se la squadra sta drammaticamente implodendo su se stessa. Tuttavia il fondo per il mercato al momento è intatto e i nomi che erano sul taccuino sono ancora disponibili.
Le operazioni però non vedranno cambi di rotta nella linea aziendale già tracciata: spese contenute, giocatori giovani e futuribili, ma che, sull’altro lato della moneta, difficilmente potranno dare un contributo importante già da subito. La cosa però forse più importante per il Milan è non scomporsi e, sotto questo punto di vista, la premiata ditta Maldini e Massara sta seguendo le indicazioni di Cardinale, che comunque, magari non intenzionalmente, potrebbe aver propiziato l’arrivo del grande giocatore inseguito lungo durante questo mercato di gennaio. SCOPRI DI CHI SI TRATTA >>>
